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sabato, 19 Luglio, 2025
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Opera di Laika vicino ambasciata Usa: "Greenpeace non verrà zittita"

Roma, 9 apr. (askanews) – Questa mattina Laika, che si definisce “artitivista” – attivista nota per le sue opere di street art di denuncia sociale – è entrata in azione a Roma in solidarietà con Greenpeace, affiggendo nei pressi dell’ambasciata degli Stati Uniti un’opera raffigurante un’attivista che, con un megafono, urla “Greenpeace will not be silenced” (“Greenpeace non verrà messa a tacere”). Nelle ore precedenti, centinaia di poster con la stessa opera sono comparsi in diversi quartieri della Capitale.

Laika ha deciso così di far sentire la sua voce a supporto dell’organizzazione ambientalista dopo che lo scorso 19 marzo una giuria di nove persone della Contea di Morton ha emesso il proprio verdetto sulla causa temeraria e fondata mossa da Energy Transfer contro Greenpeace negli Stati Uniti (Greenpeace Inc e Greenpeace Fund) e Greenpeace International, ritenendole responsabili per oltre 660 milioni di dollari. Secondo l’organizzazione ambientalista questo verdetto farà sì che ora le multinazionali dei combustibili fossili si sentiranno legittimate a negare la libertà di parola a chiunque protesti pacificamente.

“Oggi scendo in strada per difendere Greenpeace e il diritto di protesta: il verdetto contro l’ong per oltre 660 milioni di dollari da parte di una giuria del Nord Dakota è un attacco diretto alla libertà di espressione”, ha dichiarato l'”artivista”.

“Greenpeace è accusata ingiustamente per aver espresso contrarietà contro l’oleodotto Dakota Access, un progetto che minaccia l’ambiente ei diritti delle popolazioni indigene. Questa causa è una SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), una strategia intimidatoria delle grandi aziende per zittire chi alza la voce. Far passare la protesta ambientalista per ‘eco-terrorismo’ è un pericoloso precedente che mette a rischio chiunque si batta per giustizia climatica e diritti civili. In un clima autoritario crescente, negli Stati Uniti come in Italia, dove il governo Meloni ha approvato un decreto sicurezza repressivo, degno dei ‘migliori regimi autoritari’, è fondamentale farsi sentire. Oggi tocca a Greenpeace. Domani può toccare a tutte e tutti noi. Difendiamo chi lotta per il futuro del nostro pianeta. Non resteremo in silenzio”, ha concluso.

Dazi, la Cina pubblica un Libro bianco: "Dialogo" con gli Usa per la stabilità

Roma, 9 apr. (askanews) – La Cina ha pubblicato un libro bianco in cui espone dettagliatamente la sua posizione sulle tensioni economiche e commerciali con gli Stati Uniti, affrontando le questioni dei dazi e del protezionismo e sollecitando il “dialogo per risolvere le controversie e proteggere la stabilità commerciale globale”.

Il Libro Bianco della Cina sottolinea l’importanza di relazioni economiche eque e cooperative con gli Stati Uniti e critica il protezionismo americano, secondo quanto riportato dai media cinesi.

Le Borse europee aprono in netto calo, oggi in vigore i dazi Usa: Milano -3%

Milano, 9 apr. (askanews) – Apertura pesante per le Borse europee nel giorno dell’entrata in vigore dei dazi Usa su 60 Paesi, sulla scia della chiusura in rosso di Wall Street e di Tokyo. A Milano, ai primi scambi, il Ftse Mib perde il 3,1%, a Parigi il Cac40 il 2,5%, a Francoforte il Dax il 3%.

Ieri i listini europei avevano interrotto la scia negativa di crolli, chiudendo in netto rialzo, ma il tentativo di rimbalzo sembra essere durato un solo giorno. Già in serata, gli indici americani si erano sgonfiati e avevano archiviato la seduta in ribasso sui timori di un’escalation della guerra commerciale tra Usa e Cina, pesantemente colpita con dazi fino al 104%.

In vigore i dazi reciproci Usa su 60 Paesi, per la Cina il 104%

Roma, 9 apr. (askanews) – Dalle 6 di questa mattina sono entrati in vigore i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti su prodotti provenienti da decine di Paesi: la nuova ondata di queste misure è la più imponente decisa fino ad oggi ed è particolarmente punitiva per la Cina.

I nuovi dazi reciproci colpiscono circa 60 partner commerciali e sostituiscono quelli di base entrati in vigore sabato scorso. I nuovi dazi variano dall’11 al 50%, ma la rappresaglia diretta contro Pechino porterà l’aliquota al tetto del 104%.

Ucraina, Russia: con presenza militare straniera rischio di scontri diretti

Roma, 9 apr. (askanews) – Ogni presenza militare straniera in Ucraina sarà considerata una minaccia per la Russia. Lo ha affermato la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova.

“Vorremmo ricordarvi che qualsiasi presenza militare straniera in Ucraina, indipendentemente dalla bandiera, dalla ‘segnaletica’ o dai mandati dichiarati, sarà considerata dalla Russia come una minaccia alla sicurezza del nostro Paese e comporterà il rischio di scontri diretti tra i partecipanti a tali cosiddette missioni dei singoli membri della Nato e, di conseguenza, dell’intera alleanza con il nostro Paese”, ha detto Zakharova in un briefing.

Dazi, la Cina: gli Usa cessino il "comportamento arrogante e prepotente"

Roma, 9 apr. (askanews) – Il ministero degli Esteri cinese ha invitato gli Stati Uniti a cessare il loro “comportamento arrogante e prepotente” dopo l’entrata in vigore di dazi del 104% imposti dal presidente Donald Trump.

Parlando ai giornalisti durante la consueta conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha affermato che gli Stati Uniti continuano a imporre dazi alla Cina “indiscriminatamente”.

“Se gli Stati Uniti vogliono davvero risolvere il problema attraverso il dialogo e la negoziazione, dovrebbero adottare un atteggiamento di uguaglianza, rispetto e reciproco vantaggio”, ha commentato il portavoce.

I dazi “reciproci” imposti da Trump su decine di Paesi sono entrati in vigore oggi, inclusi quelli del 104% sui prodotti cinesi.

HYPER PORTAL, glo porta l’arte alla Milano Design Week

Milano, 9 apr. (askanews) – Uno sguardo sognante verso un’altra dimensione. Lo sguardo quello di glo, brand di punta di BAT Italia per i dispositivi scalda stick per consumatori adulti di nicotina, che nell’ambito del progetto “glo for art” per la Milano Design Week ha inaugurato l’installazione “HYPER PORTAL”. Un’esperienza sensoriale unica. Abbiamo parlato con Fabio de Petris, Presidente e AD BAT Italia:

“Abbiamo deciso di abbracciare il mondo dell’arte perch l’arte forse come nessun altro territorio riesce a trasferire emozioni, a connettere le persone e appunto a portare avanti poi quei valori che sono propri della marca, inclusivit, positivit, entusiasmo, dinamismo e anche la volont un po’ di rompere gli schemi e di parlare con un tono di voce diverso.

L’avventore portato a perdersi in una dimensione diversa. In un’esperienza interattiva e immersiva. Lo smarrimento iniziale armonizzato dalla morbidezza delle forme, dalla possibilit di plasmarle, dal ritrovarsi e riconoscersi nel labirinto di colori e di sfumature. poi intervenuta Michela Picchi, Artista HYPER PORTAL:

“HYPERPORTAL un’opera installativa che sicuramente fonde tecnologia, arte e innovazione all’interno dello stesso cuore, questo flusso di colori che parte dall’esterno, un flusso di colori pop surrealista che avvolge il cuore della corte e sale verso il cielo. All’interno della corte troviamo questa bellissima stanza che in realt avvolge e racchiude un’installazione interattiva che consente al fritore, al visitatore di giocare un pochettino con la stessa e di interagire con l’artwork stesso, questo significa che il fruitore diventa co-creatore dell’opera e l’opera essendo autogenerativa si genera all’infinito creando insieme a chi entra dentro e quindi c’ quasi un’unione dell’intelligenza artificiale del co-creatore dell’opera stessa”.

stata poi l’occasione per presentare l’esclusiva collezione di capsule in collaborazione con SUNS, noto brand che negli anni ha saputo rivoluzionare la moda urbana. Ha cos concluso Fabio de Petris:

” una prima esperienza che la marca fa all’interno del mondo del fashion, noi pensiamo che SANS sia una marca che condivide molti dei valori che ha anche GLOW, una marca innovativa, una marca moderna, una marca che ha anche un tono di voce audace che appunto sfida un po’ le convenzioni, quindi creare questa edizione limitata per GLOW in collaborazione con SANS ci permette di entrare in questo mondo”.

Infine intervenuta Lucia Blondi, Co-founder SUNS:

“Questa collaborazione nasce una Capsule limited edition che unisce la tecnologia di GLOW con la creativit di SANS che vuole essere un progetto non solo di design ma una vera e propria interpretazione del lifestyle contemporaneo”.

Un tuffo nei nuovi orizzonti della moda e del fashion firmato glo.

Design Week, i cortili di PAC e GAM abitati da animali e alberi

Milano, 9 apr. (askanews) – Il percorso THIS WAY di Skoda e Marcantonio nel cortile del Padiglione d’Arte Contemporanea in cui trovare un fenicottero, una lince, dei colibr e un procione insieme alle automobili Skoda, una delle quali ricoperta di piume rosa come quelle degli struzzi.

Nel cortile della Galleria d’Arte Moderna visitabile la parte esterna della mostra Terrone di Ugo Rondinone a cura di Caroline Corbetta :quattro monumentali sculture della sua celebre serie di ulivi, calchi in alluminio di alberi secolari realizzati direttamente in un uliveto comprato anni fa da Rondinone nei pressi di Matera.

Renzi sceglie De Gasperi, ma dov’è il contesto degasperiano?

Un dato è sufficientemente certo ed oggettivo. E cioè, il magistero politico, culturale, sociale, istituzionale e di governo dei grandi leader e statisti del passato non è replicabile. E questo non solo per ragioni oggettive ma anche, e soprattutto, perchè le dinamiche politiche del passato non trovano più cittadinanza alcuna nella cittadella politica contemporanea. È il caso, nello specifico, del magistero di Alcide De Gasperi, forse il più grande leader e statista politico del secondo dopoguerra. Certo, è indubbiamente importante che molti – forse addirittura troppi – oggi ne richiamino la straordinaria coerenza nell’aver perseguito un disegno politico democratico, riformista, europeista, di governo e autenticamente costituzionale. E, con De Gasperi, anche quello del suo partito, la Democrazia Cristiana.

Detto questo per onestà intellettuale, non possiamo però assistere passivamente ad operazioni che appaiono quasi blasfeme sotto il versante politico. Penso, nello specifico, a chi oggi pensa di tradurre concretamente nella cittadella politica italiana una riflessione che le cronache dell’epoca riportano proprio ad Alcide De Gasperi. E cioè, la definizione della sua Democrazia Cristiana come di “un partito di centro che guarda a sinistra”. Operazione, francamente goliardica, fatta propria oggi dal partito personale di Italia Viva. E questo per due ragioni di fondo.

Innanzitutto perché l’attuale coalizione di sinistra e progressista è composta – del tutto legittimamente – da tre sinistre che si contendono la leadership politica di quella futura alleanza. E cioè, la sinistra radicale, massimalista e libertaria della Schlein; la sinistra populista e demagogica dei 5 Stelle e la sinistra estremista del trio Fratoianni/Bonelli/Salis. Una coalizione, come emerge ogni giorno in modo persin plateale, che non tollera al proprio interno la presenza di una esperienza centrista, riformista e moderata. Se non come puro ornamento. Ne è conferma proprio l’esperienza del partito personale di Italia Viva che quotidianamente deve giurare fedeltà al progetto della Schlein e, addirittura, al verbo populista e demagogico dei 5 Stelle. Di qui la “tolleranza” verso il partito di Renzi e le ospitate televisive nei talk di sinistra e politicizzati de La7 e sugli organi di informazione funzionali alla sinistra radicale e populista.

In secondo luogo “un partito di centro”, anche se “guarda a sinistra”, non può essere definito tale se si riduce ad essere l’espressione di una sola persona. Quello, al massimo, è un cartello elettorale che non declina un progetto politico ma è funzionale, come la concreta esperienza insegna, all’ottenimento di una manciata di seggi parlamentari per “grazia ricevuta” da parte dell’azionista di maggioranza della coalizione.

Ecco perché, prima di scomodare la storia con la S maiuscola, forse è consigliabile essere leggermente più prudenti. Perché si può, e si deve, giustamente ispirarsi al magistero politico dei grandi leader e statisti del passato. Meno consigliabile, appunto, è sfregiarne il magistero con operazioni politiche che più che propagandistiche rischiano di diventare puramente, se non esclusivamente, macchiettistiche.

Sguardi lunghi sulla destra italiana: da un amico un’analisi profetica

Avevo un debito verso di lui. E ognuno di noi dovrebbe fare “mea culpa” quando non riconosce agli altri il merito di aver azzeccato alcune previsioni, anche se espresse con ironia e sarcasmo politico ma, devo aggiungere, con un forte intuito. Dopo il recente Congresso fiorentino della Lega, ci siamo però risentiti al telefono. Subito dopo, cioè, che Vannacci ha deciso di iscriversi a questo partito esibendo la tessera alle telecamere. Un partito, quello di Salvini, ricordo, originariamente legato a orizzonti chiusi, regionali e comunali; con un Nord autosufficiente e sovrano nella sua differente repubblica padana autonoma. Oggi è il partito italiano più antieuropeista sulla scena e il più spostato sui valori della nuova destra mondiale guidata dal “teocrate” tycoon salva mondo Trump.

Mi sono infatti ricordato della provocatoria idea di questo mio amico, manifestata a ridosso della vittoria di FdI nelle elezioni del settembre 2022, e subito dopo che la Meloni era salita da Mattarella. Un’idea che, conoscendo il passato e la formazione politica, ideologica e culturale della vincitrice, futura capo del governo italiano, a me pareva bislacca e solo scherzosa.

Questo mio amico, un poco per celia, ma anche un poco nervoso per la svolta storica registrata in Italia dopo circa 75 anni con la vittoria di un partito ex Msi che ancora oggi si trascina la fiamma accesa nel simbolo, mi partecipò tuttavia un suo pensierino sul futuro della politica italiana. Riguardava la direzione di marcia e la strada che avrebbero intrapreso i due alleati del nuovo governo: FdI e Lega. Devo aggiungere, per onestà, che, come dicevo, in quei giorni ci ho creduto poco. Ma negli ultimi due anni mi sono gradualmente ricreduto, sino al recente Congresso leghista di Firenze che mi ha chiarito per bene le idee.

