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martedì, 19 Agosto, 2025
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Europarlamento, il gruppo S&D chiede cambio di rotta a von der Leyen

Bruxelles, 8 lug. (askanews) – La capogruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo (S&D), Iratxe García Pérez, ha ribadito, in una conferenza stampa oggi a Strasburgo, l’avvertimento che aveva lanciato ieri, durante il dibattito in plenaria sulla mozione di censura proposta da eurodeputati della destra contro la Commissione di Ursula von der Leyen: è necessario un “cambio di rotta”, in particolare da parte del Ppe e della stessa von der Leyen, che chiarisca in modo netto su quale maggioranza si regge l’Esecutivo comunitario, e che metta fine alla “dinamica della doppia maggioranza” (che in italiano potrebbe tradursi come “i due forni”).

“La mozione di censura per la Commissione europea è stata promossa dai gruppi di estrema destra, e per questo – ha spiegato García Pérez – non riceverà l’appoggio del gruppo S&D. Il gruppo non la voterà. Ma questo non significa che siamo d’accordo al 100% con ciò che questa Commissione sta facendo. Credo che ieri sia stato molto chiaro nel dibattito in plenaria quale sia la posizione del nostro gruppo, e la sua preoccupazione per la deriva che stanno avendo i Conservatori e il Ppe, sia nel Parlamento europeo che, in parte, nello stesso Collegio dei commissari, con la strategia che utilizza la doppia maggioranza (da una parte quella europeista, con Ppe, S&D, Liberali di Renew e spesso anche i Verdi, dall’altra la cosiddetta maggioranza ‘Venezuela’, con Ppe, Conservatori dell’Ecr e l’estrema destra dei Patrioti e dei Sovranisti, ndr) per cercare di trarre un maggior vantaggio per le proprie posizioni”.

“Ribadisco ciò che ho detto ieri: non è possibile – ha sottolineato García Pérez – esigere dal gruppo S&D una responsabilità che credo abbiamo dimostrato sempre in tutta la storia della costruzione europea, non è possibile esigere che garantiamo la stabilità delle istituzioni Ue, e d’altra parte negoziare le politiche con l’estrema destra. Il gruppo S&D non entrerà in questo gioco. Pertanto, esigiamo un cambio di rotta a ciò che ha fatto finora la cooperazione delle forze europeiste; e questo – ha rilevato – è nelle mani del Ppe”.

“Sta a Manfred Weber (il presidente del Ppe, ndr) reindirizzare i negoziati che ci sono stati negli ultimi mesi nel Parlamento europeo; e naturalmente sta alla Commissione europea e alla presidente von der Leyen, raccogliere le indicazioni, le posizioni politiche, le priorità che questo gruppo ha presentato negli ultimi mesi. Credo – ha rilevato la capogruppo di S&D – che l’immagine di ieri abbia lasciato un messaggio molto chiaro: l’isolamento del gruppo del Partito popolare europeo. Ieri l’estrema destra ha attaccato il Ppe, con la mozione di censura alla sua presidente della Commissione von der Leyen”.

“Ma d’altronde credo che sia risultata molto chiara, da parte delle forze europeiste, del gruppo S&D, ma non solo, anche dai Liberali e dai Verdi, una presa di posizione, e insisto: deve esserci una decisione chiara sulle forze con cui si vogliono costruire le maggioranze, in questo parlamento. Non possiamo continuare con la dinamica delle doppie maggioranze. Questo presuppone uno sforzo negoziale? Evidentemente sì, ma bisogna che sia chiaro quale sarà la posizione che prenderemo”, ha concluso García Pérez.

Cambula: protagonisti network internazionale green building

Roma, 8 lug. – Paolo Cambula, Consigliere d’Indirizzo di Green Building Council Italia con delega alle relazioni internazionali, spiega come “far parte della grande famiglia dei Green Building Council nel mondo significa accedere a un network unico, dove le buone pratiche italiane si confrontano con quelle degli altri Paesi, generando valore reciproco e innovazione condivisa” Una relazione che si rafforzata soprattutto con l’US Green Building Council, realt storica da cui nacquero i primi protocolli internazionali, e che oggi guarda all’Italia come a un esempio avanzato di applicazione di principi ESG nel settore delle costruzioni.

In questo scenario, la conferma dell’Italia come Paese ospitante del prossimo GBCI Europe CIRCLE – Milano 2026 – un’ulteriore attestazione del crescente riconoscimento internazionale del nostro sistema.

Ma la dimensione globale non solo rappresentanza: anche capacit progettuale. Si passa cos dall’intesa alle azioni con l’iniziativa Building Life, uno dei principali progetti internazionali in ambito edilizio in Europa volto ad affrontare l’impatto totale degli edifici e che trover ampio spazio proprio nel programma del Green Building Forum Italia 2025.

“L’appuntamento del 27 ottobre a Milano sar l’occasione per mostrare il lavoro svolto finora, ma anche per rafforzare legami, condividere esperienze e immaginare insieme il futuro del costruire sostenibile” conclude Cambula che tra i vari ospiti di rilievo sar affiancato presso il Green Building Forum Italia proprio da Peter Templeton, Presidente dell’US Green Building Council, e Cristina Gamboa, CEO del World Green Building Council: presenze che confermano il valore strategico dell’evento e l’ambizione di farne un punto di convergenza per l’intera community internazionale.

Ue, Tajani: sfiducia von der Leyen grave e irresponsabile

Roma, 8 lug. (askanews) – Votare la sfiducia a Ursula von der Leyen sarebbe un “errore grave” e un atto “irresponsabile”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine degli Stati generali del turismo di Forza Italia.

“Noi – ha aggiunto – votiamo convintamente la fiducia a Ursula von der Leyen, l’Europa e l’Italia hanno bisogno di stabilità. Tutto quello che crea instabilità crea danni ai cittadini e all’economia nel momento in cui c’è da trattare con gli Usa, c’è una guerra ai confini orientali dell’Europa e una situazione incandescente nel Medio Oriente: c’è bisogno di un’Europa solida, coesa, che tuteli gli interessi dei cittadini. Provocare le dimissioni della presidente della Commissione europea è un atto irresponsabile nei confronti dei cittadini. Il Ppe è la forza che garantisce equilibrio e stabilità da quando è nata l’Europa e continuerà così. Votare la sfiducia sarebbe un errore grave, poi ognuno fa come vuole”, ha concluso Tajani.

Alla Camera, DEKRA celebra i 100 anni di attivit

Roma, 8 lug. (askanews) – DEKRA festeggia alla Camera dei Deputati 100 anni di storia. Fondata nel 1925 e specializzata a livello mondiale nel settore della mobilit sicura, nelle ispezioni, verifiche di conformit e certificazioni, attiva in pi di 60 Paesi in cinque continenti. L’evento “Securing the future. 100 anni di DEKRA: un secolo di crescita, innovazione e fiducia nel futuro” ha offerto anche l’occasione per illustrare la progettualit futura di DEKRA, orientata verso servizi all’avanguardia nei settori della sicurezza informatica automobilistica, dell’innovazione tecnologica, della mobilit sicura e sostenibile. Abbiamo parlato con Toni Purcaro, Executive Vice President DEKRA Group and Chairman DEKRA Italy:

“Il pensiero pi importante il valore della sicurezza, quindi DEKRA un’azienda ma avendo fatto della propria visione per il futuro, della propria missione, portare al centro la sicurezza rappresenta un’idea, un’idea di come si pu stare sul mercato, di essere profittevoli, di essere sostenibili, essendo molto attenti alla vita che ci circonda”.

Un compleanno speciale che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo politico-istituzionale, con i saluti del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Maria Tripodi e Giuseppina Castiello, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per i Rapporti con il Parlamento. Infine intervenuta Giuseppina Castiello, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per i Rapporti con il Parlamento:

“DEKRA sta puntando molto sulla digitalizzazione proprio perch fondamentale coniugare insieme quello con la sicurezza. Bisogna fare ancora tanti passi in avanti per ce la stiamo mettendo tutti, quindi coniugare l’attivit legislativa con momenti del genere dove ovviamente alla base c’ sempre la possibilit di intercedere verso una societ che sia digitale, perch fondamentale avere una societ digitale ma che debba garantire anche la sicurezza, quindi su questo ovviamente siamo in allerta e quindi il Governo sta facendo la propria parte”.

DEKRA persegue un approccio integrato alla mobilit, combinando tecnologia, progettazione stradale e responsabilit individuale al fine di ridurre al minimo il rischio di incidenti. Al centro dell’azione di DEKRA, che ogni anno presenta in Parlamento e all’ONU, un Rapporto sulla sicurezza stradale, vi la tutela degli utenti, che pu essere supportata dall’uso di tecnologie avanzate per migliorare la sicurezza stradale.

“Remote Roma”, IA e inno alla vita nell’audiowalk di Rimini Protokoll

Roma, 8 lug. (askanews) – Una passeggiata urbana che rende leggeri, leggerissimi, a met tra meditazione guidata dall’Intelligenza Artificiale e momenti sonori che spingono i partecipanti, circa 50, a ballare o lasciarsi andare tra le tombe del Cimitero monumentale del Verano e la Stazione Tiburtina. Non mancano le riflessioni sulla morte, la vita e la libert in un mondo dominato dalla tecnologia in “Remote Roma”, l’audiowalk pensata appositamente per Roma dal regista teatrale Stefan Kaegi del pluripremiato collettivo Rimini Protokoll durante il periodo da borsista presso l’Accademia tedesca Roma Villa Massimo, che ha inaugurato la quinta edizione del festival “Sempre pi fuori” (7-18 luglio).

“Siete unici, oppure c’ qualcuno che vi assomiglia?”: a chiederlo la voce guida artificiale Fabiana, mentre invita il gruppo a seguirla e ad attraversare il semaforo che diventa un “esercizio di dittatura automatizzata”.

I partecipanti, a piedi e cuffie alle orecchie, si affidano alla voce artificiale fino al Policlinico Umberto I, in quello che diventa un esperimento sulla relazione tra l’essere umano e l’intelligenza artificiale.

In questa passeggiata di teatro immersivo – una co-produzione internazionale di Cranpi, Rimini Protokoll e Goethe-Institut Rom – i partecipanti sono allo stesso tempo spettatori e attori, folla in mezzo ad altre folle, individui e branco. E se vero che l’essere umano basa le sue azioni sulla fiducia, potr fidarsi fino in fondo dell’IA in futuro? Dovr imparare a conoscerci meglio e chiss potrebbe farci anche diventare immortali se decideremo di lasciare i nostri pensieri nel Cloud.

Sempre pi fuori prodotto da Giant in collaborazione con Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Goethe-Institut Rom e Cranpi; con il patrocinio del Municipio II – Roma Capitale; con il sostegno di Ministero Federale degli Affari Esteri (Germania), Fondazione Alta Mane Italia; con la collaborazione di Al.Di.Qua Artists, AMA Cimiteri Capitolini, ATCL – Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio, Ente Nazionale dei Sordi – sez. Roma (ENS), Letterature – Festival Internazionale di Roma, Lutetia/Nouvelle Vague sul Tevere, Policlinico Umberto I, R.A.C. Regist_ a confronto, Unione Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale Roma (UICI), Romaeuropa Festival, Villa Pia Italian Hospital Group – Korian Italia, Zerynthia; e con i partner Theatron 2.0, Radio Frammenti, La cantina di Dante.

Servizio di Stefania Cuccato

– Montaggio Carla Brandolini

– Immagini askanews

Trump: i Dazi saranno pagati dal primo agosto, nessuna proroga

New York, 08 lug. (askanews) – Il presidente Donald Trump, in un post su Truth Social, ha dichiarato che non concederà nessuna proroga alla nuova scadenza del 1° agosto per l’inizio del pagamento dei dazi.

