Export musicale italiano a 26mln nel 2023, +130% dalla pandemia

Milano, 21 feb. (askanews) – Più di 26 milioni di euro i ricavi dall’export della musica italiana nel 2023, per un totale di entrate da royalties che segna +20% rispetto al 2022. Sono i dati Deloitte per Fimi, pubblicati oggi. I risultati del 2023, si legge in una nota, “celebrano un percorso di rimonta dei consumi di musica italiana a livello globale avviato nel 2020: in soli 4 anni l’ammontare dei ricavi è aumentato di più di 15 milioni di euro, per un rilevante incremento del 130% rispetto all’anno della pandemia”.

A guidare la crescita dell’export musicale sono i ricavi digitali: +11% a quasi 21 milioni di euro. Un trend, viene rilevato, confermato dagli ascolti sanremesi: “Su Spotify la playlist “Sanremo 2024″ ha macinato numeri da record ed è diventata – per la prima volta in assoluto – la prima al mondo per ascolti e ascoltatori: è un record che non si è limitato al solo giorno del lancio ma si è esteso anche all’intera settimana del Festival, generando un aumento del 10% degli ascolti di musica italiana sulla piattaforma rispetto al 2023”.

Ma i ricavi da royalties sull’estero, notano Fimi-Deloitte, crescono anche sui prodotti fisici, che segnano +130% rispetto al 2022 per un totale di 1,5 milione di euro, come crescono le sincronizzazioni (+124%) e i diritti connessi (+11%).

“Questi risultati testimoniano il forte piano di investimenti delle aziende discografiche nel repertorio locale, che è stato valorizzato dall’innovazione digitale che le ha investite negli ultimi anni e che si è reso protagonista di un importante ricambio generazionale in grado di esportare con sempre più autorevolezza la musica italiana nel mondo”, ha detto Enzo Mazza, ceo di Fimi.