Col saluto di Musk, fondatore di Tesla e ricchissimo proprietario di satelliti e piattaforme, che, collegato da Washington con l’evento salviniano, lancia un messaggio tranquillizzante: “…ci saranno in Ue attentati terroristici, con uccisioni di massa… state in guardia e armatevi!”, sembra dire. Continuando con il videomessaggio scontato della Meloni – assente – che ha fatto tuttavia pensare agli accordi sottobanco presi in privato con Salvini subito dopo le elezioni: “Avanti pancia a terra… sino a fine legislatura”; con quello di Marine Le Pen che fa arrivare paradossalmente una notizia opposta a quella di Musk: “…la mia battaglia è pacifica, come quella di Martin Luther King”, citando addirittura Luther King con il suo “Sogno”. E concludendo col saluto inviato dal “democratico” Primo Ministro ungherese Viktor Orbán che, da dichiarato sovranista e con il suo regime autoritario, ha messo a tacere lo Stato di diritto, la libertà di stampa e chiude in carcere a suo personale piacere: “…vi mando un saluto da Budapest, capitale dell’Ungheria sovrana…”, e a te caro Matteo faccio sapere che “…hai rischiato pure la libertà per proteggere gli italiani e la civiltà europea dagli immigrati clandestini”.

Insomma, a Firenze una sfilata di nomi e una serie di parole che indicano bene il profilo politico e culturale delle forze che ci governano, assieme alla crisi piena e pericolosa della democrazia italiana rappresentativa e partecipata dei nostri giorni. Quel modello di democrazia, cioè, che abbiamo conosciuto per tanti anni e che la Chiesa italiana preoccupata – e non la politica, i politici, o i tanti leader italiani disinteressati e noncuranti – ha chiesto ad alta voce a Trieste con la sua Settimana Sociale. Una preoccupazione non da poco su quella democrazia monocratica dell’uomo forte senza partiti e senza Parlamento, già avviata e che ci aspetta dietro l’angolo.

Non faccio il nome di questo mio amico lungimirante perché lui non lo desidera. L’ho sentito per questo mio appunto e lo volevo citare, e lui mi ha detto: “…lascia perdere!”.

Ma devo precisare che quello che scrivo grosso modo gli appartiene e non è mio: “…vedrai che questo governo durerà molto! La strategia che hanno deciso di seguire, pur di fronte al 50% di non votanti, è quella di scambiarsi i ruoli e l’offerta politica: tu vai a destra, mentre io mi sposto al centro. Spostare cioè tutto a destra il tonfo di Salvini col suo 9% e, nello stesso tempo, far spostare verso il centro il boom e la crescita imprevista della Meloni col suo 26%, sottraendo voti a FI. Vedrai che il tacito accordo sottobanco e riservato fra i due, fatto nel corso di una cena intima a casa della Meloni – aggiungeva con una risata – è anche quello di litigare spesso, col proposito di esibire alla comunicazione politica pubblica e ai social un dissenso che è solo per la politica spettacolo… perché loro rimarranno sempre d’accordo, in tacito silenzio e con finte divergenze, e andranno avanti tentando sino alle prossime elezioni di scambiarsi i loro ruoli ideologici e di intercettare, con il loro nuovo posizionamento politico, il vecchio elettorato di destra e quello sbandato, mutevole e variabile di centro, solo in parte nelle mani di Tajani. E… mentre esibiranno i loro studiati dissensi e le loro apparenti divergenze… proseguiranno invece uniti e insieme nel governare l’Italia, prenotando le prossime elezioni. Ci accorgeremo che così facendo non li sposterà nessuno, per molti anni…”.

Non lo ricordo per intero, ma questo è stato più o meno il pensiero volutamente scherzoso, ma non tanto, di questo mio amico in quei giorni.

Ora, dopo circa tre anni, il nome del nazionalista patriottico e sovranista Vannacci, con le sue idee scandalose fuori dalla storia e fuori dal binomio eguaglianza e fraternità, come quelle che credono nelle differenze etniche e del colore della pelle, che la maggioranza degli omicidi in Italia sono fatti dagli immigrati, che essere gay è una grave malattia, si candida a prossimo segretario di quella Lega di destra del trumpiano Salvini: questo chiarisce il disegno. Assieme a quello di “Giorgia”, che con le sue ultime idee tiepidamente europeiste e moderate, si protende con il suo retropensiero verso un agognato e atteso centro inzuppato di destra. Un centro che, se pur dovrebbe e potrebbe essere necessario di fronte all’attuale bipolarismo coalizzato forzatamente, ma con molte divergenze e con moltissimi leader chiusi nei loro partiti personali, potrebbe tuttavia fare acqua da tutte le parti. Un centro politico che non è certamente quello che una leader politica di nome Meloni potrebbe realizzare, oppure quello frantumato esistente. Compreso il centro unitario sognato da anni dai cattolici italiani, dimenticando che sin dai tempi di Sturzo c’era un cattolicesimo democratico avanzato e progressista di sinistra e un cattolicesimo conservatore e tradizionalista di destra.

Tuttavia, i pronostici scherzosi di questo mio amico gli hanno finalmente dato piena ragione. E devo ammettere e riconoscere che la realtà è quella che lui aveva previsto.

Bisogna solo avere pazienza e aspettare i prossimi sviluppi.

Conti amari per Guzzanti: quando fisco e affetti lasciano sul lastrico

In una schietta intervista Paolo Guzzanti ha dato voce alla sua attuale esperienza di vita senza ricorrere a forme di autocommiserazione o volendo toccare le corde emotive del lettore. Ha raccontato ciò che gli è accaduto nel convincimento che potrebbe essere una esperienza potenzialmente anche di altri.

La sua, di certo, non è stato ad oggi una vita banale. Giornalista affermato, parlamentare noto al grande pubblico e padre di figli anch’essi di qualità.

Nelle parole di Guzzanti sembrano non esserci rabbia o rivendicazioni, una fotografia della realtà che non manca in ogni caso di lasciare l’amaro in bocca. CI dice di un fisco spietato che lo ha costretto all’angolo, in gravi difficoltà economiche nella fase più fragile della sua vita. Per Guzzanti il fisco non si fa passare il fischio al naso e ti porta da uno stato di iniziale disagio fino alla vetta della disperazione, una ascensione verso gli stenti.

E’ un cesto di vimini in cui versare il denaro pubblico che non va confuso con il più familiare paniere che al posto della moneta accoglieva semplicemente del pane. Il fisco sembra avere una vocazione per rompere le uova nel paniere alla vita di ciascuno non appena si commette un passo falso ed è lì come un condor a mangiarti anche le ossa non appena consumato l’ultimo brandello di carne.

Del resto, un fisco che avesse compassione sarebbe arduo da immaginare. Se entrasse nella storia di ciascuno e prendesse atto dell’affanno del momento o di anni è probabile non riscuoterebbe mai un centesimo. Per vivere, condizione quasi inespugnabile, non deve avere un’anima ma un protocollo a cui attenersi.

Guzzanti è persona che chiama le cose con il loro nome senza stare a piegarle alla propria convenienza. Ha divorziato due volte e la faccenda l’ha lasciato sul lastrico. Divorziare è un diritto ed insieme un lusso. Regola antica e banale della vita è che ogni azione comporta un sistema di pesi che dovrai portarti sulle spalle.

Le conseguenze dell’amore possono sconvolgere l’esistenza di una persona anche negativamente. Se si sbaglia ripetutamente la scelta della persona con cui accompagnarsi si paga un dazio anche di tasca e non solo affettivo.

Da giornalista esperto della materia ha scelto il quotidiano “La Notizia” per farci sapere la sua situazione, dando notizia del suo arrancare pur avendo una pensione non certo disprezzabile ma aggredita da ogni parte. Per questo ha chiamato i suoi amici, essendogli rimasti solo 14 euro a disposizione per chiedere aiuto. Si tratta di un atto di coraggiosa umiltà che fa onore alla persona, soprattutto considerando la condizione di benessere a cui, si presume, deve essere stato abituato per anni.

Ha raccolto, se si è ben compreso, 4000 euro. A ben vedere si tratterebbe di una cifra assai modesta, almeno stimando un numero di conoscenze che non deve essere esiguo, essendo stata quella di Guzzanti una vita di relazioni e di contatti.

Da questo, a prima vista, si ha una sensazione di solitudine ed anche di aridità di un certo mondo di frequentazioni, nulla da stupirsi quanto la triste conferma di uno stato di fatto.

Si è dunque fatta una colletta che non è stata propriamente quella durante la liturgia della Santa Messa, un popolo adunato in preghiera.

Almeno in immediata apparenza, c’è piuttosto il sapore di persone senza legame che hanno dato un contributo, forse impegnate tra loro a tessere una rete però piena di buche, se si avesse sguardo crudo alla sola sostanza degli effetti. Sarà stato perché non si è trattato di offrire, come al tempo dei Romani, lauti sacrifici agli Dei, per sperare in una ricompensa divina. Ci si è soltanto scarnamente mossi per sostenere un amico in ambasce.

 

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https://www.italiani.net/2025/04/07/e-ora-guzzanti-se-ne-duole/

Torna il populismo, a maggior ragione serve un progetto politico di centro.

Forse troppo ingenuamente pensavamo che il populismo fosse alle nostre spalle. Presente certamente sì ma con minor impatto e radicamento dopo il clamoroso e plateale fallimento dell’esperienza grillina da un alto e il progressivo esaurirsi della scommessa leghista dall’altro. E invece, causa anche le vicende europee e soprattutto internazionali che hanno semplicemente terremotato il quadro politico, siamo nuovamente alle prese con un ritorno prepotente e baldanzoso del populismo. E, come da copione, con la consueta e non affatto singolare convergenza tra il populismo demagogico e triviale dei 5 Stelle con quello ruspante e propagandistico della Lega salviniana. Certo, il tutto condito con reciproche e precise prese di distanza ma solo per motivazioni puramente strumentali perchè, di fatto, accomunato sugli obiettivi di fondo. Ovvero, una chiara, netta ed oggettiva ostilità nei confronti dell’Unione Europea e una sincera amicizia ed apprezzamento nei confronti della nuova guida americana da un lato e un plauso, neanche tanto nascosto, nei confronti dell’impero russo.

Insomma, l’esatto contrario di chi predica il rafforzamento politico, culturale e programmatico dell’Unione Europea di fronte al pericolo sempre più incombente delle autocrazie e di chi guida disinvoltamente le sorti del mondo. Con l’aggravante che, nel campo delle sinistre, il populismo demagogico ed anti politico dei 5 Stelle registra una forte e convinta convergenza con la sinistra radicale e massimalista della Schlein e l’estremismo del trio Fratoianni/Bonelli/Salis. Un cartello, paradossalmente, molto più. unito e compatto di quel che si pensi perchè registra una forte unità sui valori e sui principi di una alleanza caratterizzata da una chiara impronta populista, estremista e massimalista. È persin inutile ricordare che tutto ciò che è seppur lontanamente riconducibile al Centro, alla ‘politica di centro’ e all’approccio riformista e di governo da quelle parti stona ed è un corpo estraneo. Come la recente manifestazione di Roma dei 5 stelle, per chi avesse ancora dei dubbi, ha platealmente e coralmente confermato.

Ora, e di fronte ad uno scenario sufficientemente chiaro ed oggettivo, è abbastanza evidente che chi non condivide un progetto politico ispirato e condizionato dal populismo o dall’estremismo, non può che guardare altrove. E quell’altrove – di marca democratica, riformista, europeista, centrista e di governo – oggi significa lavorare per far decollare un “cantiere” politico, culturale e programmatico distinto e distante dal populismo e da ogni forma di massimalismo ideologico o tardo sovranismo. Un “cantiere” che non deve limitarsi a censire i partiti, i gruppi e i movimenti che ruotano attorno alla politica. Ma, al contrario, attivare una iniziativa politica – con particolare riferimento anche al fermento presente nell’area cattolica – che sia in grado di coinvolgere e rendere protagonista quel segmento della società che invoca a gran voce un’offerta politica e programmatica non riconducibile agli “opposti populismi”. Solo attraverso questa strada, forse, è possibile costruire un’alternativa politica seria e credibile all’attuale bipolarismo bislacco e massimalista a ridare voce ad un pezzo di società che oggi continua a rifugiarsi nell’astensionismo e nell’indifferenza perchè, semplicemente, non si riconosce nelle dinamiche politiche contemporanee.

Scienza | Siamo tutti un po’ mancini

Foto di Adrian da Pixabay
Foto di Adrian da Pixabay

In natura ci sono moduli che si ripetono negli esseri viventi più diversi lungo una linea evolutiva di milioni d’anni. La noce è un esempio impressionante. La noce e il suo involucro sono la fedelissima versione in miniatura del cervello e del cranio dei vertebrati e dell’uomo: due emisferi apparentemente identici, uniti da una struttura mediana, in un involucro rigido e altamente protettivo. Il genoma dei vertebrati e quello della noce hanno qualcosa in comune. Il cervello degli esseri umani consiste di due emisferi, solo apparentemente identici. Essi regolano motilità e sensibilità della metà opposta del corpo. Nel midollo spinale e nel tronco encefalico i tramiti nervosi dal cervello al corpo e

dagli organi di senso agli emisferi cerebrali sono incrociati. Il medico greco Ippocrate di Kos (460-377 a.C.) oltre a separare la medicina dalla religione smettendo di considerare le malattie punizioni divine, sostenne che “col cervello pensiamo, comprendiamo, vediamo, conosciamo il male e il bene, il brutto e il bello”.

 

 

Precocissima e straordinaria intuizione della realtà del cervello, ignorata fino al XVIII secolo. Finché prevalse l’opinione di Aristotele, ripresa da Claudio Galeno, medico di corte dell’imperatore Marco Aurelio e dall’ortodossia scolastica, che pensiero e sentimenti erano opera del cuore e che il cervello raffreddava il sangue, non ci si chiese il senso della duplicità degli emisferi. Nel 1861 il chirurgo e patologo francese Paul Broca trovò nel cervello di un epilettico morto a 51 anni, che aveva perduto la parola da 21 anni e la forza e la sensibilità della parte destra del corpo 11 anni prima, un “rammollimento cronico e progressivo” nella base del lobo frontale sinistro. Scoprì una differenza funzionale fra le metà del cervello.

Il centro principale del linguaggio è nell’emisfero sinistro, che elabora anche motilità e sensibilità della parte destra del corpo, e quindi della mano destra. Si dice che esso è l’emisfero “dominante” nel 90% degli esseri umani. Si pensò che linguaggio e prevalenza della mano destra avessero avuto un’evoluzione comune, fin quando si constatò  che anche nel 70% di uomini con pre-valenza della mano sinistra, cioè nei mancini, i centri del linguaggio sono a sinistra. La causa della prevalenza della mano destra non è nota. Fino a 50 anni fa si pensava che l’a-simmetria fosse limitata agli esseri umani. Non si sospettava la duplicità cerebrale per funzioni apparentemente semplici come quelle degli animali. Una delle prime prove dell’asimmetria del cervello degli animali fu che gli uccelli canterini non cantano se è anestetizzato il nervo ipoglosso sinistro dell’organo vocale. Se il nervo sinistro è tagliato prima che comincino a cantare, il canto si sviluppa normalmente grazie all’ipoglosso destro. Se il taglio a sinistra è fatto entro quattro settimane dopo la covata, il nervo rigenera e innerva l’organo vocale assieme col destro. Già da qui si vide quanto complessa e diffusa sia la duplicità funzionale degli emisferi cerebrali.

