Il Regno unito sanziona 6 dirigenti del carcere dove è morto l’oppositore Navalny

Roma, 21 feb. (askanews) – Il Regno Unito ha sanzionato sei persone che dirigono la colonia penale dove Alexei Navalny è morto venerdì scorso, ha comunicato il ministero degli Esteri londinese con una nota, dove si legge che i destinatari delle sanzioni saranno soggetti a congelamento dei beni e divieti di viaggio sul territorio britannico. “È chiaro che le autorità russe hanno visto Navalny come una minaccia e hanno cercato ripetutamente di metterlo a tacere. Gli agenti dell’FSB lo hanno avvelenato con il Novichok nel 2020”, ha dichiarato il capo della diplomazia britannica David Cameron.

Il Regno Unito, sottolinea il ministero, “chiede che il corpo di Navalny venga immediatamente restituito alla sua famiglia e che si svolga un’indagine completa e trasparente. I responsabili della colonia penale artica dove è stato detenuto e ucciso il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny saranno banditi dal Regno Unito e vedranno i loro beni congelati in base alle nuove sanzioni annunciate oggi dal ministro degli Esteri”.

“Tra le persone sanzionate figura Vadim Konstantinovich Kalinin, che ha supervisionato il brutale campo di prigionia dove il signor Navalny è stato tenuto in isolamento per un massimo di due settimane alla volta. Le condizioni di Navalny erano peggiorate durante i suoi tre anni di prigione. Il signor Navalny ha sofferto per il fatto che gli sono state negate le cure mediche e ha dovuto camminare con una temperatura di -32°C mentre era detenuto in prigione”, dichiara il ministero degli Esteri, sottolineando che “il Regno Unito è il primo paese a imporre sanzioni in risposta alla morte di Navalny, un prigioniero politico che ha dedicato la sua vita a denunciare la corruzione del sistema russo, invocando una politica libera e aperta e chiedendo conto al Cremlino”.