“I DAZI INIZIERANNO A ESSERE PAGATI IL 1° AGOSTO 2025. Non c’è stata alcuna modifica a questa data e non ci saranno modifiche”, ha scritto Trump.

Il presidente ha poi aggiunto che “tutto il denaro sarà dovuto e pagabile a partire dal 1° AGOSTO 2025 – Non saranno concesse proroghe”. Ieri Trump aveva detto ai giornalisti che la scandenza del primo agosto “non era definitiva al 100%”, lasciando intendere che avrebbe potuto essere influenzato da offerte di ulteriori concessioni, ma il tweet di oggi fa presagire altre decisioni, fino al prossimo annuncio.

I “Baci rubati” del fotografo della Nouvelle Vague in mostra a Roma

Roma, 8 lug. (askanews) – Raymond Cauchetier ha catturato le immagini sui set di Godard, Truffaut, Chabrol e fino al 15 luglio le foto dei suoi celebri “Baci rubati” si possono ammirare nella mostra allestita nel giardino di Villa Massimo a Roma.

La mostra stata voluta e realizzata dagli organizzatori di “Nouvelle Vague sul Tevere”, il festival che celebra il gemellaggio tra Roma e Parigi, con incontri e proiezioni di cinema italiano nella capitale francese e di film francesi a Roma.

E’ proprio del fotografo della Nouvelle Vague l’immagine della locandina della mostra, che ritrae il bacio di Jean Luc Godard ad Anna Karina sul set di “Une femme est une femme” , e sono suoi i celebri scatti di Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo in ” bout de souffle”, quelli dei baci fra Jeanne Moreau e i suoi partner in “Jules et Jim” o delle avventure amorose di Antoine Doinel nei film di Truffaut.

Questo inno all’amore attraverso 14 immagini in bianco e nero quest’anno si inserisce nell’ambito della quinta edizione del festival “Sempre pi fuori”, che si tiene a Villa Massimo fino al 18 luglio e offre ogni sera spettacoli di teatro, musica, danza, arti performative e installazioni site-specific.

Cinema, torna in sala "Sotto il vestito niente" per i suoi 40 anni

Roma, 8 lug. (askanews) – “Sotto il vestito niente” tornerà nelle sale italiane per il suo 40esimo anniversario. Il thriller della “Milano da bere” di Carlo Vanzina, ambientato nel mondo della moda e divenuto un fenomeno di costume negli anni ’80, sarà di nuovo al cinema a partire dal 4 agosto, con anteprime dal 28 luglio (distribuito da Cat People grazie a Faso Film). Il 17 luglio Enrico Vanzina introdurrà il film al cinema Troisi di Roma alle 19.

Liberamente tratto dall’omonimo best seller di Marco Parma (pseudonimo di Paolo Pietroni) e prodotto da Achille Manzotti, “Sotto il vestito niente” indaga un mondo di lusso, esagerazioni e apparenze di cui ci viene raccontato il doppio fondo attraverso uno sguardo tagliente e disilluso capace di fondere il giallo classico all’estetica di quegli anni, tessendo una tela luccicante attorno alla storia della scomparsa di una modella statunitense.

Con questo film Carlo Vanzina firma uno dei suoi titoli più audaci, sospeso tra intrattenimento, critica sociale e sguardo voyeuristico, padrone della forma quando degli eccessi e dei turbamenti che intende raccontare.

Dallo stile dichiaratamente ispirato a “Vestito per uccidere” e “Omicidio a luci rosse” di Brian De Palma e con le musiche di Pino Donaggio, il film rielabora suggestioni hitchcockiane in chiave audace e pop, dando vita a un affresco emblematico dei suoi tempi, tra sfavillante esuberanza ed elementi scabrosi, in un quadrilatero di ossessione, seduzione, cronaca e cinefilia capace di smascherare ogni perbenismo, ieri come oggi.

Con un cast internazionale che include Renée Simonsen, Donald Pleasence, Carole Bouquet e Tom Schanley e girato tra Milano, il parco di Yellowstone e Lugano, il film mescola atmosfere da fashion thriller e tensione da poliziesco, immergendo lo spettatore in una realtà patinata e crudele dove dietro le passerelle dell’alta moda si celano misteri, doppi giochi e omicidi in un perfetto mix tra cinema di genere e lettura di un’epoca.

La lista dei cinema sempre in aggiornamento è su catpeople.it Disponibile anche a 3,50 euro nei cinema aderenti a Cinema Revolution.

Ai Pinguini Tattici Nucleari premio Artis Suavitas per "Migliore"

Milano, 8 lug. (askanews) – È stato consegnato nei giorni scorsi, nel riserbo di un incontro a porte chiuse, il Premio Artis Suavitas 2025 ai Pinguini Tattici Nucleari, protagonisti della scena musicale italiana e autori del brano “Migliore”, dedicato a Giulia Tramontano, vittima di femminicidio e a Thiago, il bambino che portava in grembo. Questa la motivazione: Ai Pinguini Tattici Nucleari, che con la canzone “Migliore” hanno saputo abbracciare il dolore più indicibile e trasformarlo in memoria, rispetto e amore. In un tempo che corre veloce e dimentica, hanno scelto di ricordare. Hanno raccontato la vicenda di Giulia con il coraggio di chi sa che la musica può diventare preghiera laica, carezza, resistenza. Con quella dedica, hanno donato a Giulia e al piccolo Thiago, che portava in grembo, un posto eterno tra le note. Un gesto che ha superato i confini dell’arte per diventare atto d’amore, di umanità, di profonda verità. Perché con le loro parole, i Pinguini Tattici Nucleari hanno fatto in modo che nessuno li dimenticasse. E che il loro sogno, spezzato troppo presto in maniera così brutale, potesse continuare a vibrare nei cuori di chi ascolta. A consegnare il riconoscimento, nella sala privata del Gold Tower Style Hotel di Napoli, è stata Loredana Femiano, madre di Giulia, in un momento intimo e profondamente commosso che ha voluto tenere al riparo dai riflettori. «Sono stata molto colpita dalla canzone – ha detto la mamma di Giulia -. È una carezza, una poesia. In questi due anni abbiamo partecipato a tante iniziative, ma questa resterà per sempre. Ogni volta che ascolto Migliore, mi tocca l’anima. È stato un gesto bellissimo». Nel ricevere il premio, Riccardo Zanotti, frontman della band, ha sottolineato: «Tutte le sere in cui suoniamo Migliore, l’applauso del pubblico – a volte durato anche alcuni minuti – non è per noi, e credo sia evidente, ma per Giulia». Il riconoscimento ricevuto dalla band è l’Albero della Cultura, la scultura simbolo del Premio Artis Suavitas, realizzata dall’artista Cettina Prezioso in collaborazione con Anna Napolitano. L’opera raffigura una figura che trae linfa dai valori della propria terra, le radici si innestano in una ruota, a rappresentare il fluire del tempo e il perpetuarsi della memoria. «La consegna del riconoscimento ai Pinguini Tattici Nucleari è stato un momento di particolare intensità, perché il loro gesto ha superato i confini dell’arte, diventando memoria attiva e civile. Il Premio Artis Suavitas nasce proprio con questo intento: valorizzare chi, nel proprio ambito, sa restituire senso, visione e umanità. In un tempo che rischia di anestetizzarsi di fronte al dolore, abbiamo voluto accendere una luce e affermare che ricordare è un dovere, soprattutto quando a farlo è la cultura», ha affermato l’Avv. Cav. Antonio Larizza, fondatore e presidente dell’associazione Artis Suavitas APS, promotrice del premio giunto alla sesta edizione.

I Pinguini Tattici Nucleari si aggiungono così all’albo dei premiati dell’edizione 2025, che sarà celebrata con il gala in programma il 12 luglio al Tempio di Nettuno del Parco Archeologico di Paestum. Tra i protagonisti della cerimonia il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, gli imprenditori del food Debora e Nicola Massari, l’astronauta Paolo Nespoli, le famiglie Cecchettin e Tramontano, lo psicologo e saggista Raffaele Morelli, lo scultore Helidon Xhixha, l’imprenditore Pierluigi Acquaviva, l’attore Alessio Boni, lo chef Gennaro Esposito, l’attrice e content creator Valeria Angione, il direttore del Museo d’Arte Hubei (Cina) Ji Shaofeng, lo chef Gennaro Esposito, l’attore e regista Marco D’Amore. Tra le eccellenze di Artis Suavitas 2025 anche il giornalista sportivo Pierluigi Pardo, premiato nel corso della conferenza stampa a bordo della Costa Smeralda, e il Maestro Al Bano Carrisi premiato lo scorso maggio al Gold Tower Lifestyle Hotel di Napoli. A condurre la serata saranno Giusy Meloni, volto televisivo di DAZN, e Bruno Gaipa, giornalista e speaker radiofonico. Il Premio Artis Suavitas si avvale del contributo del comitato scientifico composto da Pupi Avati, Maurizio De Giovanni, Antonello Perillo e Iginio Massari.

Tennis, Sinner, il gomito sta meglio, oggi si allena

Roma, 8 lug. (askanews) – Jannik Sinner ha ricevuto notizie rassicuranti sulle condizioni del suo gomito, dopo gli esami di stamattina, e al momento avrebbe un allenamento fissato per le 16 (le 17 italiane) di questo pomeriggio. “Se non avrò problemi tirerò qualche palla”, aveva detto Jannik nella conferenza stampa post match. Molto dipenderà dal dolore che ancora persiste all’articolazione. Il numero 1 al mondo ha preso tre pastiglie contro il dolore nel corso del match con Dimitrov e sembrava che già nel terzo set l’effetto si sentisse.

Tv, a "Matrimonio a prima vista Italia" arriva Giulia Davanzante

Roma, 8 lug. (askanews) – Nella nuova stagione di “Matrimonio a prima vista Italia”, l’esperimento sociale dedicato ai sentimenti e alle relazioni, arriva Giulia Davanzante, nuova esperta che andrà ad affiancare il team già composto da Nada Loffredi e Andrea Favaretto per trovare l’abbinamento perfetto tra i nuovi single e guidarli nella ricerca dell’amore vero.

La nuova stagione del programma, un dating show in cui il matrimonio è il primo passo dell’inizio di una nuova conoscenza, andrà in onda prossimamente su Real Time, prodotto da Banijay Italia per Warner Bros. Discovery.

Giulia Davanzante è una psicologa clinica con un approccio sistemico-relazionale, esperta nell’impatto delle relazioni e dell’attaccamento sullo sviluppo della personalità. In “Matrimonio a prima vista Italia” si occuperà del percorso della coppia nel loro insieme, analizzando il linguaggio non verbale e le reazioni dei singoli partecipanti alle dinamiche a due. Le nuove coppie saranno guidate per tutto il percorso anche dai volti storici del dating show: Nada Loffredi, psicoterapeuta esperta in Sessuologia Clinica, che si concentrerà sull’affinità sessuale dei candidati e sulla chimica che verrà a instaurarsi tra loro; e Andrea Favaretto, life coach ed esperto di comunicazione, pronto a ispirare i neo sposi, ad aiutarli a superare gli ostacoli e a sbloccare i loro lati migliori per porre le basi di una relazione sana e duratura.