 

Neuroetologia

L’asimmetria dei sistemi nervosi è evidente nel comportamento. La neuroetologia studia l’asimmetria anatomica e funzionale dei sistemi nervosi indagando il comportamento d’uomini, primati, mammiferi, lucertole, pesci, tartarughe, uccelli, topi, ratti, api, formiche, calamari, pulcini, lumache e d’altri animali. Negli esseri umani e in quasi tutte le scimmie la mano destra prevale. L’area motoria nell’emisfero sinistro ha un numero più elevato di neuroni. Per molte attività topi e ratti usano di regola la zampa anteriore destra. Il pulcino esce dal guscio rompen-dolo con la zampina destra. La linea mentale dei numeri (1…2…3) va da sinistra a destra. Pulcini neonati furono allenati a beccare semi nel quarto e nel sesto buco (contando dal basso) di un’asta verticale. L’asticella fu poi posta orizzontalmente. La maggior parte dei pulcini cercava i semi nel quarto e nel sesto buco contando da sinistra. La linea dei numeri da sinistra a destra è un meccanismo cerebrale congenito dell’emisfero destro che orienta l’attenzione verso sinistra. Il camaleonte americano è molto duttile: ha un colore amabile nella parte del corpo rivolta verso la femmina ed uno minaccioso verso il rivale.

 

Funzioni dell’emisfero cerebrale sinistro

La parte sinistra del sistema nervoso regola il comporta-mento distinguendo gli stimoli secondo regole congenite o acquisite. I passeri percepiscono il cinguettio dei compagni più con l’orecchio destro, cioè con l’area uditiva della metà sinistra del loro minuscolo cervello. Uccelli, pesci, mammiferi cercano cibo con l’occhio destro, e si guardano dai pericoli col sinistro. Piccioni, polli e altri uccelli utilizzano l’occhio destro per distinguere semi da sassolini. I cani reagiscono a stimoli gradevoli (una carezza, del cibo) muovendo la coda verso destra per azione dell’emisfero sinistro. Se lo stimolo è sgradevole (un cane ostile, un gatto) la coda è mossa verso sinistra, per azione dell’emisfero destro. L’area del linguaggio del lobo frontale sinistro umano è densa di connessioni nervose.

Oltre al linguaggio e alla motilità della mano destra dominante, l’emisfero sinistro umano regola il comportamento che dipende da convinzioni, conoscenze e riflessioni. Impara, formula regole, valuta passato e presente e pianifica il futuro. È l’emisfero dell’autocoscienza, cioè della riflessione su sé stessi, di cui il linguaggio interiore è lo strumento, e di cui solo il cervello umano è capace. L’uomo è l’unico essere vivente che, raramente, pratica il suicidio, perché è l’unico a giudicare il senso della propria esistenza.

 

Funzioni dell’emisfero cerebrale destro

L’emisfero destro elabora nuovi impulsi e distingue le varie emozioni. La sua reazione è particolarmente intensa nel caso d’emozioni negative. Il cane allarmato scodinzola ver-so sinistra. Nell’uomo l’emisfero destro è sensibile a stimoli inattesi, pericolosi e associati a forti emozioni. Ad essi la mano sinistra reagisce più in fretta della destra dominante. Negli uomini e in altri vertebrati l’emisfero destro elabora le informazioni spaziali più del sinistro, perché a destra il lobo parietale è più sviluppato. Nei taxisti di Londra, alle prese con un traffico faticoso, le aree cerebrali dell’ippocampo e del lobo parietale, particolarmente impegnati nella memoria e nell’informazione spaziale, sono più voluminosi a destra. Scoiattoli e topi che nascondono il cibo per il futuro hanno un senso e un orientamento spaziale molto sviluppati. In loro, sin dalla nascita, l’ippocampo destro è più grande di specie affini che non nascondono il cibo. Lo stimolo ad urinare è regolato prevalentemente dall’emisfero destro. Da ciò l’urgenza di urinare ripetutamente in caso di tensione e di forti emozioni. La lesione del lobo temporale destro può portare a non distinguere una barzelletta da una minaccia o il russare dal suono di una campana.

L’amusia è l’incapacità congenita di percepire la musica, che è sentita come un rumore fastidioso. È dovuta al mancato sviluppo o a una lesione nel lobo temporale destro, del centro della percezione musicale. Nei ritratti, specie femminili, in primo piano c’è di regola la parte sinistra del volto. Se il ritratto è di fronte,  è in evidenza la metà sinistra. Nella maggioranza di ritratti femminili e nella metà dei ritratti maschili dell’immensa raccolta della National Portrait Gallery di Londra è in evidenza la parte sinistra. Essa è tanto frequente da non poter essere casuale. Potrebbe essere dovuta alla maggior espressività, perché la metà sinistra della faccia è innervata dall’emisfero destro. Il pianoforte si suona, di regola, con due mani e la destra prevale. A partire dal XVII secolo sono comparsi circa 1100 studi e trascrizioni e 50 concerti per la mano sinistra non dominante. Le composizioni per la sola mano destra sono una decina.

Paul Wittgenstein, fratello del filosofo Ludwig, all’inizio della carriera di pianista perdette il braccio destro sul fronte russo nella prima guerra mondiale. Già nell’ospedale militare decise di continuare a suonare. Wittgenstein chiese musica solo per la mano sinistra ai maggiori compositori del tempo. Famoso è il Concert pour la main gauche che Maurice Ravel compose per lui. La mano sinistra, scrisse Wittgenstein, è più adatta della destra per suonare con una sola mano perché ad essa riescono il salto dal grave all’acuto e viceversa e la rapidità del suono meglio che alla destra. L’emisfero destro è sensibile a stimoli inattesi e a forti emozioni e quindi la mano sinistra reagisce più in fretta della destra. Il lobo parietale e l’ippocampo dell’emisfero cerebrale destro sono gli organi principali della  coordinazione e dell’orientamento spaziotemporale. Essi regolano la mano sinistra più rapidamente della destra, perché i loro impulsi la raggiungono senza dover attraversare la struttura interemisferica del corpo calloso, che comporta perdita di tempo. È quindi comprensibile l’agilità della mano sinistra per movimenti rapidi, precisi e fini in condizione di emotività come la musica.

Anche il piede sinistro approfitta delle funzioni del loro parietale destro. Per le manovre del dribbling, giocatori di calcio si servono principalmente del piede sinistro: Mario Corso, leggendario attaccante dell’Inter, famoso, e temuto dagli avversari, per il suo dribbling, era chiamato “Il piede sinistro di Dio”.  Nel cervello dei violinisti l’area motoria della mano sinistra nell’emisfero destro è più sviluppata della media per i finissimi movimenti sulle corde. Come quello sinistro, l’emisfero cerebrale destro è fondamentale per l’esistenza. Le sue funzioni, importantissime, ci rendono un po’ mancini.

 

Arnaldo Benini è professore emerito di neurochirurgia e neurologia dell’Università di Zurigo. È stato primario di neurochirurgia alla Schulthess Klinik di Zurigo. Tra le sue pubblicazioni in italiano, ricordiamo, per Garzanti, Che cosa sono io. Il cervello alla ricerca di Sé stesso (2009) e La coscienza imperfetta. Le neuroscienze e il significato della vita (2012); per Raffaello Cortina Neurobiologia del tempo (2017) e La mente fragile. L’enigma dell’Alzheimer (2018). Collabora alle pagine di Scienza e filosofia dell’edizione domenicale del Sole24Ore e alla pagina culturale del Corriere del Ticino.

Dazi, Trump: gli Usa guadagnano 2 miliardi di dollari al giorno. E abbatte il Green Deal rilanciando il carbone

Roma, 8 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump ha difeso la sua linea in tema di dazi, affermando che gli Stati Uniti “guadagnano 2 miliardi di dollari al giorno” grazie ai dazi. Trump ha anche reso noto che Giappone e Corea del Sud stanno inviando rappresentanti negli Stati Uniti proprio per negoziare e raggiungere un accordo sui nuovi dazi. “L’America – ha assicurato Trump – tornerà molto presto ad essere molto ricca”.

Trump, dopo aver parlato ad una platea di minatori nella Sala est della Casa Bianca, ha firmato – come riferisce The Guardian – quattro ordini esecutivi per rilanciare il carbone. “Stiamo ponendo fine alla guerra di Joe Biden contro il carbone bello e pulito, e non è stato solo Biden, è stato Obama”, ha detto il presidente americano, in piedi di fronte ai minatori di carbone con le loro divise da lavoro, iniziando il suo discorso minimizzando l’impatto ambientale del carbone, come mostra il video trasmesso dalla Casa Bianca.

Innanzitutto per togliere, “le regolamentazioni inutili che prendevano di mira il carbone pulito e meraviglioso”. Inoltre “accelereremo rapidamente le locazioni per l’estrazione del carbone su terreni federali”, “snelliremo le procedure di rilascio dei permessi”, “porremo fine alla parzialità del governo contro il carbone”. E ha annunciato che verrà usato il Defense Production Act “per dare una spinta all’estrazione del carbone in America”.

Trump ha sottolineato che “il valore del carbone inutilizzato nel nostro Paese è cento volte maggiore di tutto l’oro di Fort Knox”, aggiungendo che “lo scateneremo per rendere l’America di nuovo ricca e potente”. Il presidente Usa ha inoltre spiegato che il suo ordine esecutivo include una clausola di garanzia per far sì che un presidente di “estrema sinistra radicale” non potrà comunque in futuro annullare il suo stesso ordine esecutivo sul carbone. Il presidente non ha però spiegato nel dettaglio cosa significhi e come ciò potrebbe accadere.

Trump ha annunciato una nuova stagione di incentivi all’uso di tale energia. Trump ha infatti sottolineato che il suo ordine esecutivo ordinerà anche al segretario all’energia Chris Wright di “utilizzare miliardi di dollari di finanziamenti federali per investire nel futuro della tecnologia del carbone”. Trump nel suo discorso ha criticato il Green New Deal, affermando che il cambiamento climatico creerà più “proprietà in riva al mare”.

Poi – come riferisce The Guardian – Donald Trump ha firmato quattro ordini esecutivi sul carbone. Il primo ordina a tutti i dipartimenti e alle agenzie di “porre fine a tutte le politiche discriminatorie contro l’industria del carbone”, anche ponendo fine alla moratoria sull’affitto del carbone su terreni federali e accelerando tutti i finanziamenti consentiti per i progetti sul carbone.

Il secondo impone una moratoria sulle “politiche non scientifiche e irrealistiche messe in atto dall’amministrazione Biden” per proteggere le centrali elettriche a carbone attualmente in funzione.

Il terzo promuove “la sicurezza e l’affidabilità della rete” assicurando che le politiche siano focalizzate sulla “produzione energetica sicura ed efficace” anziché sulle politiche “woke” che “discriminano le fonti di energia sicure come il carbone e altri combustibili fossili”.

E il quarto incarica il dipartimento di giustizia di “perseguire e indagare vigorosamente” sulle politiche “incostituzionali” degli “Stati radicalmente di sinistra” che “discriminano il carbone”.

Calcio, Impresa Inter: Bayern battuto 2-1 all’Allianz

Roma, 8 apr. (askanews) – Impresa dell’Inter che vince 2-1 l’andata dei quarti, battendo il Bayern all’Allianz Arena (dove non perdeva da 4 anni). Tante occasioni nel primo tempo, tra cui il palo colpito da Kane, ma a trovare la rete è Lautaro Martinez. Nella ripresa l’argentino ha anche la chance per la doppietta, entra Muller e fa 1-1 all’85’. Frattesi la decide a due minuti dal termine.

Nell’altro match della serata prova strepitosa dell’Arsenal che batte il Real Madrid 3-0 dopo una gara attenta difensivamente e di grande qualità. Dopo un primo tempo equilibrato, il match si sblocca nella ripresa con una gran punizione di Rice. Dopo una manciata di minuti ancora Rice raddoppia sempre su punizione. Real in difficoltà, ne approfitta anche Merino che segna il gol del 3-0. Al ritorno, servirà un’impresa alla squadra di Ancelotti per ribaltare il risultato. Al 94′ rosso a Camavinga.

Sci, Brignone dimessa dall’ospedale: "Alle Olimpiadi solo se al 100%"

Roma, 8 apr. (askanews) – “L’unica cosa… non toccatemi la gamba, vi prego”. Federica Brignone si presenta così, con il sorriso e con una battuta, davanti alla schiera di giornalisti che la attendeva subito dopo le dimissioni dalla clinica “La Madonnina” di Milano dove è stata operata lo scorso 3 aprile in seguito alla brutta caduta in Val di Fassa, durante i Campionati Italiani, in cui aveva riportato la rottura del piatto tibiale, della testa del perone e del crociato anteriore della gamba sinistra. “Per prima cosa vorrei ringraziare chi mi ha soccorso a Trento, i Carabinieri, la Federazione: mi sono resa conto solo post intervento di quanto ho rischiato e di tutto quello che è successo, perché io pensavo fosse una cosa veloce. Li ringrazio per tutto quello che hanno fatto per permettermi di operarmi subito e per evitare delle complicazioni grandi che magari mi avrebbero portata ad avere dei problemi per tutta la vita. Hanno fatto di tutto per curarmi subito e li ringrazio. Ero in uno dei momenti più belli della mia vita ed è successa questa cosa, però succede; se fai lo sciatore, succede. Così tosta forse è un po’ troppo, però dall’altra parte ho ricevuto così tanto affetto: mi hanno mandato messaggi, fiori, regali… Sono stati cinque giorni in cui ho ricevuto un sacco di energia e affetto da parte di tutti”.

Sulle Olimpiadi dice: “Non lo possiamo sapere oggi. È uno stimolo ma perché era uno stimolo prima. Io volevo continuare la mia carriera ovviamente per le Olimpiadi in casa. Dall’altra parte, io in questo momento non voglio che questa cosa mi distrugga il mio percorso: l’importante adesso è guarire nel modo giusto perché io sarò competitiva solo nel momento in cui la mia gamba sarà guarita completamente, altrimenti non puoi andare sugli sci, osare e giocarti delle vittorie e delle medaglie. Lo puoi fare solo stando al 100%”.

Confindustria Energia, puntare su competenze per sfide future

Ravenna, 8 apr. (askanews) – Formazione e sostenibilit. Sono i due punti chiave del nuovo protocollo di collaborazione firmato da Confindustria Energia e Federmanager. Un accordo che ha tra i suoi obiettivi quello di individuare e promuovere iniziative e strumenti utili a sviluppare una cultura sui temi dell’industria, dell’ambiente e del lavoro, mettendo a fattor comune conoscenze, competenze e capacit organizzative delle due associazioni. L’Accordo stato siglato in occasione dell’evento “Ravenna: Italian Energy Capital – Industrial District Past and Future” nell’ambito di Omc Med Energy 2025″, ormai tradizionale appuntamento di riferimento sui temi dell’energia tra stakeholder internazionali e nazionali. Una tre giorni sulle evoluzioni che stanno interessando il sistema energetico italiano e globale con un focus sui territori protagonisti dei mutamenti che interessano il settore.

L’intesa stata firmata dal Presidente di Federmanager, Valter Quercioli e dal presidente di Confindustria Energia, Guido Brusco.

