Il Regno Unito esorta la Germania a fornire missili a lungo raggio all’Ucraina

Roma, 5 mar. (askanews) – La Gran Bretagna ha esortato gli alleati, e tra loro la Germania, a fornire missili Taurus a lungo raggio a Kiev nonostante un’imbarazzante fuga di notizie, sulla televisione russa, su una conversazione top secret che coinvolgeva ufficiali dell’aeronautica tedesca che dicevano, tra l’altro, che le truppe britanniche erano “a terra” in Ucraina.

Resa pubblica venerdì dalla direttrice del canale di notizie RT controllato dal Cremlino, Margarita Simonyan, la registrazione audio – confermata come autentica dalla Germania – riprende gli ufficiali della Luftwaffe mentre discutono della presunta presenza militare britannica in Ucraina.Piuttosto che criticare pubblicamente la Germania per la fuga di notizie, la Gran Bretagna ha detto che spettava a Berlino indagare. Invece il Regno Unito ha rafforzato la propria attività di lobbying sui missili Taurus, che hanno una gittata di 300 miglia, il doppio di quella del sistema d’arma anglo-francese Storm Shadow/Scalp già fornito a Kiev.

“Il Regno Unito è stato il primo paese a fornire missili d’attacco di precisione a lungo raggio all’Ucraina, e incoraggiamo i nostri alleati a fare lo stesso”, ha detto un portavoce di Downing Street. “La presenza di un piccolo numero di truppe britanniche in Ucraina” era stata riconosciuta dal capo del governo una settimana prima, ha commentato ancora il portavoce.

Il cancelliere Olaf Scholz ha insistito ieri sul fatto che non avrebbe cambiato idea sui Taurus, incontrando un gruppo di elettori in una scuola professionale nel Baden-Württemberg e citando le preoccupazioni che l’Ucraina potrebbe, in teoria, usare le armi per colpire nel territorio della Russia. “Io sono il cancelliere e la mia parola conta”, ha detto.

Il controllo sui missili Taurus, teoricamente in grado di colpire obiettivi a Mosca, sarebbe garantito solo se i soldati tedeschi fossero direttamente coinvolti nel lancio, e “questo è del tutto fuori discussione”, ha aggiunto Scholz.