Anche in questa nuova stagione i single si lanceranno in un’avventura “alla cieca” per trovare il grande amore, che cambi la vita e duri per sempre. I sei partecipanti saranno selezionati tra migliaia di candidati, attraverso un lavoro di matching composto da interviste, prove attitudinali e test psicologici. Le coppie dovranno affrontare la più grande delle sfide: convolare a nozze da perfetti sconosciuti, scoprendo solo al momento del fatidico sì all’altare chi è l’anima gemella selezionata dagli esperti. In cinque settimane dovranno conoscersi, scoprirsi, affrontare pregi e soprattutto difetti, per i più fortunati piacersi e per altri anche dare vita a duri scontri. Al termine delle cinque settimane, sarà poi chiesto come vorranno proseguire il loro percorso: se da marito e moglie oppure se dividere le proprie strade per sempre e firmare il divorzio.

Le puntate saranno disponibili in anteprima streaming su discovery+ a rilascio settimanale e in onda su Real Time prossimamente.

Formula1, Hamilton non ha dubbi: "Vasseur deve proseguire"

Roma, 8 lug. (askanews) – Lewis Hamilton non ha dubbi: La Ferrari deve continuare con Frederic Vasseur. “Penso che Fred sia davvero l’uomo giusto per portarci in vetta. Anche per questo motivo sto lavorando il più possibile per supportarlo e per apportare i cambiamenti necessari, che non sono pochi”. Queste parole, dette in un’intervista rilasciata all’emittente britannica Channel 4, fanno eco con quanto affermato un mese fa, prima della gara in Canada, quando Hamilton aveva ammesso: “Adoro lavorare con Vasseur, è il motivo per cui sono qui e vogliamo proseguire insieme. Ha il mio pieno supporto”. “Fred mi ha portato in questa squadra e dunque gli devo molto. Appena arrivato in un team nuovo, si nota quanto è grande l’organizzazione e com’è impostata la struttura. Chi è arrivato da poco ha uno sguardo nuovo rispetto a chi c’è da molto tempo. E così si individua in maniera molto chiara il lato positivo ma anche l’aspetto negativo”.

Per Vasseur è il secondo importante attestato di stima ricevuto negli ultimi giorni. Infatti, solo una settimana fa, il collega e rivale Toto Wolff, team principal della Mercedes, lo aveva definito uno dei migliori nel suo ruolo. Tuttavia il suo futuro alla Ferrari resta incerto. Dopo un 2023 di transizione e un ottimo 2024, chiuso con cinque vittorie e il secondo posto tra i costruttori, la scuderia di Maranello puntava a confermarsi protagonista. E invece, finora, i risultati sono stati al di sotto delle aspettative: spicca solo la vittoria di Hamilton nella Sprint in Cina. Per il resto quattro podi in 12 round, tutti firmati da Charles Leclerc, ma senza alcun successo

Lucio Corsi domina le Targhe Tenco. Tutti i vincitori

Milano, 8 lug. (askanews) – Annunciate oggi, martedì 8 luglio, le opere vincitrici delle Targhe Tenco 2025: Migliore album in assoluto – Volevo essere un duro di Lucio Corsi; Migliore album in dialetto – Furèsta de La Niña; Migliore album opera prima – Mi Piace di Anna Castiglia; Migliore album di interprete – Kaleidoscope di Ginevra Di Marco; Migliore canzone singola – Volevo essere un duro di Lucio Corsi; Migliore album a progetto – Pagani per Pagani prodotto da Caroline Pagani. Risultato record nella fase del ballottaggio, con la partecipazione di 241 votanti. Il prestigioso riconoscimento delle Targhe Tenco viene assegnato dal 1984 a “I migliori dischi dell’anno” di canzone d’autore pubblicati nel corso dell’anno (ovvero resi disponibili in qualunque modo al pubblico dal 1° giugno 2024 al 31 maggio 2025). Le opere degli artisti candidati per le Targhe sono votate da una giuria vasta e competente formata da esperti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco che esprime i suoi voti nei modi e tempi che vengono comunicati ai giurati dall’Associazione. Il Direttivo del Club Tenco non fa parte di questa giuria. Di seguito il numero dei voti ottenuti da ciascun finalista delle Targhe Tenco 2025 suddivisi nelle 6 sezioni previste: Lucio Corsi con l’album Volevo essere un duro (Sugar Music) si aggiudica la targa del MIGLIORE ALBUM IN ASSOLUTO con 73 voti.

Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Piero Ciampi con Siamo in cattive acque (48 preferenze); Emma Nolde con Nuovospaziotempo (44 preferenze); Brunori Sas con L’albero delle noci (40 preferenze); Federico Sirianni con La promessa della felicità (34 preferenze). Per la targa MIGLIORE ALBUM IN DIALETTO (o lingua minoritaria parlata in Italia) l’opera più apprezzata è Furèsta (BMG) de La Niña con 77 voti.

Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Enzo Gragnaniello con L’ammore è na rivoluzione (65 preferenze); Stefano Saletti con Mediterranima (36 preferenze); Alvise Nodale con Gotes (26 preferenze); Liberato con Liberato III (26 preferenze).

L’album Mi Piace (OTR Live/ADA Music Italy) di Anna Castiglia si aggiudica la targa MIGLIORE ALBUM OPERA PRIMA (primo album di lunga durata del titolare, cantautore o gruppo) con 97 voti.

Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Luca Romagnoli con La miseria (36 preferenze); Laurynn con Aritmia (28 preferenze); P.A.O. con A cuore aperto (24 preferenze); Cristiano Fattorini con Tutto intorno (18 preferenze).

Per la targa MIGLIORE ALBUM DI INTERPRETE l’opera più votata è Kaleidoscope (Funanbulo Label) di Ginevra Di Marco con 60 preferenze.

Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Ornella Vanoni con Diverse (52 preferenze); Ilaria Pilar Patassini con Canto Conte (51 preferenze); Mia Martini con Tarab (39 preferenze); Giulia Pratelli e Luca Guidi con Di Blu. Omaggio a Domenico Modugno (31 preferenze).

La targa MIGLIORE CANZONE SINGOLA, che va agli autori del brano, è assegnata a Volevo essere un duro (Sugar Music) di Lucio Corsi con 79 voti.

Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: La Niña con Figlia d’ ‘a Tempesta (45 preferenze); Marracash con Gli sbandati hanno perso (43 preferenze); Brunori Sas con L’albero delle noci (39 preferenze); Simone Cristicchi con Quando sarai piccola (29 preferenze).

Infine, il MIGLIORE ALBUM A PROGETTO, che va al produttore, è Pagani per Pagani (distribuzione DistroKid) di Caroline Pagani, prodotto da Caroline Pagani, con 63 preferenze.

Gli altri finalisti, in ordine di preferenze ottenute, sono: Sarò Franco Vol. 2 – Altre canzoni inedite di Califano (61 preferenze); Canzoni di Fuga e Speranza (48 preferenze); Noi de borgata. Le canzoni di Armandino Liberti (22 preferenze); Trentatré Suonati (12 preferenze).

Il Premio Tenco 2025 si terrà il 23, 24 e 25 ottobre 2025 presso il Teatro Ariston di Sanremo (Imperia). La rassegna dedicata alla Canzone d’Autore più prestigiosa e rinomata del nostro Paese, che ha superato nel 2024 l’importante traguardo dei 50 anni, anche in questa edizione premierà uno o più artisti con il PREMIO TENCO, assegnato dal Direttivo del Club Tenco alla carriera di coloro che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale.

Il Club Tenco assegnerà anche il PREMIO TENCO ALL’OPERATORE CULTURALE e il PREMIO YORUM, istituito in collaborazione con Amnesty International Italia dal 2020 per dare visibilità agli artisti che in tutto il mondo, mettendo spesso a repentaglio la loro vita, lottano per i diritti umani e la libertà d’espressione.

Le prevendite relative agli abbonamenti e ai biglietti delle singole serate sono online su clubtenco.it e aristonsanremo.com oppure presso il botteghino del Teatro Ariston (tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 21.00).

L’Associazione culturale Club Tenco, fondata a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati di musica, con la guida del floricultore ed ex partigiano Amilcare Rambaldi, per promuovere e sostenere la canzone di qualità, è intitolata al grande artista e cantautore italiano Luigi Tenco e opera senza scopo di lucro, in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale. “Lo scopo del Club è quello di riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco, si propongono di valorizzare la canzone d’autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo”. Il Premio Tenco è una rassegna di alta qualità artistica, culturale e tecnica, che dal 1974 si tiene nella città del ponente ligure che rappresenta da sempre la musica italiana. Una manifestazione unica in Europa e al mondo alla quale vengono invitati i più interessanti cantanti-autori italiani e stranieri, nonché un’occasione di incontro e confronto fra artisti e operatori del settore musicale.

Tajani: Nobel a Trump? Sta lavorando per cessate il fuoco

Roma, 8 lug. (askanews) – “A me pare che Trump stia lavorando per il cessate il fuoco, stia lavorando per una tregua in Ucraina, che il progetto sia quello, sia in Medio Oriente, sia anche per un dialogo sul nucleare con l’Iran, quindi tutto cio’ che porta alla pace deve essere sostenuto”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha risposto, a margine di un convegno alla Camera sulla proposta di Premio Nobel a Donald Trump avanzata da Benjamin Netanyahu.

“Noi siamo sempre per la pace, per tutti quelli che lavorano per la pace, noi sosteniamo tutti i progetti americani, sia per la pace in Medio Oriente sia per la pace in Ucraina”, ha aggiunto.

Esposta al Quirinale la "Sfera n.2" di Arnaldo Pomodoro

Roma, 8 lug. (askanews) – Nell’atrio della Palazzina del Fuga, nel complesso architettonico del Quirinale, dove il Presidente della Repubblica esercita quotidianamente le proprie funzioni, è ora esposta la “Sfera n.2” di Arnaldo Pomodoro.

La sfera, che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ha messo a disposizione della Presidenza, è una fusione unica in bronzo realizzata nel 1963, con un diametro di un metro, e si caratterizza per la rara presenza di una seconda sfera all’interno, che suggerisce un movimento rotatorio e che, nel contrasto chiaroscurale, lascia intendere misteriosi ingranaggi. La sfera, che appare quindi come squarciata, ruota su un basamento appena cuspidato. Con questa esposizione, la Presidenza della Repubblica ha voluto rendere omaggio al grande scultore Arnaldo Pomodoro recentemente scomparso.

Al Quirinale è già presente un’altra opera monumentale dell’artista: Il Disco in forma di Rosa del deserto n. 1 della Fondazione Arnaldo Pomodoro, che campeggia nel Cortile d’Onore, selezionato nell’ambito del progetto Quirinale contemporaneo nel 2019.

Benessere, integrazione a supporto della vitalit quotidiana

Milano, 4 lug. – Oggi pi che mai, abbiamo bisogno di energia. Lavoro, studio, famiglia, sport, impegni che si susseguono senza sosta. le nostre giornate sono sempre pi piene e frenetiche. In un contesto cos dinamico, non raro sentirsi scarichi, affaticati, mentalmente poco lucidi. E allora ci chiediamo: come possiamo sostenere questo ritmo senza rinunciare al benessere? Sicuramente con uno stile di vita sano e con il supporto dell’integrazione. Abbiamo parlato con Maria Luisa Cravana, Biologa Nutrizionista:

“Questo supporto dell’energia perch spesso e volentieri l’energia quella che viene a mancare. E a questo punto, a sostegno di questa, sicuramente gli integratori possono in qualche modo aiutarci a supportarla, a mantenerla o addirittura aumentarla in caso di bisogno e necessit maggiorato come appunto l’attivit fisica o l’attivit mentale, lavorativa particolare. Usiamo e consigliamo la carnitina proprio perch un integratore versatile e perch l’integratore per eccellenza utilizzato nel trasporto all’interno del mitocondrio e degli acidi grassi per la formazione della energia, la nostra molecola energetica che l’ATP”.