Guido Brusco, Presidente Confindustria Energia: “Per affrontare la la transizione energetica non abbiamo solo bisogno di tecnologie, di normative, di capitali, abbiamo bisogno anche di competenze vecchie e nuove, quindi dobbiamo valorizzare le competenze che gi ci sono e costruire quelle del futuro, costruire una cultura d’industria e d’impresa. Questo accordo con Federmanager va proprio in quella direzione: mettere a fattor il comune conoscenze, competenze, capacit organizzativa, costruendo dei percorsi di formazione che mirano ad avere per il futuro figure di esperti e di junior nel nostro settore che devono aiutare le imprese ad affrontare le nuove sfide e accogliere le opportunit che queste sfide portano”.

Non a caso, dunque, il nuovo protocollo stato firmato a Ravenna nell’ambito dell’Omc, opportunit unica di dialogo e incontri istituzionali sulle tecnologie di decarbonizzazione, sulle strategie di sicurezza energetica, sulla competitivit e sulle questioni di sostenibilit che vede la presenza di rappresentanti da 27 paesi, con sessioni plenarie istituzionali, panel aziendali e sessioni tecniche.

Francesca Zarri, Presidente Omc: “L’Omc si propone come una piattaforma dove le tematiche dell’energia possono essere discusse in tutte le loro forme ed esplorate da tutti i punti di vista. un luogo ideale dove nascono alleanze industriali, alleanze tra paesi, alleanze tra enti accademici universit, innovazione, quindi l’Omc ha veramente un ruolo centrale per quello che riguarda tutte le esperienze del mondo dell’energia nel Mediterraneo”.

Meloni il 17 da Trump per dazi. E mette su tavolo 25 mld per imprese

Roma, 8 apr. (askanews) – Giorgia Meloni volerà a Washington il 17 aprile e a Donald Trump proporrà la formula “zero per zero” sui dazi. Intanto il governo mette sul tavolo 25 miliardi di euro, tra risorse Pnrr e fondi di coesione, a sostegno di imprese e lavoratori a cui propone un “nuovo patto” per fare “fronte comune”. Lo ha annunciato la stessa presidente del Consiglio, che a Palazzo Chigi ha incontrato le categorie economiche per un confronto sulle misure e le strategie da mettere in campo per affrontare il problema dei dazi. Con lei, al tavolo della Sala Verde di Palazzo Chigi, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini (in videocollegamento), i ministri competenti (Giorgetti, Urso, Foti, Lollobrigida) e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.

Meloni nel suo intervento ha ribadito che ritiene quella del tycoon una decisione “assolutamente sbagliata” che finirà per “danneggiare l’Europa quanto gli Stati Uniti”. Però, al momento, gli impatti per l’Italia non sono quantificabili: “Le esportazioni italiane negli Stati Uniti valgono cica il 10% delle nostre esportazioni totali. L’introduzione di dazi può, chiaramente, ridurre questa quota di export ma non la azzera ed è oggettivamente presto per quantificarne l’effetto e per capire quanto i nostri prodotti saranno effettivamente penalizzati”. Dunque in questa fase occorre evitare “panico” e “allarmismo” che “rischiano di fare molti più danni della misura in sé”.

Tre le direttrici su cui si basa la strategia del governo. In primo luogo il negoziato con gli Usa e la “sfida” è “lavorare con l’Unione Europea per definire un accordo positivo”. L’Ue, ha sottolineato, adesso ha scelto una reazione “propedeutica ad una trattativa non escalatoria”, che Meloni apprezza, mentre “se la posizione fosse stata quella di una escalation, l’Italia non l’avrebbe supportata”. La via da esplorare è quella della formula “zero per zero” già proposta da Ursula von der Leyen. “È questo – sostiene – il negoziato che deve vederci tutti impegnati e a tutti i livelli, che vede impegnati noi e che impegna me che sarò a Washington il prossimo 17 aprile e ovviamente intendo affrontare anche questa questione con il presidente degli Stati Uniti”.

Il secondo punto riguarda il ‘cambio di passo’ che il governo italiano chiede all’Europa. Una necessità “ineludibile” nella situazione attuale perchè “se l’Europa pensa di sopravvivere a questa fase continuando a far finta di niente o a pretendere di iper regolamentare tutto, semplicemente non sopravviverà e abbiamo un problema più grande dei dazi americani”. Dunque le sue proposte, già anticipate nei giorni scorsi, riguardano in primo luogo “fortissime correzioni” al Green Deal, le cui regole “ideologiche e non condivisibili” non “erano sostenibili ieri, non lo sono a maggior ragione oggi”. Occorre inoltre “rafforzare la competitività delle nostre imprese, accelerare il percorso verso il mercato unico, accelerare la riforma del mercato elettrico, e penso alla semplificazione, visto che l’Unione europea è soffocata dalle regole e le regole sono alla fine delle tasse, dei dazi autoimposti”. Dunque tra le ipotesi c’è quella di una “moratoria regolatoria” fino a quando non sarà chiaro il quadro di riferimento. L’Europa, infine, deve salvaguardare il mercato interno per evitare gli impatti dovuti alla “sovrapproduzione della Cina e di altri Paesi soprattutto asiatici”.

Parallelamente, il governo intende intervenire a sostegno dell’economia italiana, reperendo fondi “che non hanno un impatto sulla finanza pubblica”. La via annunciata da Meloni alle associazioni delle imprese è quella di utilizzare 25 miliardi di risorse fresche, dalla rimodulazione di Pnrr e fondi di coesione. In particolare, ha precisato, “abbiamo individuato nell’ambito della dotazione finanziaria del Recovery italiano e della sua prossima revisione circa 14 miliardi di euro che possono essere rimodulati per sostenere l’occupazione e aumentare l’efficienza della produttività”. Altri soldi potranno venire dalla revisione della politica di coesione approvata la scorsa settimana dalla Commissione su proposta del vicepresidente Fitto. Per l’Italia “circa 11 miliardi di euro possono essere riprogrammati a favore delle imprese, dei lavoratori e dei settori che dovessero essere più colpiti. Anche in questo caso la riprogrammazione deve essere definita d’intesa con la Commissione Europea”. Inoltre, ha concluso, “in questi mesi stiamo poi programmando, è infatti in corso una consultazione pubblica, il Piano Sociale per il Clima, con una dotazione UE di 54 miliardi (2026-2032), che prevede per il nostro Paese circa 7 miliardi di euro complessivi, destinato a ridurre i costi dell’energia per famiglie e microimprese, attraverso misure per compensare i costi logistici e incentivare le tecnologie pulite”. Infine “il governo intende portare avanti il rafforzamento degli strumenti di sostegno all’export delle nostre imprese, potenziando quelli già esistenti a partire dal sistema fondato sull’Agenzia Ice, Simest e Sace”.

Gli Usa inizieranno a imporre dazi al 104% sui prodotti cinesi da mercoledì (e Wall Street si sgonfia)

Roma, 8 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti inizieranno a imporre dazi del 104 per cento sui prodotti cinesi a partire da domani, mercoledì, in seguito alla ritrosia di Pechino a revocare le sue misure di ritorsione. Lo ha riferito Fox News, citando la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

“La portavoce della Casa Bianca (Leavitt) afferma che dazi aggiuntivi del 104 per cento sono entrate in vigore a mezzogiorno ET perché la Cina non ha revocato la sua ritorsione. La tariffa aggiuntiva del 104 per cento sarà implementata a partire da domani, 9 aprile”, ha riferito Fox News su X.

Si sgonfia il rimbalzo tentato da Wall Street per l’annuncio della Casa Bianca dell’imposizione da domani di dazi per il 104% su prodotti in arrivo dalla Cina.

L’indice Dow Jones ora guadagna lo 0,4% a 38.131 punti mentre hanno girato in negativo sia lo S&P500 (-0,11%) che il Nasdaq (-0,28%).

Tennis, uno straordinario Berrettini ha battuto Zverev a Montecarlo

Roma, 8 apr. (askanews) – È Berrettini show sul campo Ranieri III di Monte Carlo. Il romano è agli ottavi di finale grazie alla vittoria sul n. 1 del seeding Sascha Zverev con il punteggio di 2-6, 6-3, 7-5 in due ore e 28 minuti di gioco. Una meravigliosa rimonta di Matteo, alla vittoria più importante in carriera per classifica e la prima contro un top 2 dopo otto sconfitte consecutive. Tre set che raccontano tre partite diverse. Berrettini è il primo italiano a battere un top 2 sulla terra rossa da Lorenzo Musetti che nel 2023, proprio a Montecarlo, eliminò Novak Djokovic. Berrettini tornerà in campo giovedì contro uno tra Lorenzo Musetti e Jiri Lehecka, impegnati domani.

“È stata una partita pazzesca, soprattutto mentalmente ho fatto un lavoro per girarla – ha spiegato Berrettini dopo il match – Non mi sentivo benissimo, anche per meriti suoi. Ho cambiato l’atteggiamento e cercato di credere nel mio gioco nonostante non stessi benissimo. I primi game del secondo set sono stati fondamentali. Sono cresciuto sulla terra, è una delle mie superfici preferite. Per tre anni consecutivi non ho giocato i tornei più importanti sulla terra, adesso sono contento perché qui mi sento a mio agio”.

Guterres (Onu): "Gaza è un campo di sterminio"

Roma, 8 apr. (askanews) – “Gaza è un campo di sterminio”, ha detto oggi il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, denunciando il blocco degli aiuti umanitari all’enclave da parte di Israele. “Per più di un mese, non è entrata a Gaza una sola goccia di aiuti. Niente cibo, niente carburante, niente medicine, niente beni commerciali. Mentre gli aiuti si esauriscono, le cateratte dell’orrore si sono riaperte”, ha detto ai giornalisti il Segretario generale. “Gaza è un campo di sterminio e i civili sono intrappolati in un ciclo infinito di morte”, ha aggiunto il capo del palazzo di vetro.

Guterres ha denunciato le azioni di Israele, che ha ripreso i bombardamenti un mese fa e sta bloccando l’ingresso degli aiuti nell’enclave palestinese. “In quanto potenza occupante, Israele ha obblighi inequivocabili ai sensi del diritto internazionale, tra cui il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani”, ha insistito. Riferendosi alle Convenzioni di Ginevra, ha sottolineato in particolare l’obbligo della “potenza occupante” di garantire la fornitura di cibo e di medicinali alla popolazione. “Niente di tutto ciò accadrà oggi”, ha affermato, respingendo anche le nuove proposte di aiuti israeliane.

“I nuovi ‘meccanismi di autorizzazione’ proposti da Israele per la distribuzione degli aiuti rischiano di controllare e limitare severamente gli aiuti, fino all’ultima caloria e all’ultimo granello di farina”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite. “Voglio essere chiaro: non parteciperemo ad alcun sistema che non rispetti pienamente i principi umanitari”, ha insistito, chiedendo la garanzia di un accesso “senza ostacoli” agli aiuti.

Guterres si riferisce alle proposte avanzate nei giorni scorsi dalle autorità israeliane, che hanno dichiarato all’Onu di voler rafforzare il controllo sugli aiuti – compreso il conteggio delle calorie in entrata – per impedirne l’appropriazione da parte di Hamas.

Ploom presenta “Connected Sensation” alla Milano Design Week 2025

Milano, 8 apr. (askanews) – Regalare un’esperienza immersiva per consumatori adulti pensata per sprigionare emozioni e stimolare i sensi. Con questo intento, Ploom, il brand globale di tabacco riscaldato di JTI, ha presentato CONNECTED SENSATIONS alla Milano Design Week 2025.

Si tratta di un’esposizione legata a una straordinaria serie di collaborazioni nel campo del design, con sei acclamati artisti provenienti da tutto il mondo. Un’experience presentata in anteprima esclusiva alla presenza degli stessi designer nel corso del primo giorno della Design Week 2025 e che testimonia, ancora una volta, il legame fra JTI e l’Italia, come sottolineato da Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia: “Connected Sensations rappresenta un’ulteriore tappa nel nostro percorso di successo con Ploom, sia in Italia che nel mondo. Lo scorso anno abbiamo esordito alla Milano Design Week con una prestigiosa collaborazione con il designer di fama mondiale Ora to. Oggi torniamo con una nuova esperienza immersiva, concepita per fondere arte digitale, effetti video interattivi e design coinvolgente, grazie al contributo di sei designer internazionali. Credo che l’Italia, patria del buon gusto, e la Milano Design Week, uno degli eventi pi prestigiosi del panorama mondiale del design, siano il luogo ideale per presentarla. Siamo quindi entusiasti di essere di nuovo qui per portare la visione di Ploom nel mondo del design, che in occasioni come questa trova la sua massima espressione. Presentare il nostro progetto in Italia per noi un grande motivo di orgoglio, ma anche un segno di continuit: proprio da qui che Ploom ha esordito nel mercato europeo, dando vita a un legame solido e profondo con il nostro Paese”.

L’intento di Ploom era quello celebrare il design come trait d’union tra le opere visionarie di menti creative e l’espressione sensoriale del brand, invitando i consumatori adulti a immergersi in un’esperienza interculturale e fortemente legata all’arte. “Il rapporto tra il brand e il mondo dell’arte sempre stato molto forte. E non si esprime soltanto nell’attenzione al design all’avanguardia del nostro dispositivo, ma anche nell’interesse del marchio per tutto ci che il frutto di un’espressione artistica, che spazia dal design alla musica, dal cinema fino all’arte concettuale. Il nostro brand, infatti, ha avuto un ruolo da protagonista all’interno di molti tra gli eventi pi esclusivi del mondo dell’arte, del fashion e delle musica all’interno del Paese. Un approccio che continuer a caratterizzarci anche per il futuro. Il design del nostro device nasce proprio da un insieme di suggestioni, dall’arte al design pi puro: non sorprende, quindi, il forte legame del marchio con questo mondo”.

L’experience, secondo Lorenzo Fronteddu, ha degli obiettivi e delle finalit precise, che coinvolgono la tecnologia, il lavoro dei sei designer coinvolti e l’innovativit del brand: “L’esperienza di quest’anno ha l’obiettivo di sorprendere i nostri consumatori, facendogli attraversare una serie di universi interconnessi in cui emozioni e sensorialit si intrecciano tra loro grazie alla tecnologia. Attraverso la collaborazione di sei artisti di profilo internazionale, con Ploom celebriamo il design come trait d’union tra le opere di queste menti creative, e invitiamo i consumatori adulti a immergersi in un’esperienza interculturale unica. Siamo davvero orgogliosi del risultato ottenuto quest’anno dalla nostra esposizione, e siamo certi che il pubblico – dopo il successo ottenuto lo scorso anno dall’experience con Ora to – anche quest’anno non rimarr deluso”.

Ploom, dunque, rappresenta ancor di pi l’innovazione pi recente di JTI nel mondo del tabacco riscaldato, attraverso Connected Sensation. L’esposizione sar disponibile al pubblico di consumatori adulti dall’8 al 13 aprile 2025 presso via Tortona 32, nel cuore della Milano Design Week.

