Bce,Ft:dopo brutto dato Pmi Eurozona marcato scommette su pausa tassi

Roma, 23 ago. (askanews) – Gli investitori scommettono che le cupe prospettive economiche evidenziate dagli ultimi dati dell’indice Pmi dell’Eurozona renderanno meno probabile che la Banca Centrale Europea (Bce) alzi nuovamente i tassi di interesse nella riunione del mese prossimo. L’euro è sceso dello 0,3% rispetto al dollaro a 1,108 dollari, mentre il rendimento dei titoli di stato tedeschi a due anni, sensibili al tasso, è sceso di 6,8 punti base al 3%.

“Il continuo forte calo dei dati PMI metterà alla prova l’ottimismo sulla crescita della Bce”, ha detto al Financial Times Mark Wall, capo economista europeo presso Deutsche Bank. “Ci aspettiamo che la Bce faccia una pausa a settembre, ma non è chiaro se l’inflazione sia ancora dove la Bce la vuole. Una pausa non dovrebbe essere interpretata erroneamente come il picco”.

Il calo del PMI dell’Eurozona al livello più basso da novembre 2020 riflette una forte flessione nel settore dei servizi, dove l’attività si è contratta per la prima volta da dicembre. Ciò si aggiunge a una contrazione continua, anche se meno grave, del settore manifatturiero.

“Il settore dei servizi dell’Eurozona purtroppo mostra segni di cedimento per adeguarsi alla scarsa performance del settore manifatturiero”, ha affermato Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank.

Il terzo calo mensile consecutivo dell’afflusso complessivo di nuove imprese, che escludendo la pandemia è diminuito al ritmo più rapido dal 2012, ha spinto i produttori a continuare a tagliare posti di lavoro e ha portato a un rallentamento delle assunzioni nel settore dei servizi più ampio.

Le aziende tedesche hanno subito il calo di attività più marcato da oltre tre anni, portando il PMI del paese al minimo di 38 mesi dopo che il calo dei nuovi ordini, il calo della produzione aziendale e la contrazione delle scorte hanno avuto il loro peso ad agosto.

Il punteggio PMI francese è rimasto in territorio di contrazione a 46,6, poiché l’attività dei servizi nel paese è scesa al minimo di 30 mesi e il settore manifatturiero ha continuato a segnalare forti cali, anche se leggermente meno gravi rispetto a luglio.

Andrew Kenningham, economista della società di consulenza Capital Economics sempre secondo quanto riporta il Ft – ha affermato che il calo dell’attività dei servizi suggerisce che “la ripresa del turismo e dell’ospitalità si sta esaurendo”. Ha aggiunto: “Ci sono molte ragioni per aspettarsi che l’economia della zona euro entri in recessione nella seconda metà dell’anno, con la Germania che probabilmente avrà la performance peggiore”.