La linea di integratori Carnidyn, dell’azienda Alfasigma, realt italiana con oltre 75 anni di storia, si arricchisce con in alternativa di gusto per supportare chi affronta ogni giorno con energia, determinazione e vitalit. In occasione di un evento stampa a Milano, stato presentato il nuovo Carnidyn Plus gusto Passion Fruit: una novit che unisce efficacia e piacere, ideale per chi cerca un supporto concreto nei momenti di maggiore affaticamento. Abbiamo, poi, parlato con Lucia Speranza, Brand Manager Carnidyn, Consumer Healthcare di Alfasigma:

“Esistono diversi tipi di carnitina, esistono diversi tipi di energia. dal 1975 che continuiamo come azienda a valorizzare e a studiare in maniera approfondita questo nostro plus di prodotto. La carnitina contenuta all’interno della linea Carnidin. Ci permette appunto di soddisfare le diverse tipologie di energia, energia da recupero, energia da stanchezza fisica e mentale e quando abbiamo bisogno di una carica in pi”.

Al centro della formula c’ la dunque carnitina, sostanza naturalmente presente nel nostro organismo e fondamentale per il metabolismo energetico: trasporta gli acidi grassi nei mitocondri, dove vengono trasformati in energia. A completare il tutto, un mix di vitamine e minerali – vitamina B5, vitamina E, magnesio, zinco e selenio – che aiuta a combattere stanchezza fisica e mentale, sostenendo corpo e mente quando serve davvero.

(Servizio Pubbliredazionale)

Dazi, Dombrovskis: Usa verso rinvio scadenza negoziato al 1 agosto

Roma, 8 lug. (askanews) – “Da quello che capiamo gli Stati Uniti intendono rinviare al 1 agosto” la scadenza entro cui trovare un accordo sui dazi commerciali anche con l’Unione Europea, invece del 9 luglio finora previsto, ad ogni modo “il nostro obiettivo resta quello di trovare un accordo prima della scadenza”. Lo ha affermato il commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis durante la conferenza stampa al termine dell’Ecofin.

“Quello che vogliamo raggiungere – ha aggiunto – è un accordo, una soluzione con gli Usa e evitare ulteriori escalation sulle tensioni commerciali. Abbiamo lavorato con il termine del 9 luglio, ma come ho detto sembra che gli Usa ora intendano rinviare i termini al 9 agosto. Questo ci assicura più tempo, ma restiamo concentrati, i negoziati vanno avanti”.

“Stiamo continuando a trattare” per un accordo e “prima è meglio è – ha concluso Dombrovskis – perché questo rimuoverebbe incertezza sulla questione dei dazi, che vediamo pesare sull’economia e anche sulle decisioni di investimento” delle imprese.

Mediterraneo, Tajani: non è giusto imporre modello democrazia

Roma, 8 lug. (askanews) – “La democrazia non è di facile esportazione, abbiamo visto che quando ci furono le primavere arabe sembrava che vincessero i liberali e le democrazie ma” poi abbiamo visto che “dietro la prima fila di liberali c’erano i fondamentalisti e quindi la democrazia è andata un po’ a ramengo”. Ma il punto è che “non è neanche giusto imporre i nostri modelli, bisogna lavorare con discrezione, con capacità diplomatiche per cercare di favorire la nascita o il rafforzamento dei partiti politici, e della democrazia, ma andare lì pensando” di imporre i nostri valori poi finisce che si “ottiene l’effetto contrario”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento al convegno “Democrazia e parlamentarismo nell’area del Mediterraneo”, in corso presso la Sala della Regina di Montecitorio.

Secondo Tajani, inoltre, “non bisogna neanche mortificare l’identità degli altri, la storia degli altri, bisogna semmai convincere che un modello applicato in maniera più idonea a quei paesi può essere più utile anche per loro”. Ma “tutto questo bisogna farlo sempre con un certo garbo, sennò rischiamo di fare i neocolonialisti e ottenere esattamente l’effetto contrario”.

“C’è una sorta di rifiuto del modello europeo occidentale che poi porta” molti di “questi paesi – ha aggiunto il vicepremier – a guardare alla Russia o alla Cina o all’Iran soltanto perché l’Europa ha cercato di imporre con la forza alcuni modelli e questo non funziona, cioè otteniamo l’effetto contrario”.

Musica, "Suoni di fratellanza" arriva in Marocco e Thailandia

Roma, 8 lug. (askanews) – Dopo il successo in Vietnam, Libano, Bosnia ed Erzegovina, Marocco e Iran, la Fondazione World Youth Orchestra, diretta dal direttore artistico e fondatore Damiano Giuranna, rinnova il suo impegno nella promozione della pace e del dialogo tra i popoli, attraverso l’arte e la musica, con il progetto “Suoni di fratellanza”, che nel 2025 approda in Thailandia e Marocco, con il sostegno della Fondazione CDP, ente no profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, LCA Studio Legale e la collaborazione dell’Ambasciata e dell’Istituto Italiano di Cultura a Bangkok e Rabat.

Nato nel 2016 e insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, il progetto si conferma un modello d’eccellenza nell’ambito dell’alta formazione artistica, capace di valorizzare il potenziale creativo di giovani talenti di tutto il mondo e favorire la mobilità e lo scambio culturale.

Suoni di fratellanza è molto più di un percorso educativo: è un laboratorio artistico di eccellenza che, attraverso il coinvolgimento di partner locali e con il supporto delle Ambasciate italiane, rappresenta un vero e proprio ponte culturale tra paesi.

Ogni tappa del progetto prevede un ampio programma di formazione musicale e teatrale che culmina con la creazione di spettacoli originali, frutto della collaborazione tra i giovani artisti e i partner locali: Princess Galyani Vadhana Institute of Music, Mahidol University, Silpakorn University, Chulalongkorn University, Rangsit University, Assumption University, Bangkok University.

In Thailandia, dal 24 luglio all’8 agosto, il programma di alta formazione musicale è affidato a nomi di spicco come Francesco Manara, Primo Violino Solista del Teatro alla Scala, e il Maestro Damiano Giuranna, che guiderà i laboratori di direzione d’orchestra, la creazione di un’opera rock e l’ensemble sinfonico. Parallelamente, i seminari di teatro, coordinati da Valeria Almerighi e condotti da Federico Brugnone e Carolina Leporatti, esploreranno l’autenticità e l’espressione personale sul palcoscenico dei giovani studenti della Bangkok University.

A conclusione dei percorsi formativi musicali l’1 agosto, presso l’Alliance Française di Bangkok, andrà in scena l’opera rock Bring Me to Love, un’opera originale composta da Damiano Giuranna, da Emiliano Manna, dagli allievi di 3 università thailandesi e del Conservatorio di musica di Cosenza. L’opera, con testi in italiano, inglese e tailandese, esplora il tema della guerra come ferita dell’umanità, contrapponendo la fratellanza e l’amore come strumenti di guarigione e trasformazione. Il 6 agosto, un palco d’eccezione, il Prince Mahidol Hall di Bangkok, ospiterà un concerto sinfonico, a chiusura del periodo di alta formazione condotto da Damiano Giuranna con il solista al violino Francesco Manara Giuranna e con 90 giovani musicisti thailandesi e provenienti da tutto il mondo quali elementi della World Youth Orchestra.

In autunno, il progetto prosegue in Marocco, dall’11 ottobre al 30 novembre, con un ricco programma di seminari musicali tenuti da Damiano Giuranna, Simone Braconi, prima viola solista al Teatro alla Scala e Francesco Di Rosa, primo oboe solista all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’alta formazione teatrale sarà ancora una volta affidata a Valeria Almerighi insieme a Federico Brugnone e Carolina Leporatti. Il 22 ottobre, dopo il grande successo all’Expo di Dubai, andrà in scena Le due lune, un’opera di teatro e musica in italiano e arabo, dedicato alla bellezza dei suoni e delle parole. Le attività di formazione e i concerti inaugureranno il National Higher Institute for Music and Correct Art (INSMAC) di Rabat, il nuovo un polo di eccellenza nella formazione accademica e nella ricerca musicale marocchino.

L’attività progettuale WYO4CHILDREN, dedicata alla formazione musicale di minori emarginati, realizzata durante l’anno presso gli Amici degli Orfani di Fès e la Wang Noi Phanomyong Wittaya School di Ayutthaya (Bangkok), si concluderà con due performance finali. Inoltre, grazie alla collaborazione tra le università locali di Thailandia e Marocco e l’Università La Sapienza di Roma, saranno organizzate conferenze tematiche e tavole rotonde, con il contributo di esperti internazionali.

Con questo nuovo capitolo, la Fondazione World Youth Orchestra, attiva da 24 anni nel campo dell’educazione artistica, prosegue la sua missione di utilizzare l’arte come strumento di crescita umana e professionale, di inclusione sociale, mobilità giovanile e diplomazia culturale. Suoni di fratellanza si inserisce in un percorso pluriennale di valorizzazione del talento e di diffusione del linguaggio universale della musica e del teatro, in grado di coinvolgere ben 75 Paesi, 300 università internazionali, 3.500 talenti coinvolti, 350 eventi e oltre 10 milioni di spettatori.

“In un tempo nel quale la civiltà del terzo millennio vive la follia dei conflitti, delle guerre e dei genocidi, Suoni di fratellanza vuole lavorare con i giovani, con la formazione continua, con la mobilità internazionale, con l’arte che rigenera il mondo affettivo e riconosce l’altro come fratello”, ha affermato Damiano Giuranna.

“La musica è un potente strumento di crescita personale e collettiva, sia per i giovani talenti coinvolti che per le istituzioni e i partner che partecipano a questo ambizioso progetto. La musica diventa così il filo che unisce, ispirando una nuova generazione a costruire ponti di fratellanza, solidarietà e connessione tra i popoli” ha dichiarato Adolfo Vannucci, Presidente Fondazione World Youth Orchestra.

Cinema, Locarno78, annunciata selezione ufficiale: 99 prime mondiali

Roma, 8 lug. (askanews) – Annunciato il programma della 78esima edizione del Festival di Locarno che si terrà dal 6 al 16 agosto 2025. I concorsi offriranno uno sguardo originale su nuove forme narrative, mentre sulla Piazza Grande si alterneranno storie umane intense e toccanti, con star internazionali.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival ha dichiarato: “I film della 78esima edizione rappresentano quanto di vivo, necessario e audace respira nel cinema contemporaneo, oggi. Un cinema tutto al presente indicativo, privo di qualsiasi nostalgia e proiettato tutto in avanti, verso un futuro aperto, mobile, inclusivo, da immaginare insieme, nuovamente. Un cinema giocoso e pericoloso, che si assume molti rischi, ma anche un cinema che non dimentica di ridere e di irridere, e di interrogare la storia in tutti i suoi aspetti. Cinema necessario, dunque, da scoprire nel buio della sala cinematografica, per ritrovare il senso profondo del piacere e del senso di appartenere a una comunità. Film pensati per la sala cinematografica e per l’esperienza collettiva, davanti allo schermo. Il cinema, ancora una volta, è ora. Tutto in avanti”.

Sono 14 i film, incluse 4 prime mondiali e 2 prime internazionali, che saranno presentati in Piazza Grande, il cinema all’aperto di Locarno, in grado di ospitare ogni sera migliaia di spettatori. Nel Concorso Internazionale 17 film provenienti da tutto il mondo e presentati in prima mondiale competono per il Pardo d’Oro. Qui trova spazio il meglio del panorama cinematografico contemporaneo: autori affermati e talenti emergenti, forme classiche e sperimentali tracciano i nuovi territori dell’arte cinematografica.