Dazi, Filiera Italia: mercato Usa non sostituibile, dobbiamo negoziare

Roma, 8 apr. (askanews) – “Non dobbiamo partire con i contro-dazi perch l’escalation non giova a nessuno. Dobbiamo negoziare, lo dice la Bce che ha fatto notare che i dazi incidono negativamente sul Pil europeo per un -0,3% ma le contro reazioni potrebbero portare il valore negativo a tre volte tanto. Quindi: negoziare, negoziare, negoziare”. Lo ha detto Luigi Scordamaglia, ad di Filiera Italia, arrivando a Palazzo Chigi per l’incontro sui dazi.

“Dobbiamo aspettare che la pressione su Trump” abbia effetto, ha aggiunto, perch “i cittadini americani stanno cominciando a sentire un’inflazione alimentare tra le pi forti degli ultimi anni, le industrie americane sono in difficolt e abbiamo visto i danni fatti in borsa. L’Europa deve avere un ruolo proattivo, il nostro governo ha una voce molto ascoltata con cui porter una posizione univoca europea. E nel frattempo bisogna compensare i danni ingenti che si stanno verificando soprattutto nel settore del vino e dei formaggi ma un po dappertutto, ci sono merci bloccate in frontiera che devono essere sdoganate. Su questo necessario intervenire subito e vanno trovate forme di compensazione. Dimentichiamoci che il mercato americano sia sostituibile”.

Al via il Salone del Mobile: i dazi incombono sulla 63esima edizione

Milano, 8 apr. (askanews) – Prende il via la 63esima edizione del Salone del Mobile. Al taglio del nastro, in rappresentanza del governo, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso insieme alla presidente del Salone, Maria Porro, al numero uno di Federlegno, Claudio Feltrin, e alle istituzioni locali. Ma il convitato di pietra dell’edizione 2025 sono i dazi, che hanno dominato gli interventi e l’umore della manifestazione. Ne ha parlato il ministro dal palco chiedendo all’Europa misure choc, come la sospensione del green deal, ma di evitare una escalation che porterebbe a una guerra commerciale costosa. Lo hanno chiesto a gran voce Porro e Feltrin, che vedono il rischio di una gelata alla crescita registrata a inizio anno.

“Il Salone del Mobile deve essere il simbolo della nostra riscossa, di un’Italia che non molla”, ha detto Urso all’inaugurazione. E girando tra i padiglioni e gli stand, affollati fin dal primo giorno, quello che balza all’occhio sono l’impegno e la ricerca degli oltre duemila espositori – il 38% dei quali dall’estero – che nei 169mila metri quadrati di superficie espositiva (andata completamente sold out), esporranno fino al 13 aprile le proprie idee sull’arredo e la casa del futuro, con un focus sulla luce in occasione della Biennale Euroluce, che conta oltre 300 brand.

“In un quadro geopolitico sempre pi complesso, l’edizione 2025 del Salone del Mobile si annuncia cruciale per consolidare un vantaggio competitivo che richiede visione e coesione” ha affermato Maria Porro. “Noi siamo qui a lavorare e a fare quello che nel nostro potere come Salone e come imprese: promuovere un anno di lavoro”. Attualmente gli Stati Uniti sono il secondo mercato estero dopo la Francia per la filiera del legno-arredo, e il primo extra-europeo. “Queste aziende – ha concluso Porro – devono esser sostenute con forza, non lasciamole sole”.

Dazi, Prandini: non possiamo perdere mercato Usa, subito sostegni

Roma, 8 apr. (askanews) – “E’ un incontro importante per ribadire la necessit di un intervento a sostegno delle attivit produttive, in particolare per l’agroalimentare che negli ultimi cinque anni cresciuto del 68% e non delocalizzabile come qualcuno ha voluto sottolineare. Il mercato Usa di grandissima importanza, non ci possiamo permettere di perderlo, ed il motivo per cui ci auguriamo che vengano stanziate risorse significative per i settori produttivi”. Lo ha detto Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, arrivando all’incontro sui dazi a Palazzo Chigi. “Contestualmente – ha aggiunto – riteniamo che la trattativa debba essere condotta sempre a livello a europeo e poi i singoli Paesi potranno essere di supporto. Per questo a noi piacerebbe che arrivasse un segnale forte da parte dell’Ue con risorse comunitarie invece che andare a gravare sul debito che tanti Paesi hanno gi, il nostro in maniera particolare”.

Al Salone Mobile l’installazione da premio Oscar che sublima l’attesa

Milano, 8 apr. (askanews) – L’attesa come sentimento, occasione per far fluire le emozioni al ritmo di un cuore che batte. Il regista premio Oscar, Paolo Sorrentino, rende omaggio alla Dolce attesa con una installazione inaspettata che si cela tra i padiglioni 22-24 del Salone 2025 alla fiera di Rho. Un’esperienza che lo stesso regista definisce come “Un piccolo viaggio, come da bambini, su giostre rassicuranti. Da adulti, i cavallucci sono diventati poltrone come gusci, come ventri materni”. E contrariamente alla tradizionale “sala d’attesa” “amplificazione dell’angoscia”, qui “Gli impiegati riluttanti sono sostituiti da uomini e donne che ti riconciliano con un’idea di tranquillit. Ti sorridono e sanno regalare una carezza paterna. La vista si concentra su un coacervo di vetri smerigliati che occultano, deformano, l’unico elemento che, se continua a battere, ci allunga la vita. il cuore. Nascosto, misterioso, eppure lui l, a ricordarci che non ancora finita”.

Per visitare l’installazione occorre prenotarsi sul sito del Salone del Mobile ma al momento si legge che “gli slot per visitare l’installazione sono esauriti. Le prenotazioni sono chiuse”.

Il grande ritorno della rock band canadese Arcade Fire

Milano, 8 apr. (askanews) – A distanza di 3 anni dal precedente progetto discografico “WE”, la rock band canadese Arcade Fire (Win Butler, Régine Chassagne, Jeremy Gara, Tim Kingsbury e Richard Reed Parry) è tornata con un nuovo singolo disponibile da oggi in digitale, “Year of the snake”, che anticipa il loro settimo progetto discografico, “Pink Elephant” (Columbia Records / Sony Music), in uscita il 9 maggio.

“Pink Elephant”, disponibile da ora in pre-order, è composto da 10 nuove tracce con un sound che alterna sonorità punk a momenti quasi cinematografici, dalla durata complessiva di 42 minuti, è prodotto da Win Butler, Régine Chassagne e Daniel Lanois e registrato allo Good News Recording Studio di Win e Régine, a New Orleans.

Il titolo dell’album, “Pink Elephant” (Elefante Rosa), si ricollega a quell’effetto paradossale del fare di tutto per non pensare a un concetto che però diventa impossibile da evitare.

Quando viene ascoltato nella sua interezza, “Pink Elephant” invita l’ascoltatore in un’odissea sonora, una ricerca della vita, che esiste all’interno della percezione dell’individuo, una meditazione sia sull’oscurità che sulla luce, la bellezza interiore. A ogni ascolto successivo, i livelli di questo viaggio epico si svelano sempre di più per rivelare nuove dimensioni. Il primo brano estratto dall’album, “Year of The Snake” è arricchito dal calore avvolgente della voce di Régine, e vede per la prima volta nella storia degli Arcade Fire Régine al basso e Win Butler alla batteria. Il titolo della canzone si riferisce al 2025, l’anno lunare del serpente, che rappresenta un momento di rinnovamento, una trasformazione positiva e un nuovo inizio mentre la band cambia di nuovo pelle e rinasce, offrendo comunque il suono unico e distintivo degli Arcade Fire.

A Vinitaly Mack & Schuhle Italia presenta due nuovi progetti

Verona, 8 apr. (askanews) – Vinitaly 2025: alla kermesse italiana pi importante del mondo vitivinicolo, tra aziende, produttori ed ogni regione del territorio nazionale presente anche Mack & Schuhle Italia – azienda privata specializzata nella produzione e distribuzione di vini italiani nel mondo. Condividere una visione innovativa del futuro del settore vinicolo, attraverso soluzioni in linea con le evoluzioni del mercato e le nuove esigenze dei consumatori, e rafforzare il proprio ruolo di partner strategico nel panorama enologico nazionale sono stati l’obiettivo principale dell’azienda. Abbiamo parlato con Fedele Angelillo, Amministratore Unico di Mack & Schuhle Italia:

“La nostra un’azienda prima di tutto di produzione e imbottigliamento di vini. Abbiamo due cantine, una in Puglia e una in Friuli Venezia Giulia. Facciamo parte del gruppo Mack & Sch hle AG, che il pi importante importatore e distributore di vini in Germania e abbiamo due societ collegate, una in USA e una appena nata in UK per l’importazione e la distribuzione dei prodotti su questi due paesi”.

La realt guidata da Fedele Angelillo, parte dell’omonimo gruppo internazionale nato nel 1939 in Germania, oltre a essere presente con i suoi principali brand, presenta in anteprima due innovativi progetti – Grapur e Genevitis – destinati a ridefinire l’approccio alla produzione e al consumo del vino. Ha cos concluso Fedele Angelillo, Amministratore Unico di Mack & Schuhle Italia:

“Sono tutti rivolti al tema della sostenibilit, che per noi oggi il tema principale. Il nome del primo progetto Genevitis ed nato con le pi importanti cooperative nazionali italiane, proprio con l’obiettivo di creare dei prodotti in co-branding con queste cooperative, da poter poi portare su tutto il mercato internazionale. Sempre in tema di sostenibilit abbiamo lanciato un prodotto che si chiama Grapur, dove utilizziamo la bottiglia pi leggera attualmente in commercio, che “Bordolese AIR” da 300gr firmata Verallia. Utilizziamo i tappi di Vinventions e le etichette di UPM Raflatac, entrambi realizzati con le plastiche recuperate dagli oceani. A impreziosire le bottiglie sono le nobilitazioni di Luxoro, realizzate in materiale compostabile. Il cartone – realizzato da Ondulkart – invece realizzato in carta riciclata ed utilizza inchiostri a base d’ acqua. Con questo progetto abbiamo voluto creare due vini, un bianco ed un rosso d’Italia, vegani e biologici, con solo 9% di alcol ed un ridotto contenuto calorico”.

Dazi, Meloni: per le imprese 25 mld da Pnrr e fondi coesione

Roma, 8 apr. (askanews) – Il governo metterà in campo 25 miliardi di euro per sostenere le aziende in difficoltà per i dazi, di cui 14 da fondi del Pnrr e 11 dai fondi di coesione. Lo ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, all’incontro con le categorie economiche sui dazi.

“La Commissione europea – ha spiegato – sta incoraggiando gli Stati membri a modificare i Pnrr, individuando soluzioni per investire al meglio le risorse stanziate nel nuovo scenario, ovviamente senza ridurre l’ambizione dei piani in termini di traguardi e obiettivi da conseguire. Parallelamente la stessa Commissione, su proposta del vicepresidente Fitto, ha avviato una importante fase di riprogrammazione delle politiche di coesione che, in complementarietà con la revisione del Pnrr, potranno essere utilizzate per sostenere il nostro sistema produttivo. In ultimo potrebbero essere mobilitate le risorse del Piano sociale per il Clima, che prevedono misure per famiglie e microimprese finalizzate a sostenere la transizione energetica. Come già accaduto nel 2023 e annunciato nella campagna elettorale del 2022, il nostro Governo, in sintonia e collaborazione con la Commissione Europea, intende promuovere una revisione del PNRR. Quanto ne parlavamo nella campagna elettorale tutti ci dicevano che non era possibile farlo. Non soltanto lo abbiamo fatto ma lo hanno fatto insieme a noi tutti i singoli Paesi europei”.

“Nel corso della revisione del 2023, come sapete, la nostra azione – ha detto ancora Meloni – si è concentrata principalmente a favore delle imprese. A fronte di una riprogrammazione complessiva di 22 miliardi di euro alle imprese sono andati circa 13,4 miliardi di euro. Come in quella occasione, vogliamo che anche oggi l’eventuale riprogrammazione delle risorse sia il frutto di un intenso lavoro di ascolto e di collaborazione con voi, che intendiamo avviare oggi. Ed è proprio nella flessibilità del Pnrr, che intendiamo chiedere alla Commissione, come già fatto nel 2023, che possiamo individuare le soluzioni per dare risposte tempestive e concrete al sistema produttivo. Abbiamo individuato nell’ambito della dotazione finanziaria del Recovery italiano e della sua prossima revisione circa 14 miliardi di euro che possono essere rimodulati per sostenere l’occupazione e aumentare l’efficienza della produttività. Una ulteriore opportunità che intendiamo cogliere è quella della revisione della politica di coesione che la scorsa settimana è stata approvata dalla Commissione su proposta del vicepresidente Fitto. Il nostro paese ha 75 miliardi di euro (42,7 europei, gli altri cofinanziamenti nazionali) da spendere fino al 2029 distinti in 26 miliardi di euro assegnati ai programmi nazionali e 43 ai programmi regionali. In questo ambito, circa 11 miliardi di euro possono essere riprogrammati a favore delle imprese, dei lavoratori e dei settori che dovessero essere più colpiti. Anche in questo caso la riprogrammazione deve essere definita d’intesa con la Commissione Europea”, ha concluso.

Dazi, Meloni: non avremmo supportato un’escalation da parte Ue

Roma, 8 apr. (askanews) – “L’Ue si è assestata su una reazione che io considero propedeutica ad una trattativa non escalatoria. Lo dico perché se invece la posizione fosse stata quella di una escalation, l’Italia non l’avrebbe supportata”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, all’incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti delle categorie economiche e imprenditoriali sul tema dei dazi.

“La sfida da esplorare – ha aggiunto – è invece quella che l’Italia è stata tra le prime nazioni a promuovere, e che anche la Presidente von der Leyen lo ha ribadito ieri, ovvero la possibilità di azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti con la formula ‘zero per zero'”.

