Il Rapporto dell’intelligence italiana: la crisi di Gaza è uno "spartiacque", il rischio è un conflitto più ampio

Roma, 27 feb. (askanews) – “L’attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e della Jihad Islamica Palestinese contro il territorio israeliano ha rappresentato uno spartiacque nelle dinamiche politiche internazionali e del quadrante mediorientale”. E’ quanto viene sottolineato nella Relazione 2023 sulla politica dell’informazione per la sicurezza presentata questa mattina a Roma. L’attività informativa e di analisi dell’intelligence “si è rivolta verso le dinamiche dell’area per delineare e prevenire ulteriori pregiudizi agli interessi nazionali, anche alla luce della presenza di militari italiani nel Libano meridionale ingaggiati nella Missione internazionale UNIFIL”.

Il conflitto – localizzato nella Striscia di Gaza – sottolineano gli analisti dell’intelligence – è “caratterizzato da elementi dalla portata regionale che, anche sull’onda della pronunciata valenza simbolica insita nella questione palestinese, hanno riattivato linee di faglia ad ampio raggio, spingendo diversi attori d’area a forme di reazione, con il rischio di innescare un conflitto di più ampia portata”.

Sino ai fatti del 7 ottobre, il quadrante mediorientale era stato attraversato da “importanti processi di riallineamento” che avevano coinvolto diversi attori regionali. “Lo scoppio della crisi di Gaza – si legge nella relazione dei servizi di intelligence – ha provocato un arresto di tali processi di distensione, riportando il Medio Oriente nuovamente al centro di dinamiche di polarizzazione e conflittualità che ruotano intorno alla questione israelo-palestinese e che rischiano di far ulteriormente degenerare la stabilità del quadrante.