Il Concorso Cineasti del Presente, lo spazio dedicato agli autori di oggi e al cinema di domani, comprende 15 film: opere prime o seconde, tutte in prima mondiale. Fuori Concorso è il laboratorio creativo in cui prendono forma nuove visioni e si riscrivono i linguaggi del cinema: una sezione non competitiva che funge da laboratorio di contaminazione tra tutti i generi immaginabili e le diverse forme di narrazione. La sezione comprende 14 film, di cui 12 prime mondiali e una prima internazionale.

Tra i titoli annunciati c’è “Il Vangelo di Giuda” scritto e diretto da Giulio Base, liberamente tratto dai vangeli, che verrà presentato in anteprima mondiale in selezione ufficiale, con Giancarlo Giannini, Rupert Everett, Tomasz Kot, Paz Vega, Abel Ferrara, Vincenzo Galluzzo, Ada Roncone e con Darko Peric e John Savage.

Sempre in anteprima mondiale (Selezione Ufficiale, Fuori Concorso), anche “Bobò – La voce del silenzio”, film documentario diretto da Pippo Delbono, che racconta la storia di Bobò, un uomo sordomuto, analfabeta e microcefalo che ha vissuto per 46 anni nel manicomio di Aversa. La sua vita prende una svolta inaspettata nel 1995, quando Delbono lo incontra durante una visita nella struttura e ne rimane profondamente colpito. Da quell’incontro nasce un legame umano e artistico destinato a cambiare per sempre le loro vite.

Nella sezione Histoire(s) du Cinema emergono prospettive inedite sulla storia del cinema con 15 film: una sezione diversificata che contiene classici appena restaurati e film poco conosciuti.

All’interno della missione del Locarno Film Festival, Pardi di Domani rappresenta un pilastro fondamentale: favorisce il dialogo fra tradizioni e generazioni e sostiene i cineasti che contribuiranno a definire il futuro del linguaggio cinematografico. L’edizione di quest’anno presenta 40 prime mondiali, provenienti da tre concorsi e 25 paesi diversi, e traccia una panoramica delle possibili direzioni del cinema di domani. Attraverso il Concorso Nazionale e Internazionale, il Festival sostiene lo sviluppo di nuovi talenti, offrendo loro visibilità e un accesso privilegiato al contesto professionale internazionale. Il Concorso Corti d’Autore propone opere straordinarie che ci ricordano quanto il formato breve possa essere una preziosa fonte di ispirazione anche per gli autori affermati.

Inoltre quest’anno con “Great Expectations” il Festival rende omaggio al cinema britannico postbellico, riunendo pellicole restaurate in digitale e copie provenienti dalla collezione del BFI National Archive – che quest’anno festeggia il suo 90esimo anniversario.

Ci sarà poi una selezione dedicata al pubblico dei più giovani, grazie a una selezione di film dedicati a bambini e ragazzi, con 4 prime mondiali e 2 internazionali e immersioni nel mondo dell’animazione, tra cui la prima svizzera di Mary Anning, chasseuse de fossiles (2025), il nuovo film d’animazione di Marcel Barelli, premiato quest’anno con il Locarno Kids Award presentato dalla Mobiliare.

UE-Cina, von der Leyen: Cina comporta rischi e opportunità

Roma, 8 lug. (askanews) – Dalla plenaria di Strasburgo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha rappresentato al Parlamento riunito la propria visione delle relazioni con la Cina in vista del summit di fine luglio per il Cinquantesimo anniversario delle relazioni tra Bruxelles e Pechino. Secondo von der Leyen, la Cina rappresenta una fonte di rischio, in quanto “ha un sistema completamente diverso. E dispone di strumenti unici per giocare al di fuori delle regole”. Questo, ha affermato von der Leyen, “consente alla Cina di inondare i mercati globali con sovraccapacità sovvenzionate, non solo per potenziare le proprie industrie, ma anche per soffocare la concorrenza internazionale”.

Inoltre, la presidente della Commissione ha espresso come l’Unione è pronta a fronteggiare anche gli eventuali rischi provenienti dallo sviluppo tecnologico cinese. “Saremo molto vigili contro qualsiasi forma di operazioni di influenza e attacchi informatici in Europa”, ha aggiunto von der Leyen.

Ciononostante, secondo von der Leyen, la Cina può rappresentare comunque un’opportunità di crescita e sviluppo per Bruxelles, a patto che le relazioni tra i due giganti economici siano basate su “prevedibilità e affidabilità”. Solo partendo da queste fondamenta, secondo von der Leyen, è possibile lavorare insieme. “Credo che ci sia anche un’opportunità, quella di costruire un partenariato più significativo con la Cina”, ha aggiunto von der Leyen. Per fare questo, ha proseguito la presidente della Commissione, “dobbiamo compiere progressi concreti – e trovare soluzioni eque – sulle questioni su cui siamo rimasti bloccati per troppo tempo”. Pertanto, questo è “il messaggio che porterò al vertice UE-Cina di fine mese”, ha dichiarato la presidente della Commissione ai parlamentari europei.

Oltre a soffermarsi sui temi economici e ai rischi rappresentati dallo sviluppo tecnologico cinese, la presidente della Commissione europea è stata chiara nel presentare la postura europea nei confronti del sostegno della Cina alla Russia. “Il modo in cui la Cina continuerà a interagire con la guerra di Putin sarà un fattore determinante per le future relazioni UE-Cina”, ha sottolineato von der Leyen. Secondo quanto dichiarato da von der Leyen, l’Ue non può accettare l’appoggio cinese alla Russia poiché “il sostegno incrollabile della Cina alla Russia sta creando maggiore instabilità e insicurezza qui in Europa”.

Von der Leyen ha, infine, invitato la Cina a “condannare inequivocabilmente la grave violazione da parte della Russia della sovranità, dell’integrità territoriale e dei confini riconosciuti a livello internazionale dell’Ucraina”.

Dazi Usa, Bankitalia: 32% manifatturiere e 12% imprese dei servizi hanno segnalato ripercussioni negative

Roma, 8 lug. (askanews) – Il 32 per cento delle imprese della manifattura e il 12 per cento di quelle dei servizi hanno segnalato ripercussioni negative riconducibili agli annunci e all’applicazione dei dazi statunitensi. Lo rileva la Banca d’Italia nell’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita nel secondo trimestre 2025.

Nel secondo trimestre dell’anno, i giudizi delle imprese sulla situazione economica generale sono comunque migliorati rispetto alla precedente rilevazione, rileva la Banca d’Italia, nell’indagine, e le valutazioni sull’andamento della domanda corrente sono tornate positive per la prima volta dopo tre trimestri, sospinte principalmente dalla componente interna.

Per i prossimi 12 mesi, le indicazioni sulla dinamica dei prezzi praticati dalle imprese restano invece su valori moderati, sostanzialmente invariati rispetto alla scorsa rilevazione. Le attese delle imprese sull’inflazione al consumo sono marginalmente aumentate su tutti gli orizzonti temporali, portandosi su valori prossimi al 2 per cento.

Medio Oriente, terzo giorno di negoziati a Doha per la tregua Hamas-Israele

Roma, 8 lug. (askanews) – Il terzo giorno di negoziati indiretti per un cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas è iniziato oggi a Doha, secondo quanto riferito da una fonte palestinese vicina ai colloqui.

“I negoziati indiretti proseguono stamattina a Doha, con un quarto incontro in corso. Le discussioni si concentrano ancora sui meccanismi di attuazione, in particolare sulle clausole relative al ritiro e agli aiuti umanitari”, ha dichiarato la fonte all’Afp.

Un alto funzionario politico israeliano ha dichiarato ai giornalisti che l’80-90% dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas è già stato concordato, ma che i negoziati potrebbero richiedere più di qualche giorno. Lo riportano i media regionali.

Wimbledon, Sinner avanza ma preoccupazione per il gomito

Roma, 8 lug. (askanews) – Sinner ai quarti di Wimbledon dopo il ritiro di Dimitrov per infortunio. Problemi però anche per Jannik: botta al gomito dopo una caduta, in giornata previsti i controlli medici per capire l’entità dell’infortunio.

Così Jannik dopo il match: “Farò accertamenti al gomito e vedremo. Avevo problemi su servizio e dritto. Cercherò di capire se è qualcosa di serio. C’è un po’ di preoccupazione. Vedremo come mi sveglierò e come andranno le valutazioni mediche”.

Ucraina, Trump: invieremo altre armi difensive a Kiev, deve essere in grado di difendersi

Roma, 8 lug. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha annunciato lunedì l’intenzione di inviare di nuovo armi difensive all’Ucraina, dopo la sospensione annunciata dalla sua amministrazione la scorsa settimana.

“Invieremo altre armi, dobbiamo farlo – devono essere in grado di difendersi,” ha dichiarato Trump parlando con i giornalisti prima della cena, ieri nella serata di Washington, con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

“Stanno subendo attacchi molto pesanti, dovremo inviare più armi,” ha affermato. “Principalmente armi difensive, ma sono davvero, davvero sotto assedio.” Dichiarazioni che arrivano pochi giorni dopo la conferma da parte della Casa Bianca che l’amministrazione ha sospeso la consegna di alcune forniture militari a Kiev, inclusi sistemi di difesa aerea, nell’ambito di una revisione delle spese militari e del supporto statunitense ai paesi esteri, firmata dal segretario alla Difesa Pete Hegseth. L’annuncio di Trump segue il massiccio attacco aereo russo su Kiev del 4 luglio: 550 droni e missili lanciati in una sola notte, secondo le autorità ucraine, il più ampio dall’inizio dell’invasione russa nel 2022.

“Su direttiva del Presidente Trump, il Dipartimento della Difesa invierà ulteriori armi difensive all’Ucraina per garantire che possano difendersi mentre lavoriamo a una pace duratura,” ha dichiarato in una nota il portavoce del Pentagono Sean Parnell, come riferisce Cnn.

Netanyahu candida Trump al Nobel per la pace, a cena alla Casa Bianca rivela la lettera scritta al Comitato

Roma, 8 lug. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso della sua cena alla Casa Bianca questa notte con Donald Trump ha presentato una lettera da lui inviata al Comitato per il Premio Nobel per la Pace in cui ha proposto la nomina del presidente americano.

Nella missiva Netanyahu elogia la “ferma ed eccezionale dedizione di Trump alla promozione della pace, della sicurezza e della stabilità in tutto il mondo”. Scrive che gli Accordi di Abramo sono “i più importanti” tra i successi di Trump nella creazione della pace.

“La visione e la leadership audace del Presidente Trump hanno promosso una diplomazia innovativa, definita non dal conflitto e dall’estremismo, ma dalla cooperazione, dal dialogo e dalla prosperità condivisa”, scrive ancora.

Il dialogo possibile: guardiamo ai Brics con occhi nuovi

Probabilmente quello che noi occidentali, soprattutto se italiani, cioè cittadini di un Paese-ponte, dobbiamo evitare di fare a proposito dei Brics, è considerarli come se fossero l’altra faccia della luna: si sa che c’è, ma non si vede.

Per il diciassettesimo anno di fila il Coordinamento Brics si è mostrato il 6 e 7 luglio scorsi a Rio de Janeiro, nella vetrina del proprio vertice.

Diventa difficile non vedere e non interagire con il dinamismo di un gruppo di Paesi (11 stati membri e 10 stati partner) che ormai rappresenta il 46% della popolazione mondiale, il 34% della superficie, il 36% del pil a parità di potere di acquisto e il 40% della produzione industriale. E che, soprattutto, rivendica un suo ruolo nella governance globale, e lo fa in modo dialogante, costruttivo e collaborativo con gli altri, Occidente compreso.

