Buy: rido sulla mia fobia in "Volare", tanti fingono di non averla

Roma, 16 feb. (askanews) – La fobia di prendere l’aereo, una paura irrazionale condivisa da molte persone. Nasce da qui lo spunto per “Volare” esordio alla regia di Margherita Buy, presentato in anteprima all’ultima Festa del Cinema di Roma e dal 22 febbraio nelle sale (distribuito da Fandango).

Una paura vissuta da Buy in prima persona, tornata con il resto del cast sul set per una presentazione speciale all’aeroporto di Fiumicino. E vissuta dalla protagonista che interpeta, AnnaB, attrice costretta a rinunciare a tante opportunit per il terrore di prendere un aereo. Finch la figlia decide di partire per studiare negli Stati Uniti. “Mi sembrava un argomento che riguardasse tante persone, ho letto varie percentuali, credo che il 60% della popolazione mondiale abbia paura di volare, molte fingono di non averla, ma hanno paura. Quindi mi sembrava di parlare di una paura che mia, di farla diventare una cosa un po’ ironica, prendermi in giro ma anche raccontare come si possono superare certe paure”.

Da qui l’idea di iscriversi a un corso per vincere questa paura, dove incontrer un variopinto gruppo di ansiosi come lei di salire su un aereo, che si faranno per forza a vicenda. Tra loro c’ anche Giulia Michelini: “Non ho tanta paura come il mio personaggio Roberta, ho una paura inconscia, come credo molti, di dire vediamo come andr; si vuole sempre controllare tutto, invece in quel caso si perde il controllo delle cose, bisogna fidarsi”.

Buy, invece, ha fatto realmente il corso: “Mi ha aiutata a volare meglio e il film in fondo ad avere pi fiducia nelle mie possibilit”.

Nei panni di sua figlia, c’ Caterina De Angelis, sua figlia anche nella realt. ” una sua fobia, come racconta nel film, c’ stato questo momento complicato in cui io ho deciso di andare a vivere fuori e lei si trovata a dover gestire e affrontare questa paura e da l nata l’idea del film”. Su una seconda regia Buy non si sbilancia. “Mi sono divertita, spero vada bene questo film, cos poi posso pensare a farne un altro”.