“Credo – ha detto ancora – che siamo tutti concordi nel dire che una guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti non conviene a nessuno. Dunque, la sfida è lavorare con l’Unione Europea per definire un accordo positivo che possa avere come soluzione quella di integrare ancora di più le nostre econome, invece di separarle, in un’ottica di mutuo beneficio e di crescita reciproca. Chiaramente un distanziamento dell’economia europea e di quella americana porta a una compressione e indebolimento dell’Occidente, che non è mai una buona notizia”. “In questo mi pare che ci sia da parte della presidente della Commissione e da parte del Commissario al Commercio che sta trattando una disponibilità”, ha sottolineato. Meloni ha anche annunciato la sua prossima visita alla Casa Bianca: il negoziato con gli Usa “deve vederci tutti impegnati e a tutti i livelli”, “vede impegnati noi e impegna me che sarò a Washington il prossimo 17 aprile e ovviamente intendo affrontare anche questa questione con il Presidente degli Stati Uniti”.  La premier ha anche reso noto che il governo metterà in campo 25 miliardi di euro per sostenere le aziende in difficoltà per i dazi, di cui
14 da fondi del Pnrr e 11 dai fondi di coesione. “La Commissione europea – ha spiegato – sta incoraggiando gli Stati membri a modificare i Pnrr, individuando soluzioni per investire al meglio le risorse stanziate nel nuovo scenario, ovviamente senza ridurre l`ambizione dei piani in termini di
traguardi e obiettivi da conseguire. Parallelamente la stessa Commissione, su proposta del vicepresidente Fitto, ha avviato una importante fase di riprogrammazione delle politiche di coesione che, in complementarietà con la revisione del Pnrr, potranno essere utilizzate per sostenere il nostro sistema produttivo. In ultimo potrebbero essere mobilitate le risorse del Piano sociale per il Clima, che prevedono misure per famiglie e microimprese finalizzate a sostenere la transizione energetica. Come già accaduto nel 2023 e annunciato nella campagna elettorale del
2022, il nostro Governo, in sintonia e collaborazione con la Commissione Europea, intende promuovere una revisione del PNRR. Quanto ne parlavamo nella campagna elettorale tutti ci dicevano che non era possibile farlo. Non soltanto lo abbiamo fatto ma lo hanno fatto insieme a noi tutti i singoli Paesi europei”. “Nel corso della revisione del 2023, come sapete, la nostra azione – ha detto ancora Meloni – si è concentrata principalmente a favore delle imprese. A fronte di una riprogrammazione complessiva di 22 miliardi di euro alle imprese sono andati circa 13,4 miliardi di euro. Come in quella occasione, vogliamo che anche oggi l`eventuale riprogrammazione delle risorse sia il frutto di un intenso lavoro di ascolto e di collaborazione con voi, che intendiamo avviare oggi. Ed è proprio nella flessibilità del Pnrr, che intendiamo chiedere alla Commissione, come già fatto nel 2023, che possiamo individuare le soluzioni per dare risposte tempestive e concrete al sistema produttivo. Abbiamo individuato nell`ambito della dotazione finanziaria del Recovery italiano e della sua prossima revisione circa 14 miliardi di euro che possono essere rimodulati per sostenere l`occupazione e aumentare l`efficienza della produttività. Una ulteriore
opportunità che intendiamo cogliere è quella della revisione della politica di coesione che la scorsa settimana è stata approvata dalla Commissione su proposta del vicepresidente Fitto. Il nostro paese ha 75 miliardi di euro (42,7 europei, gli altri cofinanziamenti nazionali) da spendere fino al 2029 distinti in 26 miliardi di euro assegnati ai programmi nazionali e 43 ai programmi regionali. In questo ambito, circa 11 miliardi di euro possono essere riprogrammati a favore delle imprese, dei
lavoratori e dei settori che dovessero essere più colpiti. Anche in questo caso la riprogrammazione deve essere definita d`intesa con la Commissione Europea”, ha concluso.

Colombia, il biologo italiano Alessandro Coatti ucciso e fatto a pezzi

Roma, 8 apr. (askanews) – Orrore in Colombia. Nella località di Santa Marta la polizia ha rinvenuto una valigia al cui interno vi erano la testa, le mani e i piedi di un uomo, Alessandro Coatti, un biologo molecolare italiano di 42 anni. Come riportano i media locali, la valigia è stata ritrovata in un bosco.

Coatti era arrivato in città il 3 aprile, con l’intenzione di trascorrere qualche giorno nei Caraibi colombiani. Alloggiava in un ostello nel centro storico ed è scomparso la notte di venerdì 4. “Ha chiesto più volte informazioni sui percorsi per Minca e se c’era la possibilità di studiare le specie della zona”, racconta un lavoratore dell’ostello dove Alessandro si era registrato. L’ultima volta che è stato visto stava uscendo da quel posto verso il tramonto. Non è tornato. Il giorno dopo, la sua assenza ha destato sospetti. I suoi amici hanno contattato il personale della pensione e hanno iniziato a telefonare. Nessuno ha risposto.

Il comandante della Polizia Metropolitana di Santa Marta, il colonnello Jaime Ríos Puerto, ha confermato che non aveva precedenti penali né precedenti minacce. “Era un visitatore, uno scienziato, senza connessioni sospette”, ha spiegato l’ufficiale. La cosa più inquietante: il suo torso non è ancora stato ritrovato.

Schlein: bloccato altro tentativo della destra di privatizzare sanit

Roma, 8 apr. (askanews) – “Grazie al muro fatto come opposizioni e anche associazioni e sindacati abbiamo bloccato un altro tentativo di questa destra di privatizzare la sanit”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, a margine di una conferenza stampa.

“La sanit pubblica non va smantellata – ha aggiunto – continueremo a batterci in questa direzione. Stavano provando a scaricare le rette delle persone non autosufficienti sui Comuni e sulle famiglie, stavano provando ad allargare gli spazi per le assicurazioni private, il muro che abbiamo fatto li ha fermati. Ma ci riproveranno, dovremo continuare a difendere la sanit pubblica universalitica dai tagli e dalle privatizzazioni di questa destra”.

Leishmaniosi: prevenzione e approccio One Health

Rezzato, 8 apr. (askanews) – La leishmaniosi non ha pi confini, n nazionali n regionali. La malattia, conosciuta e temuta dai proprietari di cani, ormai endemica in tutta Italia e lo scenario epidemiologico in evoluzione anche in Europa. Come zoonosi trasmissibile la Leishmaniosi, oltre alle implicazioni di clinica veterinaria, ha anche ricadute sulla sanit pubblica ed in questa prospettiva che esperti di fama nazionale e internazionale, provenienti dal mondo della ricerca, dalle istituzioni sanitarie e dalla medicina umana e veterinaria hanno partecipato a “STOP alla Lesimania in 3-ACT”, un evento multidisciplinare promosso da Boehringer Ingelheim e con il patrocinio di ANMVI, tenutosi nei giorni scorsi a Rezzato, per aggiornare e informare gli operatori sanitari sull’importanza strategica della prevenzione di questa malattia. Abbiamo parlato com Domenico Otranto, Dipartimento di Parassitologia dell’Universit di Bari:

” importante parlare di leismagnosi perch una malattia che endemica in tutto il territorio italiano, presente su tutto il territorio italiano, trasmessa da un piccolo insetto che inocula questo parassita, una malattia che nel cane difficilmente viene curata, quindi fondamentale prevenire l’infezione attraverso l’impiego di sostanze repellenti e di insetticide, cio evitare che questo piccolo insettino possa trasmettere la leishmania”.

poi intervenuto Alessandro Bartoloni, Professore Ordinario di Malattie Infettive e Direttore Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Universit degli Studi di Firenze:

“Quando parliamo di malattie zoonotiche che interessano sia gli animali che gli umani importantissimo che ci sia una collaborazione tra il medico che cura gli umani e il medico che cura gli animali, importante trovare occasioni per poter condividere gli aspetti che riguardano i due diversi settori che sono molto legati l’uno all’altro per avere degli interventi che possano prevenire le infezioni”.

Le strategie per sconfiggere la Leishmaniosi si inscrivono nel paradigma dell’approccio One Health, in particolare per l’azione di controllo che si pu mettere in campo attraverso il trattamento preventivo dei cani. Abbiamo parlato con Gioia Buongiorno, Ricercatrice Dipartimento Malattie Infettive Istituto Superiore di Sanit (ISS):

” importante parlare di leishmania perch una malattia zoonotica endemica nel nostro paese, come tutto il bacino del Mediterraneo. L’Istituto superiore di sanit molto attento a questo tipo di approccio. Infatti ha finanziato diversi progetti di ricerca”.

La prevenzione inizia dal cane e per questo va incentivato il pi possibile il rapporto tra medici veterinari e pet owner, che devono rivolgersi a questa figura come riferimento fondamentale per la salute del proprio pet.

Infine intervenuto Emanuele Ferraro, Head of Pets&Equine Boehringer Ingelheim Animal Health:

“L’approccio One Health estremamente essenziale per noi, basti pensare che oggi in Italia una famiglia su due un animale da compagnia, quindi questo rende imprescindibile un approccio che consideri da una parte la salute animale, senza trascolare per quella che la relazione, la correlazione del rapporto tra animale ed essere umano. All’interno di questo binomio, sicuramente la figura che stiamo cercando di mettere sempre al centro come rilevante nel rapporto animale e proprietario quella del petico veterinario”.

Borse Europa rimbalzano dopo tre sedute di crolli, Milano +2,44%

Roma, 8 apr. (askanews) – Finale tutto positivo per le Borse in Europa, così come in precedenza per la maggior parte dei mercati dell’Asia, mentre anche Wall Street è in forte recupero dopo tre sedute consecutive di tracolli. A fine contrattazioni Londra segna un più 2,78%, Francoforte più 2,93%, Parigi più 2,50%. A Piazza Affari l’indice Ftse-Mib ha chiuso al +2,44%.

I maggiori guadagni hanno coinvolto Leonardo (+7,45%), Unipol (+7,25%), Banca Mediolanum (+5,37%) e Finecobank (+5,26%). In calo Eni (-1,28%) e Stellantis (-0,84%).

Poco mosso l’euro-dollaro a 1,0918 dopo l’altalena delle ultime sedute, nel quadro di altissima volatilità causata dalle tensioni per i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump. Nel pomeriggio a Wall Street il Dow Jones rimbalza del 2,35%, il Nasdaq risale in misura analoga.

Il presidente Usa Donald Trump ha avuto telefonate che di fatto hanno iniziato trattative con Corea del Sud e Giappone. Il segretario di Stato al Tesoro, Scott Bessent ha riferito che una delegazione giapponese giungerà a Washington già questa settimana. (fonte immagine: The White House).

Borsa, Piazza Affari chiude in netto recupero, Ftse-Mib +2,44%

Roma, 8 apr. (askanews) – Chiusura finalmente positiva Piazza Affari, dopo tre sedute consecutive di tracolli l’indice Ftse-Mib ha registrato un rimbalzo del 2,44%, in linea con i recuperi delle altre Borse europee e mentre anche Wall Street mette segno consistenti risalite. Permane un quadro di volatilità legata alla tensioni commerciali per i dazi decisi dall’amministrazione Trump, ma intanto si profilano trattative con diversi paesi.

Il segretario di Stato al tesoro Usa, Scott Bessent ha riferito che già questa settimana una delegazione del Giappone sarà negli Usa per cercare una soluzione negoziale.

M5S, entro aprile il voto degli iscritti sul terzo mandato elettivo

Roma, 8 apr. (askanews) – “Adesso la faremo”: così una fonte in genere bene informata sulle vicende interne del Movimento 5 stelle risponde alla domanda sull’attesa votazione online degli iscritti sulle nuove regole interne. Un “adesso” che rimane indefinito ma che dovrebbe comunque cadere prima della Pasqua o al più tardi nel periodo del lungo ponte fra il 25 aprile e il primo maggio. Questo perché il tema può riguardare la selezione di candidature per elezioni amministrative e regionali in programma nei prossimi mesi e non è possibile rinviare questo adempimento all’infinito.

Incassato il successo – forse inatteso nelle dimensioni – della manifestazione pacifista del 5 aprile scorso, rilanciata la battaglia parlamentare sugli stessi temi con la mozione contro il piano di riarmo europeo, Giuseppe Conte si prepara, quindi, ad affrontare il prossimo passaggio della riforma interna del Movimento, avviata con il “processo costituente” seguito ai negativi risultati elettorali della scorsa primavera. Definita la collocazione del M5S nel campo progressista (ma da “indipendente”), archiviata a larga maggioranza la scomoda figura del garante-fondatore Beppe Grillo, restano da definire le regole sui mandati elettorali.

Gli iscritti, al termine dell’assemblea costituente, hanno approvato l’idea di superare il limite di due legislature (o consiliature) nelle istituzioni locali e nazionali, in origine un caposaldo del codice etico a 5 stelle. Pensata in origine dai fondatori Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio come freno alla costituzione di un gruppo dirigente e di un ceto politico di professione, questa regola negli anni ha perso il consenso degli attivisti, vista più come un freno alla promozione dei “migliori” che come presidio di moralità. Il voto di novembre su quesiti multipli ha lasciato aperte diverse opzioni e Conte ha consultato in varie tappe i parlamentari, il Consiglio nazionale e infine il Comitato di garanzia. A chi, fra i suoi (parlamentari al secondo giro che aspirano a un terzo mandato, ex parlamentari con la legittima speranza di rientrare in pista), si attendeva un semplice via libera al terzo mandato, Conte ha sempre opposto il suo no al “carrierismo” a suo giudizio incompatibile con l’ispirazione originaria del M5S.

Nelle scorse settimane pareva fosse stato raggiunto un punto di equilibrio nel testo che il leader ha promesso di sottoporre alla consultazione digitale: dovrebbe rimanere in vigore il divieto dei tre mandati nella stessa istituzione, mentre si potranno fare due mandati parlamentari e uno regionale, o comunale (la deroga venne fatta già in era Grillo per la sindaca di Roma Virginia Raggi con il cosiddetto “mandato zero” nel consiglio comunale). E naturalmente viceversa: due in Regione uno in Parlamento, ad esempio. Un passaggio necessario, e a questo punto quasi urgente, per sbloccare l’attesa candidatura alla presidenza della Regione Campania di un 5 stelle in quota centrosinistra: il più accreditato è l’ex presidente della Camera Roberto Fico, non a caso il primo oratore ufficiale nella piazza del 5 aprile. In ogni caso, Conte dovrebbe tenersi le mani libere (o l’ultima parola) sulle candidature, attraverso il meccanismo delle deroghe: per superare i limiti citati, infatti, servirà l’approvazione del presidente, o quantomeno sarà lui a indicare per quali personalità interne si potrà chiedere agli iscritti o agli organismi dirigenti di derogare ai limiti.

Design Week 2025, KIWI con Andy (Bluvertigo), Alvin e John Blond

Milano, 8 apr. (askanews) – Un’esperienza unica e immersiva, nel cuore del Tortona District, per essere protagonisti della Design Week di Milano. Questo l’obiettivo di KIWI Vapor, primo brand in Italia nel settore delle sigarette elettroniche per la categoria Hardware.

Dal 7 al 13 aprile, esperienze e performance dalle atmosfere uniche, aperte al pubblico. Con le installazioni di Andy dei Bluvertigo, Alvin e John Blond. Energy Unleashed, energia liberata nella stanza ideata da Andy, che si trasforma con luci particolari:

“Musica, pittura e colori fluorescenti alla Design Week. KIWI mi ha dato una bellissima opportunit: occuparmi di un’installazione, una stanzetta in cui avviene il gioco delle frequenze. C’ un tasto con scritto ‘don’t press’ e la disobbedienza non violenta a questo ordine fa diventare diverso con le lampade ultraviolette”.

Una settimana di eventi, animata da Dj set aperti al pubblico, con una programmazione guidata dai colori e dall’anima del brand. Arte, musica e innovazione in un unico viaggio ispirato al mondo del vaping, tanto che stata svelata in anteprima la nuova KIWI GO+ mini, dispositivo che facilita la connessione fra design, tecnologia e praticit con un formato compatto e rivoluzionario. La conferma da Marco Giampaolo, Media & Communication Manager di KIWI Vapor: “Siamo felici di partecipare alla Design Week perch da sempre puntiamo sul design: tutti i nostri prodotti sono realizzati in Italia. Essere qui in via Tortona, epicentro di questo distretto, un vero onore”.