Il percorso del Coordinamento Brics da Kazan a Rio si è articolato su due livelli. Da un lato quello del rafforzamento della cooperazione interna. Durante la presidenza di turno brasiliana, pochi ma significativi, sono stati gli allargamenti (l’Indonesia fra i membri a pieno titolo e la Nigeria fra i partner) ma sono cresciute le aree dove si sta instaurando una collaborazione intra-Brics: dalla ricerca al lavoro, dagli amministratori locali alla società civile, dallo sport al cinema. Ciò genera dei circuiti e degli standard rilevanti su scala globale, con cui anche le nostre università, le nostre aziende, le nostre istruzioni devono confrontarsi. Per noi la sfida è quella di iniziare a concepire strategie nazionali e comunitarie non solo con i singoli stati Brics ma anche con i programmi e le iniziative dei Brics, che, oltretutto potrebbero coinvolgere anche i cittadini Brics in Italia per motivi di lavoro o di studio.

L’altro livello è quello esterno ai Brics. Anche la Dichiarazione di Rio, come le 16 precedenti, non lancia alcuna sfida, men che meno minaccia, all’Occidente, ma ribadisce l’impegno alla collaborazione per la riforma delle istituzioni globali nel senso di una maggiore inclusività ed equità e per un approccio ispirato a un nuovo multilateralismo nell’affrontare i problemi globali: dall’intelligenza artificiale al lavoro, dalla lotta alla fame e alla povertà, dai problemi ambientali e climatici al benessere delle persone e delle società. In questa prospettiva si colloca anche la preoccupazione, espressa dagli 11 stati Brics per l’aumento delle spese militari globali a scapito del finanziamento allo sviluppo. Altrettanto equilibrate paiono le posizioni espresse sul conflitto israelo-palestinese a sostegno di una soluzione giusta e duratura, basata sulla soluzione dei due Stati, Israele e uno Stato di Palestina indipendente, sovrano e vitale entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.  E a sostegno degli sforzi per una tregua immediata a Gaza, il ritiro delle forze israeliane, la liberazione degli ostaggi e l’accesso umanitario incondizionato.

Come anche l’impegno  dei Brics per un sistema commerciale multilaterale basato su regole, con l’OMC al centro, e la condanna delle misure unilaterali restrittive che minacciano il commercio globale, dovrebbero esser accolte con minor diffidenza, almeno dalla sponda europea dell’Atlantico.

Il rilevo ormai raggiunto in parecchi campi dall’iniziativa Brics sembra consigliare un atteggiamento di maggiore apertura e di fiducia. Nelle élite occidentali, in particolare, è sperabile che alla narrazione di una guerra inevitabile a cui ci si dovrebbe preparare in fretta e con ogni mezzo, si sostituisca quella di un’opportunità da cogliere, di sviluppo e di reciproco guadagno nel dialogo con mondo dei Brics, con ciò rafforzando nel contempo e in concreto la nostra sicurezza.

Dibattito | La patologia del leaderismo

Un appello ricorrente, ma ancora disatteso

Leggo i continui inviti di Giorgio Merlo per la ricomposizione dell’area politica popolare e cristiana e apprezzo i contenuti e le motivazioni.

Tali inviti si ripetono anche da parte di altri autorevoli amici e dirigenti popolari e democristiani, senza che finora si sia giunti a risolvere il problema.

D’altro canto, il radicalismo della sinistra, composita, eterogenea e qualunquista e le grandi manovre di sovranismo portate avanti dalla destra al governo, con Forza Italia silente, spingerebbero tutte le forze del centro che si riconoscono nel popolarismo sturziano e degasperiano ad una aggregazione necessaria e urgente.

Il mito del federatore”: un errore di metodo

Negli appelli di Merlo e degli altri, però, rilevo un vulnus che è rappresentato dalla ricerca di un “federatore”, che nella logica del popolarismo rappresenta la negazione della “democrazia partecipata” e la riproposizione di uno schema politico-organizzativo, del quale abbiamo sperimentato tutti i limiti con i Governi Berlusconi e Prodi con l’Ulivo, perché danno al “federatore” il ruolo carismatico e indispensabile dell’“uomo della provvidenza”, che nessuno ha e potrebbe avere nella concezione della democrazia sturziana e degasperiana.

Una cultura invasiva che indebolisce la democrazia

L’egocentrismo dei leaders, che ostacola l’aggregazione dei movimenti e dei partiti di ispirazione popolare e democristiana, è il limite non tanto di chi si potrebbe riconoscersi in un grande movimento popolare, ma proprio dei leaders, affetti dalla patologia del leaderismo, che è stato costruito non solo e non tanto da Berlusconi o da Prodi, ma da uno schema culturale molto più invasivo, attuato dalla cultura della globalizzazione senza regole, che ha determinato la regola che chi ha più forza conquista il potere, a prescindere dalla bontà delle tesi proposte e dagli effetti, ormai noti, che hanno determinato e realizzato il principio della “diseguaglianza necessaria” nel mondo, anche a pena della dignità della persona.

Il problema è globale, non solo italiano

Ovviamente non è solo un problema nazionale, ma mondiale, che corrode tutte le democrazie esistenti, che la cultura woke vuole trasformare, anche contro la volontà dei popoli.

Conseguenza di tanto è rappresentato dal comportamento di Trump, che per contrastare la deriva del partito democratico, si atteggia ad autocrate alla stregua degli altri autocrati esistenti (Putin, Netanyahu, Erdogan, Xi Jinping, ma con la tradizione della democrazia popolare dei regimi comunisti, ecc.).

Non un federatore, ma una rinnovata coscienza democratica

Allora forse non è necessario un “federatore”, ma una profonda riflessione sul senso della democrazia, sul suo significato e sulla sua attuazione, che non muta nel tempo, ma resta sempre “governo del popolo”, basta che il popolo venga messo in condizione di esercitare pienamente la sua prerogativa in termini reali, senza accorgimenti che ne virtualizzino l’esercizio, come le leggi elettorali esistenti.

Lumiltà come chiave per una vera ricomposizione

Siamo in condizione di lavorare con umiltà – dote necessaria – per raggiungere l’obiettivo della riaggregazione di tutte le espressioni popolari e democristiane?

La risposta verrà dai fatti, che, qualora non si verificassero, relegheranno definitivamente tali espressioni alla cronaca effimera, perché la Storia merita ben altro livello di responsabilità dei suoi facitori.

America, democrazia o già post-democrazia?

Siamo letteralmente smarriti, per non dire preoccupati. Ma non perché Stanlio e Ollio si sono divisi e Stanlio ha fondato un suo partito personale. Bensì perché dall’America di Ollio arrivano notizie molto allarmanti a livello globale.

Il mito americano e la realtà di oggi

E pensare che noi italiani – di Hollywood, delle sue attrici e dei suoi attori, del suo jazz e dei suoi cantanti, del suo basket, ma soprattutto della sua democrazia liberale – dal secondo dopoguerra in avanti, abbiamo avuto una rispettosa deferenza.

Arrivati a questo punto, e per quel poco che ho letto di uno storico con gli occhi aperti sul futuro, il francese Alexis de Tocqueville, mi accontenterei che un suo omonimo si recasse oggi in America.

Girasse un po’ per città, campagne, case bianche, mastodontici grattacieli col cognome del proprietario, società alberghiere, casinò.

E poi visitasse sedi di social network globali, industrie di satelliti per telecomunicazioni con orbite già affollate, riserve di intelligenza artificiale, fabbriche di automobili, piattaforme digitali, e quant’altro.

Sono certo che al suo ritorno scriverebbe un libro dal titolo: “La morte della democrazia in America”.

Trump, Musk e la democrazia-spettacolo

Servirebbe però a farci capire lo stato di salute dell’attuale democrazia americana.

Il profilo psicologico del suo attuale presidente-autocrate Trump. Assieme a quello dell’arcimiliardario Musk, proprietario unico del nuovissimo partito personale digitale, fondato appena l’altro ieri sui social, dopo l’ormai immancabile sondaggio. Un terzo partito Usa di centro, tutto giocato sui suoi soldi e sul suo carisma da attore di spettacolo.

La lezione di Manin: fine della rappresentanza

Se qualcuno, a tale ultimo proposito, avesse ancora dei dubbi su quanto ha sostenuto trent’anni fa lo studioso francese Bernard Manin, riferendosi alla cosiddetta “democrazia del pubblico”, la discesa sulla scena politica di Musk dovrebbe toglierglieli definitivamente dalla testa.

In un suo citatissimo libro (Principi del governo rappresentativo, Il Mulino), Manin aveva infatti fatto capire che ai giorni nostri il partito politico, assieme ai cittadini elettori, non serve più a nulla.

Quel che serve è solo un leader-attore, un mezzo di comunicazione di massa – oggi i social media – e non più un popolo da rappresentare con tutti i suoi problemi, né un elettore consapevole, ma solo un pubblico da accalappiare con una comunicazione-spettacolo.

E dopo, ma solo dopo, mandarlo alle urne. E pensare che noi, sull’uso dei social e di internet, ce la siamo presa a suo tempo con il comico Grillo e l’intelligente Casaleggio!

Tocqueville, Musk e i partiti grandi e piccoli

Ma il nuovo partito di Musk mi ha fatto ancora una volta ripensare a Tocqueville.

Che, pur da giovane nobile aristocratico, era orientato più sul demos che sul kratos; più sull’uguaglianza che sulle diseguaglianze; più sulle libertà che sulle costrizioni.

E che, dopo il suo viaggio in America, aveva – tra le tante altre cose – affermato che i partiti politici potevano essere di due sole specie: grandi e piccoli. I grandi partiti si formano attorno a valori condivisi, focalizzandosi sul “noi” piuttosto che sull’“io”.

I piccoli partiti, invece, sono influenzati più dalle personalità che dalle idee, attenti ai bisogni materiali dei loro membri. Sono parole di due secoli fa!

L’umanità scruta il mondo e osserva il proprio declino. Inesorabile?

Ai piedi del gigantesco costrutto pluri-ideologico eretto fino alla fine del ’900 sosta un’umanità stanca e confusa: la globalizzazione ha avvolto in un limbo polveroso i frantumi dei colossali macigni culturali che, lottando tra loro, rotolano a valle disgregandosi.

A oltre cinque anni dalla sua scomparsa, possiamo spiegare il presente utilizzando la potente metafora del filosofo Emanuele Severino: cristianesimo, islam, capitalismo, comunismo, democrazia sono i massi giganteschi in perenne conflitto, attirati a scontrarsi come in un cumulo di macerie dalla forza di gravità che ne annulla la

forza reciprocamente dirompente. Un gioco di ruolo e di compresenze, deprivato da tassonomie etiche.

Il dominio della tecnica sulluomo

Il dominio della tecnica sulla filosofia è in grado di dissolvere tutte le ideologie. Secondo Severino, la tecnica “è un gigante capace di toccare il cielo con un dito”, mentre i suoi cascami penetrano la dimensione antropologica fino al midollo: l’essere si confonde con l’esistere, l’attendismo del rimando e il nichilismo di una condizione svuotata da motivazioni forti ci rendono angosciati e insoddisfatti, sotto il peso di pericoli incombenti, fino al nulla estremo di un indefinibile cupio dissolvi.

Rincorrendo l’intelligenza artificiale stiamo disimparando l’uso di quella naturale.

Lattimo che brucia il futuro

L’attimo è la nuova dimensione temporale prevalente: in un attimo, premendo un pulsante, si può polverizzare il pianeta con la distruzione nucleare; in un istante – per incoscienza o lucida follia – si può disporre della vita propria e altrui; in un nanosecondo, i virus mutanti ci rendono vulnerabili a pandemie inarrestabili.

