Addio Brigata Wagner: cosa accadrà adesso in Africa? E in Russia?

Quale sarà il futuro del gruppo mercenario? Quanto accaduto è un colpo inferto alll'espansione russa in Africa. La morte di Prigozhyn, avvolta comunque nel mistero, potrebbe incrinare il potere di Putin.

Le domande principali restano due. Chi ha ucciso Yevgeny Prigozhyn decapitando il gruppo di comando della famigerata Brigata Wagner? Che ne sarà di questultima? Interrogativi fondamentali per comprendere cosa potrà accadere nel futuro non solo in Russia ma anche nella fascia saheliana dellAfrica, alla luce delle attività qui imbastite dal gruppo mercenario negli ultimi dieci anni per conto di Mosca e per proprio profitto.

Una considerazione di fondo dordine generale può essere espressa sin dora, e cioè che la colpevole decisione assunta da Putin di invadere lUcraina e il suo successivo sostanziale fallimento (senzaltro non previsto dalloligarca del Cremlino) ha attivato una serie di movimenti tellurici allinterno della cittadella del potere moscovita che dopo aver provocato dissesti interni alla catena di comando delle Forze Armate (e conseguente indebolimento delle truppe sul campo di battaglia) ora hanno raggiunto la superficie dapprima con la fallita marcia su Mosca due mesi fa proprio della Brigata Wagner e ora con il probabile attentato (ma se ne avranno mai le prove?) allaereo Embraer sul quale viaggiava il fondatore e capo della medesima.

Nel breve periodo temporale trascorso dalla rivolta contro il governo russo poi improvvisamente ritratta (con quella decisione, a detta di molti, Prigozhyn ha firmato la sua condanna a morte: ma nessuno ancora oggi conosce i veri motivi per i quali egli avviò quella improvvida iniziativa né il perché della sua repentina interruzione) i movimenti dellex cuoco di Putinsono stati alquanto oscuri e solo due giorni prima della sua morte lo si era visto in Africa a rivendicare i risultati colà conseguiti nel tempo dalla sua organizzazione e a rinnovare il proprio impegno nel continente ad esclusivo interesse della Russia. Unaffermazione intervenuta non per caso dopo il colpo di stato in Niger, che secondo molte fonti di intelligence è stato proprio dalla Wagner favorito se non addirittura pilotato. Come se Prigozhyn dopo essere stato tagliato fuori dalle operazioni in Ucraina volesse riprendere a tempo pieno il ruolo che aveva ricoperto per anni nel continente africano. E infatti aveva rivolto una sorta di invito agli investitori russi ad apportare capitali nella Repubblica Centrafricana, ove Wagner ha avuto di fatto in questi anni la propria sede operativa continentale.

La decapitazione della struttura di vertice del Gruppo Wagner (oltre a Prigozhyn è deceduto Dmitry Utkin, una delle figure chiave sin dai tempi delle operazioni in Siria, decisive ai fini della sopravvivenza del regime sanguinario di Assad), ne segna anche la fine. O quantomeno la fine di quello che esso è stato in questi anni. Molti suoi uomini di stanza in Bielorussia in questi ultimi due mesi stanno già lasciando le loro basi in quel paese, chi abbandonando il Gruppo chi ritornando nelle basi africane. Dove però, a questo punto, è difficile capire come potranno tornare ad essere operativi, salvo divenire forza assoldata di qualcuno dei dittatori locali che però, essendo tutti di matrice militare, difficilmente vedrebbero con grande favore un insediamento permanente sui propri territori di mercenari privi ormai di un referente, di un capo. Perché era direttamente Prigozhyn a gestire i rapporti con i signori della guerra, i capi militari, i politici corrotti, gli uomini daffari locali.

Difficile dunque che Wagner esista ancora in futuro. E in ogni caso Putin ha detto con chiarezza che ogni suo associato dovrà giurare fedeltà allo stato e allesercito russo. Una condizione che non lascia margini per una mera riproposizione della Brigata così come è stata organizzata in passato. Ora, posto che difficilmente si saprà mai la verità sullincidente aereo e ancor meno sulleventuale mandante delleventuale (probabile) attentato, e posto che naturalmente la Russia ha negato ogni coinvolgimento in esso (e ciò nondimeno quasi tutti gli osservatori internazionali ritengono che è al Cremlino che bisogna guardare per dare una soluzione al mistero) la seconda delle due domande iniziali cosa ne sarà del gruppo mercenario rimane aperta con tutto il suo estremo interesse geopolitico. Cosa ha in mente Putin per sostituire Wagner senza perdere i benefici ottenuti sul campo, nellAfrica saheliana soprattutto? Unarea geografica sulla quale Mosca ha scommesso molto, divenuta lepicentro del suo impegno in Africa.

Ma non è tutto. Chi ritiene che dietro la fine del capo della Wagner ci sia davvero Putin ritiene altresì che oltre agli effetti esterni leliminazione di Prigozhyn sia un messaggio tutto interno al sistema di potere russo: il terrore che esso genererà quali conseguenze produrrà sul conflitto in corso, proprio mentre gli attacchi ucraini condotti con i droni sui cieli di Russia e addirittura di Mosca cominciano a far paura?

È una lotta mortale. In Russia e in Ucraina. Che al momento non prevede una conclusione. Né un pareggio. Ma se continua così il rischio di un suo elevamento oltre il limite di guardia aumenta pericolosamente.