A supporto del brand nato nel 2019 quando KIWI Vapor lanci sul mercato italiano il primo KIWI Starter Kit, anche John Blond, che con la sua “Reflections of Flavor” ha proposto una mirror room interattiva per esplorare il mondo dei sapori attraverso giochi di luce e riflessi: “Realizzare un’installazione cos immersiva per KIWI stata per me una grande emozione, con tanti colori e un gioco di riflessi. La stanza una mirror room e vedere il pubblico stupirsi all’interno di quello spazio stato davvero speciale”.

Per i visitatori, un’esclusiva drink experience by Santero e l’accompagnamento musicale con una line-up che vedr alternarsi Alvin, Elasi, Turbojazz e molti altri.

Noemi, Ermal Meta e Bigmama presentano il Concerto del Primo maggio

Milano, 8 apr. (askanews) – Questa sera, martedì 8 aprile, il TG3 (in diretta dalle ore 19.00) darà ufficialmente il via al conto alla rovescia per il Concerto del Primo maggio di Roma, promosso da CGIL, CISL, UIL, organizzato da iCompany, ospitando i presentatori di quest’anno: Noemi, Ermal Meta e Bigmama!

I tre artisti tornano così sul palco del Concertone dopo l’esperienza della scorsa edizione, che ha registrato lo share tv più alto dal 2009 e, con #1M2024, ha raggiunto una copertura sui social di oltre 42milioni di contatti unici e 227milioni di impression.

Noemi, cantautrice e voce tra le più amate e riconoscibili del panorama italiano, ha da poco pubblicato l’album “Nostalgia”, mix di blues, cantautorato contemporaneo ed elettronica, e in autunno sarà sui palchi dei principali teatri italiani e per la prima volta al Palazzetto dello Sport di Roma. Ermal Meta, cantautore, polistrumentista e autore tra i più raffinati e sensibili, è attualmente in tour nei teatri italiani. BigMama, talentuosa rapper che con i suoi testi schietti è in grado di sensibilizzare il pubblico, partirà a giugno con il suo nuovo tour estivo e sarà anche tra i conduttori della trasmissione su Rai 1 dell’Eurovision Song Contest 2025.

Il Concertone in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma sarà come sempre a libero accesso e sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e Rai Radio 2 e in onda su RaiPlay e Rai Italia.

Il Concertone 2025 torna con un’edizione che guarda avanti, mettendo al centro la musica come strumento di racconto, consapevolezza e cambiamento. Con il concept “Il futuro suona oggi”, l’evento intercetta le voci più autentiche del panorama musicale italiano, restituendo un affresco sonoro che abbraccia il presente in tutte le sue sfaccettature. In un’epoca in cui il pubblico sente il bisogno di approfondire, capire e connettersi, la musica si fa veicolo di storie e messaggi. Per questo, il cantautorato torna protagonista: le parole contano, i testi diventano centrali, raccontano generazioni in continua trasformazione. Generi diversi si intrecciano, creando un mosaico sonoro che riflette l’Italia di oggi: il pop che racconta chi siamo, il rock d’autore, l’urban consapevole, l’elettronica che non ha paura di osare. Il Concerto del Primo Maggio 2025 sarà una festa, ma anche un momento di riflessione, un’opportunità per immaginare il domani attraverso le voci di chi, con la propria musica, lo sta già costruendo.

È in corso 1MNEXT, il contest dedicato alla ricerca di nuovi artisti, organizzato da iCompany, che ogni anno porta sul palco del Concertone i 3 vincitori. Si è chiusa la prima fase attraverso la quale sono stati selezionati ben 150 artisti emergenti provenienti da tutta Italia. Entro questa settimana verranno comunicati gli artisti che accedono alla prossima fase. Nella selezione finale, la sola giuria di qualità avrà il compito di scegliere i 3 artisti vincitori di 1MNEXT 2025 che saranno invitati a esibirsi sul palco del Concerto del Primo Maggio 2025.

Il vincitore assoluto del contest sarà infine proclamato e premiato durante il Concertone. Lo scorso anno è stato vinto da Giglio, cantautrice di Torino, con il brano “Santa Rosalia”.

Rai Radio2, la radio ufficiale del Primo Maggio e di 1MNext, seguirà l’evento in diretta radiofonica dal pomeriggio a tarda notte con interviste a caldo agli artisti dal backstage di Piazza San Giovanni. Realizzerà inoltre contenuti extra per le pagine social del canale e trasmetterà anche in visual radio sul canale 202.

Milano, il pm: archivare l’accusa di violenza sessuale per La Russa jr

Milano, 8 apr. (askanews) – Archiviare l’accusa di violenza sessuale e procedere per il reato di revenge porn. Queste le conclusioni degli inquirenti della Procura di Milano per quanto attiene il fascicolo che chiama in causa Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato; ed il dj Tommaso Gilardoni. La vicenda giudiziaria è frutto della denuncia di una 22enne riguardo presunti abusi avvenuti nel maggio 2023. I pubblici ministeri meneghini hanno chiuso le indagini sui due giovani contestando il reato di revenge porn per la diffusione, senza il consenso della ragazza, di immagini a contenuto hot.

I difensori di La Russa jr, gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, hanno affermato: “Siamo molto soddisfatti per questo risultato che arriva dopo un’indagine particolarmente lunga e accurata. Abbiamo sempre confidato in una serena e obbiettiva disamina dei fatti da parte degli inquirenti. Quanto alla contestazione residua, ci confronteremo responsabilmente con l’autorità giudiziaria con lo stesso rispettoso approccio che ha contradddistinto la nostra linea difensiva”.

“A seguito della lettura delle notizie dei media su Leonardo La Russa che commentano la richiesta di archiviazione dei PM del reato di violenza, è forse utile precisare a scanso di equivoci, che è pacificamente emerso agli atti sin dall’inizio che Leonardo La Russa non ha mai – dicesi mai – assunto sostanze stupefacenti di alcun genere. Nel fascicolo processuale vi è, ad abundantiam, anche un test del capello che lo conferma”. Così gli avvocati Vinicio Nardo e Adriano Bazzoni, legali di Leonardo La Russa.

Dazi, Musk insulta Navarro su X

New York, 08 apr. (askanews) – Elon Musk ha lanciato un nuovo attacco contro Peter Navarro, consigliere commerciale pro-dazi del presidente Donald Trump. In un post pubblicato questa mattina negli Usa su X, il Ceo di Tesla ha scritto che Navarro è “più stupido di un sacco di mattoni” e lo ha definito “veramente un idiota”.

Le parole di Musk arrivano dopo un commento di Navarro in cui sosteneva che Tesla dipende eccessivamente dalle importazioni estere. Il patron di SpaceX ha più volte manifestato disaccordo con alcuni punti della strategia commerciale protezionista promossa da Trump e, in passato, aveva già preso di mira Navarro, salvo poi cancellare un post particolarmente critico.

Negli ultimi giorni, Musk ha intensificato le sue critiche nei confronti dei dazi e delle politiche commerciali che penalizzano, a suo dire, l’innovazione e la competitività industriale americana.

Euro digitale, Cipollone (Bce): contrasta pressioni da stablecoin Usa

Roma, 8 apr. (askanews) – Nelle intenzioni della Bce, l’euro digitale dovrebbe disincentivare i residenti nell’area valutaria dal far ricorso ad “altre soluzioni di pagamento” digitali, ad esempio le stablecoin in dollari che potrebbero iniziare “una sostituzione valutaria” di fatto. “L’euro digitale potrebbe aiutare il nostro sistema resistere questa pressione, offrendo una soluzione integrata che consentirebbe di pagare in tutti i modi ovunque”, ha affermato Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce rispondendo ad una domanda durante una audizione al Parlamento europeo.

In particolare a Cipollone è stato chiesto se non vedesse rischi sul fatto che negli Usa l’amministrazione Trump ha vietato alla Federal Reserve e alle agenzie federali di perseguire un dollaro digitale.

“Pensiamo che la nuova amministrazione Usa abbia fatto una scelta importante – ha detto – sta spingendo per Stablecoin che abbiano una rilevanza globale. Potrebbe esserci una possibilità che le Stablecoin americane abbiano prendano piede in una qualche misura nel sistema europeo, che la gente possa pagare con Stablecoin americane”.

“Questo non sarebbe uno scenario molto favorevole per noi – ha detto – perché sarebbe l’inizio di una sostituzione valutaria. E l’euro digitale potrebbe aiutare il nostro sistema resistere a questa pressione, offrendo una soluzione integrata che consentirebbe di pagare in tutti i modi ovunque. Quindi la gente avrà meno voglia di cercare alternative: questo – ha spiegato – dovrebbe prevenire la gente dal cercare altre soluzioni”.

Ad una ulteriore domanda, tuttavia, Cipollone ha puntualizzato che l’euro digitale “non servirebbe e fare concorrenza alle stablecoin”. Mentre ha rilevato che le nuove normative europee sugli asset digitali (Micar) “in questa fase consentono la possibilità di emettere Stablecoin denominate in ogni valuta. E quindi si possono ipotizzare possibili usi che fanno completamente legale per per una Stablecoin denominata in dollari di essere usata in Europa – ha detto – perché questo è compatibile con le regole: c’è questa possibilità”.

Design Week, un’idea di natura: Rubner Haus collabora con De Lucchi

Milano, 8 apr. (askanews) – Una piccola casa costruita con assi di legno sovrapposte, in un senso e nell’altro, fino a formare una composizione ordinata e rassicurante, che gestisce le distanze e i vuoti. Si chiama “Catasta”, ed il progetto che Rubner Haus ha portato al Fuorisalone di Milano in collaborazione con AMDL Circle e Michele De Lucchi.

“Ho immaginato di camminare in un bosco – ha detto ad askanews il celebre architetto – in quei boschi dove c’ silenzio e si cammina sul muschio morbido. Si sentono gli uccelli, si sente l’aria, il sole filtra e improvvisamente c’ una catasta, la presenza di un uomo, la presenza di qualcuno che stato l e che in qualche maniera si preso cura di quel posto, che ha tagliato i rami secchi, li ha accatastati uno sopra l’altro e ha costruito un’architettura, magari non un’architettura che serve per viverci dentro, ma un’architettura che serve per prendersi cura della natura e per preparare l’occorrente per i tempi bui, per i tempi difficili”.

Rubner Haus la societ del Gruppo Rubner specializzata nella costruzione di edifici in legno e in oltre 60 anni di attivit ha realizzato pi di 25.000 abitazioni. E la relazione con il Fuorisalone consolidata. “Questo – ci ha spiegato Martin Oberhofer, ceo di Rubner Haus – un progetto molto particolare, una struttura in legno ideata da AMDL Circle e Michele De Lucchi che ricorda un tempio antico e invita anche a riflettere sull’importanza di un’architettura che cerca un equilibrio tra funzionalit estetica e sostenibilit. Questa installazione per esempio, riesce a immagazzinare 23 tonnellate di CO2, che equivalente a circa 15 anni di emissioni di un’automobile che percorre 15.000 chilometri all’anno”.

A favorire l’incontro tra De Lucchi e Rubner Haus la direttrice di Interni, Gilda Bojardi: “Due eccellenze – ha commentato la ‘padrona di casa’ del Fuorisalone – che si contraddistinguono in un settore: nel sapere lavorare in modo magistrale il legno e qui siamo proprio nella realizzazione: e il risultato un tempio”.

Un tempio laico e naturale, che si trova a suo agio nel cortile dell’universit, luogo di saperi e di ricerca della complessit.

Dazi, Meloni e i ministri incontrano le categorie economiche

Roma, 8 apr. (askanews) – E’ iniziato a Palazzo Chigi il ciclo di incontri fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini (in videocollegamento), i ministri competenti (Giorgetti, Urso, Foti, Lollobrigida) e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, con le categorie economiche sulla questione dei dazi, “con l’obiettivo di individuare le migliori soluzioni e avere un’idea chiara dell’impatto sui settori maggiormente danneggiati e individuare una strategia per sostenere quelle filiere”.

La riunione avviene all’indomani dell’incontro fra la premier, i due vice e i ministri competenti per analizzare l’impatto che questa situazione può avere sull’economia italiana.

Al primo incontro sono presenti il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, il presidente di Ice Matteo Zoppas e il Presidente di CNMI Carlo Capasa. Seguiranno i rappresentanti delle Pmi e infine le associazioni dell’agroalimentare.

Euro digitale, Cipollone: rafforzerà autonomia strategica Europa

Roma, 8 apr. (askanews) – Alla Bce “il progetto dell’euro digitale procede secondo i piani” mentre le motivazioni a favore della sua introduzione “sono forti e numerose e, a mio parere, convergono tutte verso un principio fondamentale: rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa”. Lo afferma Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce, nelle sue dichiarazioni iniziali ad una audizione alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo.

“In un contesto internazionale meno prevedibile, è giunto il momento di passare all’azione. I pagamenti al dettaglio sono sempre più digitali. I consumatori scelgono sempre più spesso di utilizzare mezzi di pagamento digitali nei negozi e anche di acquistare online. Ma per gran parte di queste operazioni – osserva – dipendiamo da operatori non europei. Oggi i cittadini di 13 paesi dell’area dell’euro si affidano esclusivamente a circuiti di carte internazionali o soluzioni elettroniche per i pagamenti nei negozi”.

Eventuali circuiti di carte di pagamento nazionali “si basano a loro volta sul co-branding con i circuiti internazionali per consentire i pagamenti transfrontalieri nell’Eurozona. In un futuro non molto distante – secondo l’esponente della Bce responsabile dei sistemi di pagamento – questa situazione potrebbe sfociare in una dipendenza da altri mezzi di pagamento privati, ad esempio stablecoin basate su valute estere”.

E “l’eccessiva dipendenza da operatori non europei compromette la nostra resilienza e la nostra sovranità monetaria. Inoltre – prosegue, secondo il testo pubblicato dalla Bce – rende evidente l’urgente necessità di un euro digitale. Se non agiamo, non soltanto ci esporremo a rischi significativi, ma ci lasceremo sfuggire anche una grande opportunità. Questo è il momento di agire. Bisogna compiere al più presto progressi per quanto riguarda sia il regolamento sull’euro digitale sia il regolamento sul corso legale del contante, se vogliamo rafforzarci per resistere a possibili perturbazioni e invertire l’inesorabile crescita della dipendenza da imprese non europee”.

“Abbiamo sottolineato l’importanza dell’autonomia strategica dell’Europa sin dall’inizio del progetto dell’euro digitale. Si tratta di un progetto comune pubblico-privato a livello europeo e, in quanto colegislatori, siete essenziali per la sua realizzazione. È giunto il momento di tradurre in realtà l’autonomia strategica dell’Europa nel settore critico dei pagamenti. Affinché l’euro digitale sia un successo, occorre una legislazione solida e lungimirante. In un mondo in rapida trasformazione, dimostriamo a tutti gli europei che raccogliamo le sfide con determinazione, proteggiamo la nostra moneta e – conclude – garantiamo la libertà dei cittadini di pagare come desiderano”. (fonte immagine: European Parliament).