La sostenibilità tra uomo e natura, quella demografica e generazionale, e l’equilibrio che – tra mille difficoltà, resistenze e inquietudini – potrebbero condurci a un approdo stabile, stanno lentamente dissolvendo le rassicuranti certezze che avevamo faticosamente conquistato.

La tecnica senza pensiero

Da qualunque visuale prospettica si osservi il pianeta e la sua umanità in costante e incontrollata crescita, si percepiscono per lo più conflitti e diaspore che il relativismo etico non ricompone ad unità. La tecnica ha preso il sopravvento sulle idee: al massimo le ha sostituite con effimere opinioni, ma si avverte l’assenza di una razionalità estesa che restituisca all’uomo e al suo pensiero il possesso e il sicuro dominio delle vie da imboccare, e la consapevolezza del bene comune da preservare. Sono questi i valori che nobilitano l’uomo e la vita.

Multiculturalismo o caos?

Con malcelato eufemismo si discetta di intercultura e convivenza, ben sapendo che esse si riducono ad assumere una valenza sommativa. Non esiste una dimensione unanimemente condivisa: essa si realizzerebbe solo sotto il controllo ferreo di una sola superpotenza economica e militare, ovvero ciò che rappresenta l’opposto della libertà e delle soggettività dilaganti.

Si tratta dunque, più che altro, di una dimensione multiculturale compresente storicamente, ma in perenne conflitto.

Le democrazie sono sotto assedio

Per questo le dittature hanno mire espansive illimitate. Ed è per tale motivo che la difesa della propria democrazia passa attraverso la leadership delle democrazie nel mondo.

Ciò che sta accadendo in questo primo quarto di secolo può diventare la radicale, totalitaria, irreversibile negazione di un percorso storico iniziato a fine Settecento e conclusosi dopo l’ultimo dopoguerra: il progressivo, lento configurarsi di un ordine mondiale fondato sulla pluralità delle culture e delle loro differenti radici storiche; successivamente, sul consolidarsi del principio dell’identità nazionale e delle relazioni internazionali in un quadro di rassicuranti certezze e di rispetto del principio dell’autodeterminazione dei popoli.

Un ordine che solo il delirio di onnipotenza e la violazione delle libertà individuali e sociali possono comprimere fino alla distruzione.

 

Loligarchia globale e il ritorno della Storia

Di fatto i popoli sono comparse sullo sfondo di una svolta oligarchica che attraversa il pianeta: non abbiamo mai avuto, nella Storia, la compresenza di una pletora concomitante di tiranni e dittatori. Il dio denaro governa il mondo e lo sta portando all’autodistruzione, tra guerre devastanti e crollo della sostenibilità ambientale.

La soccombenza dell’individuo si realizza attraverso la negazione dei diritti soggettivi inalienabili, l’umiliazione delle diversità, le identità di genere; mentre la soccombenza di un’umanità sofferente e disorientata – con la disponibilità di armi distruttive che annientano le domestiche, inoffensive quotidianità – ha le sembianze di un rinnovato Olocausto.

Un Olocausto che riporta indietro le lancette di quella Storia che ci eravamo ripromessi di non rivivere, ma che si ripresenta sotto mentite spoglie – tempora mutantur et nos mutamur in illis – con mutevole delirio e inaccettabile oblio, in una coscienza collettiva ora consapevole e partecipe, ora preclusa, rimossa e indifferente.

Spazi da non perdere, a Cerignola tra restyling e riciclo

Roma, 7 lug. (askanews) – possibile coniugare sostenibilit e creativit? Non solo possibile, ma un’esigenza imprescindibile: da qui, l’idea del Laboratorio Ambientale, volto a diffondere buone pratiche di sostenibilit ambientale ed economia circolare, promosso presso il Cercat di Cerignola (FG) dal progetto “Spazio Aperto”.

Obiettivo dare vita a un vero e proprio “percorso di autocostruzione” dello Spazio Aperto: attraverso il recupero e la trasformazione di materiali destinati alla discarica, operando mediante un lavoro di restyling, la sede del progetto si sta arricchendo di nuovi elementi d’arredo,

contribuendo a creare spazi colorati e accoglienti, ideali per l’aggregazione, e che hanno reso protagonisti gli stessi giovani partecipanti.

Il laboratorio, realizzato dalla cooperativa sociale Alice, tra i partner del progetto, rivolto a due fasce d’et in base al livello di difficolt e gestione degli strumenti da utilizzare. Modellare e colorare la cartapesta, levigare il legno sono alcune delle attivit messe in campo per allestire gli spazi sia esterni che interni dello Spazio Aperto, struttura situata nel Quartiere Torricelli e co-gestita dagli attori della comunit educante partner di progetto e dai giovani utenti.

Il progetto “Spazio Aperto. Centro polivalente di Comunit per l’aggregazione, l’espressione e la partecipazione attiva giovanile”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povert educativa minorile, promosso da ESCOOP quale capofila di una numerosa partnership di attori della Comunit Educante di Cerignola.

Tra i suoi obiettivi principali ha proprio quello di promuovere una maggiore consapevolezza ambientale, fondamentale per comprendere l’impatto delle nostre decisioni d’acquisto, soprattutto nell’ambito del fast deco (la produzione e il consumo rapido di mobili e complementi d’arredo a basso costo, spesso destinati a essere sostituiti di frequente).

(In collaborazione con Fondazione Con il Sud)

Apre L’Opificio Italiacamp, arch. Lococo: bellezza e fascino

Roma, 7 lug. (askanews) – “La prima volta che sono venuto a vedere questo luogo l’ho trovato bellissimo e pieno di fascino, io ho sempre avuto la passione per i marmi, quindi vederli qui in questa che era la storia di Roma I colori dei marmi mi hanno sempre affascinato. Trovarmi in un posto dove sono stati usati, sono stati lavorati, sono stati collezionati tanti di questi marmi era un grossissimo stimolo Poi dall’altra parte era una zona industriale, un edificio con poca fondamenta, un edificio che andava completamente consolidato con le esigenze di riutilizzarlo per una funzione aperta al pubblico, con un’esigenza del genio civile e dei vigili del fuoco. La sfida vera stata quella di conservare il fascino, sperando di esserci riusciti, coniugandolo con tutte queste esigenze funzionali di destinazione”. Lo ha detto l’architetto Carlo Lococo che ha curato i lavori di rigenerazione dell’Opificio Italiacamp. Un luogo simbolo della manifattura romana che sotto la guida dello Studio Lococo adesso appare completamente ristrutturato e restaurato. I lavori sono durati quasi due anni e oggi i locali che ospitavano l’antico laboratorio hanno un valore stimato di quasi 7 milioni di euro. Un progetto profondamente “conservativo” che ha valorizzato i marmi pregiati e i gessi abbandonati. Un patrimonio che vale complessivamente quasi 500mila euro e che comprende materiali di eccezionale valore. Ma non solo restauro, anche riutilizzo. Le lastre di marmo, i blocchi monoliti, e i frammenti conservati nel giardino prima della chiusura dell’attivit del marmificio, scarti di decenni di lavorazioni, infatti, sono stati riutilizzati per le finiture per i pavimenti dei grandi ambienti interni.

Apre L’Opificio Italiacamp, Pessano: contemporaneo e funzionale

Roma, 7 lug. (askanews) – “Quando abbiamo visitato per la prima volta la Ditta Medici ce ne siamo innamorati e abbiamo deciso di farci accogliere da questo spazio investendo su di esso e salvaguardando la straordinaria eredit e il suo patrimonio storico, rendendolo al tempo stesso un posto contemporaneo e funzionale. Oggi L’Opificio Italiacamp ospita le attivit di Italiacamp e in particolare quelle di formazione ed aperto a iniziative, eventi e rassegne culturali” ha detto Elisabetta Pessano, direttrice de L’Opificio Italiacamp, un progetto di rigenerazione urbana ha trasformato un ex marmificio in uno spazio per cultura, formazione ed eventi. La nuova vita dell’opificio si inserisce nel processo di rinnovamento urbano pi ampio che sta coinvolgendo il quadrante Marconi. L’intervento ha permesso di trasformare uno spazio inutilizzato in un polo attivo e dinamico, capace di dialogare con il territorio e di generare nuove occasioni di incontro.

Intimamente, l’importanza del benessere intimo quotidiano

Milano, 30 giu. – La corretta igiene intima quotidiana femminile fondamentale. Questo il fulcro dell’evento organizzato a Milano da Alfasigma che ha presentato una nuova linea di detergenti Meclon Intima studiata appositamente per l’igiene di tutti i giorni e offrire maggiore protezione. Promuovere una cultura del benessere anche in ambito intimo necessario, in modo che disturbi comuni come vaginosi e candidosi non compromettano l’equilibrio del microbiota. Rimuovendo sudore, batteri in eccesso e impurit, infatti, si contribuisce all’equilibrio della flora microbica, preservando il pH fisiologico.

Il Dott. Francesco De Seta, medico e ginecologo, ci ha quindi spiegato l’importanza dell’igiene intima: “L’igiene intima ha assunto un ruolo importantissimo negli ultimi anni. Se da una parte significa igiene quotidiana nel rispetto dei tessuti e del micro-ambiente vaginale, l’igiene intima ha un grande rilievo anche nella prevenzione”.

Per tutta questa serie di motivi Alfasigma ha deciso di creare due nuovi prodotti per la detersione del brand Meclon Intima. Chiara Francini, Group Brand Manager Area Nutra & Intimate Care Alfasigma, ha dichiarato: “Abbiamo pensato a Meclon Intima QUOTIDIANO per un utilizzo appunto giornaliero, mentre Meclon Intima CONTROLLO ATTIVO stato realizzato con ingredienti naturali indicati per il trattamento di piccole infezioni vaginali. Gli elementi presenti all’interno del prodotto sono stati accuratamente selezionati e vantano attivit scientificamente riconosciute. Vogliamo sottolineare quanto la prevenzione e la cura delle donne passi attraverso anche il benessere intimo”.

L’igiene intima personale femminile non pu essere assolutamente trascurata e la consapevolezza il primo passo per il benessere. Perch prevenire sempre meglio che curare.

(Servizio pubbliredazionale)

Padel, Coppa dei Club MSP: a Trani trionfano i romani dell’Eschilo

Roma, 7 lug. (askanews) – Prima il titolo provinciale di Roma, poi quello della Regione Lazio, infine quello nazionale a Trani. La squadra romana dell’Eschilo TPiscine ha conquistato la decima edizione della Coppa dei Club MSP, il più importante campionato amatoriale di padel in Italia, con un incredibile en plein: l’Eschilo, squadra che nelle fasi preliminari della Coppa dei Club aveva visto in campo anche l’ex calciatore romanista Diego Perotti, ha infatti vinto tutte le partite della fase a gironi, superando poi in finale i romagnoli del Russi Padel. Si è chiusa con uno straordinario weekend pugliese al Padwel Club una competizione che – ricorda un comunicato – ha portato a Trani per la fase nazionale 16 squadre provenienti da 11 regioni d’Italia, per un totale di oltre 1.500 persone. A premiare i vincitori sono stati il vicepresidente vicario di MSP Italia Lorenzo Giorgi e il presidente del consiglio comunale di Trani Giacomo Marinaro. Nell’albo d’oro, il Lazio riprende il timone lasciato lo scorso anno all’Abruzzo, conquistando il settimo successo in 10 edizioni: uno a testa, invece, per Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana.

