Giappone, a gennaio surplus partite correnti

Roma, 8 mar. (askanews) – Il Giappone ha registrato un surplus delle partite correnti di 438,2 miliardi di yen (2,7 miliardi di euro) a gennaio, tornando in attivo grazie ai rendimenti record degli investimenti esteri e ad un forte calo delle importazioni. L’ha comunicato oggi il Ministero delle Finanze di Tokyo.

La svolta rispetto all’enorme deficit di 2.010 miliardi di yen (12,4 miliardi di euro) nel gennaio 2023 è avvenuta grazie al fatto che il deficit commerciale del Giappone è stato all’incirca dimezzato a 1.440 miliardi di yen (8,9 miliardi di euro). Una ripresa del turismo in entrata ha portato a un surplus record nel settore di 415,9 miliardi di yen (2,57 miliardi di euro).

I redditi primari, che riflettono i rendimenti sugli investimenti esteri, hanno segnato un surplus di 2.850 miliardi di yen (17,6 miliardi di euro), in un contesto di aumento dei rendimenti obbligazionari esteri dovuto all’inasprimento da parte delle banche centrali estere della politica monetaria volto a combattere l’inflazione.

Il Giappone, un povero di materie prime e fragile rispetto alle oscillazioni dei prezzi dell’energia importata, lo scorso anno ha registrato massicci deficit commerciali a causa del forte deprezzamento dello yen. Il dollaro ha registrato una media di 146,57 yen a gennaio, nettamente superiore ai 130,20 yen dell’anno precedente, poiché il differenziale del tasso di interesse tra Stati uniti e Giappone è rimasto ampio. La Banca del Giappone è un’eccezione tra le principali banche centrali, non avendo ancora abbandonato una politica monetaria ultra-espansiva, cosa che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi.

Le importazioni sono scese del 12,1% a 8.780 miliardi di yen (54,3 miliardi di euro), grazie a un calo del valore delle importazioni di materie prime per la produzione di energia. Le esportazioni sono aumentate del 7,6% a 7.340 miliardi di yen (45,4 miliardi di euro) grazie all’aumento delle spedizioni di automobili e attrezzature per la produzione di semiconduttori, con la relativa resilienza dell’economia statunitense che sostiene la crescita delle esportazioni del Giappone, favorite anche dal gioco dei cambi.

Il deficit commerciale dei servizi si è ridotto del 27,4% a 521,1 miliardi (3,2 miliardi di euro), aiutato dal più grande surplus di viaggi mai registrato, il che significa che la spesa dei visitatori stranieri in Giappone ha superato di gran lunga l’importo speso dai giapponesi all’estero. Il numero di visitatori stranieri in Giappone è stato pari a 2,69 milioni a gennaio, tornando al livello pre-pandemia del 2019.