Prima tappa del Tour nazionale “Vita da Ostello con ArtHo”

Roma, 8 apr. – Grande successo a Milano, sabato 5 aprile, nell'”Hi! Ostello di Milano”, della prima tappa del Tour nazionale “Vita da Ostello con ArtHo”. Il Turismo degli Ostelli, il “Turismo di relazione”, ha scelto la citt di Milano per iniziare il percorso di divulgazione delle informazioni e delle iniziative attraverso cui si collegano al turismo tante attivit di aggregazione e ricreative come l’arte, la cultura, lo spettacolo, la salute, la cucina e la condivisione dello star bene insieme, per valorizzare il patrimonio culturale locale, sia materiale, sia immateriale da presentare agli ospiti provenienti da tutto il mondo.

Durante la giornata sono state affrontate diverse tematiche, tra le quali la sostenibilit, il rispetto dell’ambiente, delle tradizioni e la centralit della persona e della sua salute. Si pu affermare che “Vita da Ostello con ArtHo” vuole sottolineare l’importanza del Turismo degli Ostelli come valore sociale ed umano per essere espressione di una forma di aggregazione che crea la relazione umana e la pone al centro del benessere che il turismo, per sua natura, si prefigge di offrire. Da qui il concetto di “Turismo di Relazione”.

L’iniziativa “Vita da Ostello con Artho”, organizzata dalla Rete Italiana di Ostelli “C.I.A.O. A.M.I.C.O. Hostelling International”, raggiunger diverse localit italiane per aprire le porte degli Ostelli a tutti per un’intera giornata, per far conoscere la Vita da Ostello creando opportunit condivise nel turismo degli Ostelli, sia imprenditoriali, sia occupazionali ed economiche, oltre all’intento di abbattere i noti pregiudizi degli italiani nei riguardi del Turismo degli Ostelli. La prima tappa, che sar trasmessa sui canali social di Vita da Ostello, ha avuto inizio con la conferenza stampa di presentazione del tour nazionale e della tappa di Milano. Hanno partecipato Francesco Barbuto, Vice Presidente della Rete italiana di Ostelli C.I.A.O. A.M.I.C.O. Hostelling International, Giampaolo Berni Ferretti, Presidente della Fondazione Andrologia Pediatrica e dell’Adolescenza, Francesco Caroprese, Presidente Chapter Milano di Filitalia International APS, Marcello Guadalupi, Presidente MilanoPercorsi, Max Caramani e Daniele Rossignoli, autori del libro “Milano in un giro di Do” in uscita il 6 maggio nelle librerie, Gisella Cozzo, nota cantautrice italo- australiana, Paky Arcella, conduttore e produttore televisivo, David Mouhanna, giovane direttore dell’Hi! Ostello Milano, Diego Itri, regista e tanti altri. E’ stato presentato il libro “La Comunicazione creativa per lo sviluppo socio- umanitario”, di cui autore Biagio Maimone, che tratta sia il tema del valore della parola vitale, intesa come fulcro attorno a cui ruota lo sviluppo sociale ed umano e la relazione umana, sia il tema del turismo di relazione. Sono intervenuti, collegati in diretta web, i rappresentanti della Rete Nazionale ed Internazionale, tra cui Stephan Kurmann, Presidente della Rete Mondiale Hostelling International. Si sono svolte le prove di uno spettacolo della rassegna teatrale “Mosaici urbani” di Filippo Rovati ed uno stage di danza balboa a coppie, realizzato dal centro l'”Ostello che Danza” marchio “Omino Danzante” con la direzione artistica di Camilla Meregalli, insegnante, coreografa professionista e regista di spettacoli, perfettamente in linea con gli obiettivi del tour “Vita da Ostello con ArtHo”, il progetto intende divenire un punto di riferimento culturale per gli abitanti del quartiere QT8 con riferimento all’Hi! Ostello Milano, in cui la dimensione di quartiere si intreccia con quella internazionale dell’Ostello dove soggiornano viaggiatori di tutto il mondo. Per il “Men degli Ostelli”, l'”ARISE, l’Alveare che dice Si!”, di Davide Steffano, ha realizzato Laboratorio di educazione alimentare con prodotti a chilometro “Zero”.

Nel pomeriggio si sono svolti i panels tematici su argomenti tecnici del Turismo degli Ostelli: durante il primo, la CEO mondiale Brianda Lopez, assistita da Amanda Fotheringham, ha presentato la Rete Hostelling International.

Hanno fatto seguito i panels sull’ adesione gratuita di Ostelli esistenti e lo sviluppo di un Ostello Diffuso in un Borgo, le procedure di inserimento nei canali di prenotazione, le commissioni, l’operativit, la procedura per ottenere la certificazione standard e qualit HI e l’audit form online, lo sviluppo territoriale con il supporto della Rete Nazionale e Mondiale degli Ostelli, la FormAzione InFormato FormAttivo, il programma HI- Connect della Rete Mondiale, il tesseramento digitale Hostelling International, i servizi e le esperienze per gli ospiti coinvolgendo le realt locali.

Sono stati consegnati gli attestati del “Premio Vita da Ostello” ai partecipanti ai lavori ed a Roberto Maria Montagna, Presidente dell’impresa sociale New Generation Hostel, per i loro Ostelli considerati un eccellenza per l’ospitalit nel Turismo degli Ostelli. Il format del Tour nazionale consultabile nella sezione del sito.

(In collaborazione con Rete Italiana di Ostelli “C.I.A.O. A.M.I.C.O. Hostelling International”)

Usa, Trump rimuove la viceammiraglia Chatfield dal comitato NATO

New York, 08 apr. (askanews) – La viceammiraglia della Marina statunitense Shoshana Chatfield, unica donna nel comitato militare della NATO, è stata rimossa dall’incarico lo scorso fine settimana dall’amministrazione Trump.

Sebbene non sia stata fornita una motivazione ufficiale, diverse fonti affermano che la decisione sarebbe legata a dichiarazioni pubbliche della Chatfield in difesa della diversità nelle forze dell’ordine. Secondo alcuni funzionari informati sui fatti, la rimozione sarebbe stata decisa la scorsa settimana dal segretario alla Difesa Pete Hegseth, anche se non è chiaro se abbia agito su indicazione diretta del presidente.

Chatfield, ex pilota di elicotteri della Marina e già a capo di una squadra di ricostruzione in Afghanistan, rappresentava gli Stati Uniti nel comitato militare della NATO assieme ad altri 31 ufficiali. Negli ultimi mesi era finita nel mirino di gruppi conservatori per il suo sostegno a programmi di equità e inclusione (DEI). L’American Accountability Foundation l’aveva definita “woke”, chiedendone la rimozione immediata.

Con questa decisione, Chatfield diventa la terza donna ai vertici delle forze armate statunitensi a essere rimossa dall’inizio del secondo mandato di Trump, dopo l’ammiraglia Lisa Franchetti, capo delle operazioni navali, e l’ammiraglia della Guardia Costiera Linda Fagan. (con “La voce di New York”)

Poste Italiane, Certificati anagrafici in tutti gli uffici Polis

Roma, 8 apr. – Il servizio di rilascio dei certificati anagrafici e di stato civile ora disponibile in tutti i 7 mila uffici postali coinvolti nel Progetto Polis di Poste Italiane. Il progetto, che punta a rafforzare i servizi nei comuni con meno di 15 mila abitanti, procede a ritmo sostenuto, con oltre 4 mila interventi di riammodernamento gi avviati negli uffici postali.

Imprese, Fioretti (MFLaw): a Palermo evento su prossime sfide

Roma, 8 apr. – “Gioved 10 aprile, Palermo sar il fulcro di un evento cruciale per il futuro delle imprese, a livello sia locale che nazionale. In un momento economico delicato, segnato da un rallentamento della crescita e un aumento dei default, MFLaw ha organizzato presso la Camera di Commercio di Palermo Enna un convegno fondamentale per fornire alle aziende gli strumenti necessari ad affrontare le sfide che le attendono. Come MfLaw, una solida realt legale organizzata in forma di societ tra avvocati per azioni con oltre 90 professionisti e sedi a Roma, Milano e – appunto – Palermo, abbiamo creato questo evento proprio per costruire un ponte tra istituzioni e imprese e per definire insieme gli assetti e gli strumenti fondamentali per sostenere e promuovere la crescita imprenditoriale in Sicilia. Il convegno, infatti, si concentrer su temi cruciali, come gli assetti organizzativi e gli strumenti normativi e finanziari che le imprese devono adottare per crescere e superare le difficolt e vedr la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali, tra cui il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, e l’Assessore alle Attivit Produttive Edy Tamajo. Sar inoltre l’occasione per celebrare l’inaugurazione della nostra rinnovata sede di Palermo, a dieci anni dalla nostra prima apertura in Sicilia, e per annunciare l’imminente arrivo di MfLaw a Catania, segno del nostro costante impegno per il territorio”.

Lo dichiara l’Avv. Andrea Fioretti, Managing Partner e Consigliere Delegato MFLaw StapA, presentando l’evento in programma gioved 10 aprile alle 16:30 nella Sala Terrasi della Camera di Commercio di Palermo Enna.

A Trieste Palazzo Carciotti ospiterà l’Agorai Innovation Hub

Trieste, 8 apr. (askanews) – Palazzo Carciotti, simbolo di Trieste e prima sede storica di Generali – qui la compagnia fu fondata nel 1831 – rivivrà grazie al “futuro” e ritornerà a rappresentare lo spirito innovatore della città. Il palazzo neoclassico ospiterà infatti l'”Agorai Innovation Hub”, che sarà uno dei più importanti centri di ricerca applicata e di base sulla Data Science e l’IA avanzata in Italia e in Europa, oltre che di formazione all’avanguardia a livello europeo.

L’Hub è promosso da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Generali, Fincantieri e Fondazione Fincantieri, illycaffè, Università di Trieste, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Università di Udine, MIB Trieste School of Management, Istituto Italiano di Tecnologia, con la partecipazione dell’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics. Google Cloud sarà il partner strategico per l’innovazione, mentre Deloitte sarà il business partner e Goldman Sachs sarà il research partner per l’area finanza e mercati finanziari.

Agorai Innovation Hub formerà talenti, promuoverà il trasferimento di conoscenze e favorirà la nascita di startup innovative. Le aree chiave di ricerca saranno: salute e benessere; agricoltura rigenerativa e alimentazione; mobilità e trasporti; finanza e capital markets.

La sede dell’Hub verrà collocata nella porzione del fronte mare di Palazzo Carciotti. Acquistato da Generali a inizio 2025, verrà sottoposto ad un importante progetto di ristrutturazione e restauro, a cura di Generali Real Estate. Per dare nuova vita al palazzo è stato chiamato l’architetto ingegnere e urbanista Carlo Ratti. Durante i lavori di restauro e valorizzazione, la sede dell’Hub sarà nel contiguo palazzo Berlam, già sede dell’Academy di Generali.

“Il tema dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale e del suo impatto dal punto di vista sociale, economico, lavorativo ed etico è fondamentale per tutti noi”, ha commentato il Ceo di Generali Philippe Donnet. “Agorai nasce da questa consapevolezza, e dalla volontà di un ampio ecosistema di partner pubblici e privati di respiro internazionale di mettere insieme le rispettive competenze per orientare lo sviluppo tecnologico al servizio dell’uomo e delle comunità, formare talenti e promuovere conoscenza”.

La Cina avverte: risponderemo fino "in fondo" ai dazi di Trump

Roma, 8 apr. (askanews) – La Cina ha lanciato oggi un nuovo avvertimento a Donald Trump: rispetto alla minaccia di ulteriore innalzamento dei dazi, Pechino è pronta a ribattere “fino in fondo”. E, su questo punto, sulla sua strada potrebbe ritrovare un alleato inedito: l’Unione europea. I due giganti ai due lati dell’Eurasia al momento si annusano, dopo anno di freddo. Oggi una telefonata tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro cinese Li Qiang ha affrontato proprio questi temi.

La Cina è stata colpita duramente con una tariffa del 34 per cento, aggiunta ai dazi già esistenti del 20 per cento introdotti nei due mesi scorsi. Pechino ha reagito rapidamente venerdì, applicando una tariffa reciproca del 34 per cento su tutte le importazioni dagli Stati Uniti, che entrerà in vigore giovedì. Ha inoltre imposto controlli all’esportazione su minerali critici e su 16 società americane del settore della difesa e della tecnologia. Trump, scrivendo sui social media, ha minacciato che, se la Cina non cancellerà i dazi ritorsivi contro gli Usa, Washington imporrà ulteriori dazi del 50 per cento sulle merci cinesi.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha detto che l’aggressione tariffaria da parte degli Stati uniti “viola gravemente i diritti legittimi di tutte le nazioni, infrange in maniera palese le regole stabilite dall’Organizzazione mondiale del commercio, danneggia profondamente il sistema multilaterale degli scambi basato sulle regole e destabilizza l’ordine economico globale”.

La Cina, ha continuato Lin, “esprime una forte condanna e si oppone fermamente a tali misure”, che portano a una “guerra commerciale che nessuno può vincere”. E ha insistito: “I cinesi non provocano e non temono conflitti; fare pressioni, minacce o ricatti non rappresenta il modo corretto di relazionarsi con la Cina. La nostra nazione adotterà le misure necessarie per difendere con decisione i propri diritti e interessi legittimi. Se gli Stati Uniti, ignorando gli interessi della Cina e di tutta la comunità internazionale, insisteranno nel proseguire la guerra commerciale, la Cina l’affronterà fino in fondo”.

Questo non indica, tuttavia, da parte di Pechino una volontà di chiudere la porta ai negoziati. Ieri un commento sul Quotidiano del Popolo, il giornale del Partito comunista cinese, si precisava proprio questa cosa, ma nello stesso tempo all’impatto con una serie di contromisure, tra le quali quella di allargare il mercato interno.

Secondo molti osservatori, un altro aspetto della risposta cinese potrebbe essere l’apertura di scambi più intensi con l’Europa, dopo anni di freddo e di restrizioni commerciali reciproche. E’ dal ritorno alla Casa bianca di Trump che Europa e Cina si “annusano”. Oggi Von der Leyen e Li Qiang hanno affrontato la questione di una telefonata.

La presidente dell’esecutivo europeo ha sottolineato la necessità di mantenere stabilità e prevedibilità per l’economia globale, in risposta agli scossoni causati dai dazi imposti dagli Stati uniti. Von der Leyen ha chiarito la responsabilità che Europa e Cina hanno nel sostenere un sistema commerciale forte e riformato, libero, equo e basato su regole di parità.

La numero uno della Commissione ha invocato una risoluzione negoziata della situazione attuale, sottolineando la necessità di evitare ulteriori escalation. Ha inoltre rimarcato il ruolo critico della Cina nel contenere possibili deviazioni commerciali generate dai dazi, in particolare nei settori già colpiti dalla sovracapacità globale. A tale proposito, i leader hanno discusso l’istituzione di un meccanismo per monitorare tali deviazioni e per garantire che ogni sviluppo venga affrontato in modo adeguato.

Tuttavia, Von der Leyen ha anche ribadito l’urgenza di adottare soluzioni strutturali volte a riequilibrare il rapporto commerciale bilaterale e a favorire un migliore accesso delle imprese, dei prodotti e dei servizi europei al mercato cinese.

Un percorso di avvicinamento che, quindi, ha ancora molte tappe da percorrere. Ma che ha anche un propulsore importante, che è l’intransigenza dell’amministrazione Trump.