Governo ‘impreparato’ sulle mozioni per la libertà di stampa, le opposizioni attaccano

Roma, 21 feb. (askanews) – Il Governo non è pronto sui pareri sulle mozioni sulla libertà di stampa e sulla professione giornalistica, e le opposizioni partono all’attacco nell’aula della Camera stigmatizzando la “mortificazione del Parlamento” e la richiesta all’esecutivo di “serietà”. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, alla fine, decide un’inversione dell’ordine del giorno e annuncia che si passerà subito, alla ripresa alle 11.15, all’esame della proposta di legge sulle ‘Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della mototerapia’.

E’ probabile, a questo punto, secondo quanto si apprende, che possa esserci un rinvio sulle mozioni che dovevano essere votate oggi.

La seduta di questa mattina è stata sospesa più volte in attesa di ulteriori approfondimenti sui sei testi presentati (uno della maggioranza e 5 dei gruppi di minoranza). Quando il sottosegretario alla Giustizia Ostellari rientra in aula ed esprime il parere sulla mozione del M5S, l’assemblea comincia a rumoreggiare rendendosi conto che il testo è sbagliato. “Se il governo non fa il suo lavoro non è rispettoso nei confronti di tutte le forze politiche – ha detto la Cinque Stelle Annalaura Orrico – siamo pronti per le dichiarazioni di voto e il governo ci rinvia di 10 minuti in 10 minuti. Se il governo oggi non è in grado di esprimere un parere, ce lo dica e si rinvia. E’ una mortificazione continua che questo governo e questa maggioranza perpetuano nei confronti delle opposizioni”.

All’attacco anche Valentina Grippo (Azione): “senza nulla togliere al sottosegretario Ostellari, si lavora tutti e ci stanno errori materiali ma oggi in quest’aula non parliamo di un argomento a caso ma del diritto di informazione della Republica, della governance del sistema radio televisivo e c’è il rischio che vengano dati pareri a caso. Parliamo di cose estremamente serie, mi sarei aspettata la presidente del Consiglio in quest’aula”.

Agli interventi si è aggiunta anche Elisabetta Piccolotti, firmataria della mozione targata Avs: “Mi unisco alle osservazioni delle colleghe, siamo in una situazione imbarazzante”. Piccolotti dà atto al sottosegretario di aver chiesto “scusa, ma il governo dopo tanto tempo dal deposito” dei testi “non riesce a darci i pareri su un tema complesso, sentito e importante come la libertà di informazione nel nostro paese che dalle statistiche non brilla”. E torna su un tema già sollevato ieri durante il dibattito sul Pdl sulle rievocazioni storiche: “faccio notare che quest’aula è chiamata continuamente a discutere su provvedimenti con contenuti marginali, non molto complessi dal punto di vista tecnico, l’agricoltore custode, le rievocazioni, più tardi la mototerapia. Che ci sia rispetto di quest’aula e di questo Parlamento”, mentre iL governo, ha proseguito, vara quelli “importanti e li fa” approvare con la “fiducia”. A “noi” restano quelli “a volte marginali, a volte pretestuosi e poi su temi importanti i pareri che non si capisono e ci sono continui rinvii, non vedo serietà da parte di questo governo e chiedo al presidente Fontana di richiamare i membri dell’esecutivo ad avere maggiore rispetto di questo Parlamento”.