Roma, 7 giu. (askanews) – Migliaia di persone sono fuggite da città e villaggi pesantemente allagati dopo l’esplosione alla diga di Nova Kakhovka sul fiume Dnipro, nella regione ucraina di Kherson, e si teme che il livello dell’acqua possa aumentare ulteriormente nelle prossime ore. Le evacuazioni di massa stanno proseguendo anche questa mattina. Complessivamente, circa 40.000 persone dovrebbero essere evacuate, ha detto il vice procuratore generale dell’Ucraina Viktoriya Lytvynova: 17.000 nel territorio controllato dall’Ucraina a ovest del fiume Dnipro e 25.000 nell’est occupato dai russi.
Alcuni residenti locali, riferisce la Bbc, sono stati visti mentre cercavano disperatamente di salvare i loro averi nelle case, con il livello dell’acqua vicino al soffitto. Il picco dell’enorme fuoriuscita d’acqua è previsto per questa mattina, ha avvertito l’amministratore delle centrali idroelettriche statali ucraine Ukrhydroenergo, aggiungendo che dovrebbe seguire poi un periodo di “stabilizzazione”, con l’acqua che dovrebbe ritirarsi rapidamente in quattro o cinque giorni.
Intanto le Nazioni Unite hanno avvertito che la distruzione della diga avrà “conseguenze gravi e di vasta portata per migliaia di persone”. Secondo il responsabile degli aiuti Onu, Martin Griffiths, la reale entità della catastrofe alla diga di Kakhovka diventerà chiara solo nei prossimi giorni.