A chiudere il podio è stato il Bamm Padel, della provincia di Cagliari, mentre il Padel Club Tolcinasco (Lombardia), che ha visto in campo l’ex calciatore Nicola Amoruso insieme ai suoi tre fratelli, ha conquistato il quarto posto, portando una forte testimonianza di sport come legame familiare. “Noi ex calciatori ci divertiamo ormai da anni con il padel – le parole di Amoruso -. È uno sport divertente, dinamico e di una socialità unica. È stato bello confrontarci con atleti provenienti da tutta Italia, dopo una vita passata sui campi da calcio abbiamo ancora bisogno di competizione”. In campo, con il Pro Padel Parma, assieme al figlio Leo (13 anni), anche un altro ex calciatore, Stefano Morrone, da pochi giorni nominato allenatore della Primavera del Bologna. I campioni uscenti della Coppa dei Club, gli abruzzesi del Bombonera, sono stati invece eliminati nei quarti dal Russi.

L’edizione 2025 ha segnato un’importante novità con l’introduzione della nuova categoria Silver, dedicata ai club vincitori dei tabelloni di livello intermedio nelle regioni d’Italia. Hanno partecipato tre squadre provenienti da Lazio (Padel Ostiense), Abruzzo (Padel Select da Val di Sangro) e Umbria (Ventinella padel): la vittoria – conclude la nota – è andata al Padel Club Ostiense di Roma che si è aggiudicato anche il tabellone play out di consolazione.

Dazi, Dombrovskis: lettere Trump? "Trattativa con Usa va avanti"

Roma, 7 lug. (askanews) – Sui dazi commerciali, le trattative dell’Unione europea con gli Stati Uniti “vanno avanti” e “il nostro obiettivo resta quello di trovare un accordo prima della scadenza del 9 luglio”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, interpellato sulle lettere appena notificate dal presidente Usa, Donald Trump, in cui avverte che alzerà i dazi al 25% sull’import da Giappone e Corea del sud.

“Le domande riguardanti le lettere inviate dagli Usa vanno rivolte agli Usa – ha aggiunto – noi non commentiamo”. (fonte immagine: Europea Union).

Tennis, Djokovic rimonta De Minaur e affronterà Cobolli

Roma, 7 lug. (askanews) – Sarà Novak Djokovic l’avversario di Flavio Cobolli ai quarti di finale di Wimbledon: il 24 volte campione Slam vince in rimonta 1-6 6-4 6-4 6-4 sulla testa di serie n° 11 Alex de Minaur, alla fine di un match ruvido e duro sul piano tattico e fisico, durato 3 ore e 20 minuti. L’australiano è stato avanti 4-1 e palla break nel quarto set, ma ha subito la reazione veemente di Nole che, nonostante un tennis meno scintillante rispetto alle precedenti tre uscite londinesi, si conferma il principale antagonista degli enfant prodige Sinner e Alcaraz.

Al Senato l’evento “Future generazione e Salute Animale”

Roma, 4 lug. (askanews) – Si svolto, presso il Senato della Repubblica, l’evento “Future generazioni e Salute Animale: il ruolo centrale della ricerca e dell’innovazione”, promosso su iniziativa del Sen. Guido Quintino Liris, un’occasione per discutere in sede istituzionale del valore generato dalla ricerca scientifica e dall’innovazione in ambito veterinario. Abbiamo parlato con Guido Quintino Liris, Senatore della Repubblica:

“L’iniziativa presentata oggi in Senato accende i riflettori su un tema cruciale come la salute e il benessere animale che sono sempre pi collegati a quella umana. ormai evidente, anche alla luce dell’esperienza del Covid, che il benessere animale rappresenta infatti una parte fondamentale dell’approccio One Health. Non soltanto per il benessere sociale che con gli animali da compagnia si pu raggiungere, ma anche per l’aspetto legato alla prevenzione e al contrasto delle zoonosi e al correlato rischio di “salto di specie”. Anche per questo urgente rafforzare le attivit di monitoraggio e prevenzione veterinaria sul territorio, puntando su diagnosi precoci, presidi diffusi e un approccio integrato tra ASL, dipartimenti di prevenzione e mondo veterinario”.

Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati i principali risultati di una ricerca indipendente condotta da ALTEMS Advisory, con il contributo incondizionato di Boehringer Ingelheim, che ha analizzato le trasformazioni in atto nel settore della salute animale, offrendo una lettura sistemica dello stato dell’arte e delle prospettive future, con l’obiettivo di far emergere la rilevanza della ricerca in ambito veterinario per la salute animale, umana e dell’ambiente. poi intervenuta Karin Ramot, Head of Boehringer Ingelheim Animal Health Italia:

“Ricerca e innovazione veterinaria hanno un impatto importante sulla salute e sulla sostenibilit del Pianeta. Per questo importante valorizzarla e promuoverla. Non tutti sanno che lo sviluppo di un farmaco animale simile a quello umano, ma ci sono anche tante differenze perch lo sviluppo del farmaco va adattato per ogni specie animale con formulazione, appetibilit e somministrazione diversi. Anche per questo, il percorso di sviluppo dura di pi e costa di pi. Tuttavia, l’investimento in questo ambito fondamentale per prenderci cura della salute umana e della salute ambientale per le future generazioni”.

La salute animale rappresenta, inoltre, un pilastro fondamentale del modello One Health, che riconosce l’interdipendenza tra salute umana, animale e ambientale. In un’epoca segnata da nuove vulnerabilit epidemiologiche, cambiamenti demografici e climatici, e pressioni sulla finanza pubblica, rafforzare il settore della sanit veterinaria diventa una priorit strategica. Infine intervenuto Stefano Vella, Professore Global Health, Universit Cattolica del Sacro Cuore:

“Sappiamo con certezza che potremmo dover affrontare una nuova pandemia, ma grazie alla ricerca possiamo prevenirla e fermarla. In quest’ottica, sto lavorando ad un grande progetto globale che si chiama “Pandemic Fund” che guidato dalla banca mondiale e che serve per preparare i Paesi a un’eventuale prossima pandemia”.

Dal Report, sono emerse proposte discusse durante l’evento e alla base di una definizione di proposte di policy concrete, orientate alla costruzione di un modello sanitario capace di rispondere in modo sostenibile alle sfide attuali e future e in grado di ridare dignit a questo ambito di ricerca.

Eurogruppo, Donohoe confermato presidente per un terzo mandato

Roma, 7 lug. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’eurogruppo hanno confermato, votandolo per “consensus”, l’irlandese Paschal Donohoe alla presidenza per un terzo mandato. Secondo quanto riporta un comunicato, resterà in carica per altri due anni e mezzo a decorrere dal 13 luglio.

“È stato un grande onore e un privilegio servire da presidente dell’eurogruppo dal 2020. Sono molto riconoscente ai miei colleghi ministri per la fiducia che hanno riposto su di me per continuare a guidare il nostro importante lavoro per un terzo mandato”, ha commentato lo stesso ministro delle finanze irlandese, citato in un comunicato del Consiglio europeo. “Come ho promesso ai ministri già nel 2020 sono stato e resterò un autentico mediatore nei nostri negoziati, assicurando che tutte le voci e tutte le posizioni vengano prese in considerazione”.

“Alla luce delle rilevanti sfide geopolitiche l’eurozona si è dimostrata molto resiliente”. Per questo nuovo mandato “mi viene richiesto di rafforzare ulteriormente la nostra valuta condivisa e di facilitare progressi tangibili sulle nostre diverse direttrici di lavoro, dal coordinamento di bilancio, all’unione dei mercati di capitali, all’euro digitale, all’unione bancaria”, ha aggiunto.

Il consiglio Ue ricorda che l’eurogruppo è un organismo informale che è stato creato nel 1997 a cui partecipano tutti i ministri delle Finanze dei paesi dell’area euro per discutere questioni legate alle loro comuni responsabilità collegate alla valuta condivisa. Lo scopo principale resta quello di assicurare uno stretto coordinamento delle politiche economiche e anche di promuovere una crescita economica più forte e di preparare i lavori per i vertici dei capi di Stato e di governo dei paesi che aderiscono sempre all’euro.

Dopo una fase in cui era presieduto dalla presidenza di turno della Ue, il primo presidente fisso dell’eurogruppo è stato il lussemburghese Jean-Claude Junker, a cui sono succeduti l’olandese Dijsselbloem e il portoghese Mario Centeno. (fonte immagine: European Union).

Tennis, Cobolli: "E’ un momento che non dimenticherò"

Roma, 7 lug. (askanews) – “È un momento che non dimenticherò”. Così Flavio Cobolli sul Campo 2 di Wimbledon dopo aver detto di essersi meritato Centrale o Campo 1 per la sua prossima partita: affronterà il vincitore del match tra Novak Djokovic e Alex De Minaur, quindi uno di quei due campi sembra garantito. “È stata una partita incredibile – ha detto l’azzurro -. Ho cercato di giocare a modo mio, perché penso sia la chiave per battere i migliori giocatori del mondo e quelli più esperti. Ho cercato di essere aggressivo in ogni punto e penso di aver giocato molto bene”.

Rea Circle raggiunge la certificazione SOA

Bergamo, 7 lug. (askanews) – Ha ottenuto a inizio giugno 2025 la certificazione SOA, il documento che attesta capacit organizzative, tecniche ed economiche per operare nel settore degli appalti pubblici. l’ultimo riconoscimento di Rea Circle, impresa nata a Milano nel 2006, gi attiva nel comparto del lusso e della moda con ristrutturazioni chiavi in mano e servizi di facility management. L’azienda si era gi distinta per aver ottenuto, nei mesi scorsi, numerose certificazioni di qualit ed ottenuto il pi alto Rating di Sostenibilit sui propri processi interni, l’uso di materiali certificati e il ricorso a fornitori a basso impatto ambientale, nel pieno rispetto di tutte le direttive europee ESG. Abbiamo parlato con Roberto Guerini, CEO e Founder Rea Circle:

“Siamo una delle prime e poche aziende in Italia ad aver completato e raggiunto il percorso di sostenibilit. Abbiamo naturalmente raggiunto molti traguardi con delle altre certificazioni che testimoniano l’eccellenza e la qualit dei servizi svolti. Ogni certificazione rappresenta un traguardo molto importante raggiunto attraverso la dedizione e la competenza e il rispetto degli standard elevati dal settore”.

Traguardi importanti, cui si aggiungono gli Awards 2023 e 2024 della Cassa Edile, che consolidano il percorso di una realt cresciuta in stretta collaborazione con studi di architettura e brand internazionali.

“Non siamo general contractor, noi siamo interpreti dello spazio con una mentalit da atelier dove ogni dettaglio fa parte di un racconto ben preciso e coerente. Collaboriamo con architetti di fama internazionale incaricati da maison molto esigenti. Il nostro approccio sempre lo stesso, discrezione, affidabilit e rispetto dei tempi”.

Con le nuove certificazioni, Rea Circle si affaccia su nuovi segmenti di mercato, puntando su standard pi alti in termini di affidabilit, sostenibilit e continuit dei servizi. Un percorso che riflette una tendenza pi ampia del settore: l’evoluzione dell’edilizia verso modelli sempre pi certificati, orientati alla qualit e al rispetto ambientale.

Musica, uscito ANIMA MUNDI, il nuovo album di Monica Marziota

Roma, 7 lug. (askanews) – disponibile su tutte le piattaforme digitali ANIMA MUNDI (EMA Vinci records), il nuovo progetto discografico della soprano, compositrice e musicologa Monica Marziota: una raccolta di canti sacri in lingue ancestrali – tra cui guaran, grecanico-calabrese antico, giudaico-spagnolo, latino, nhuatl, yoruba, sassone occidentale, logudorese e altre – che esplora le radici spirituali, sonore e poetiche dell’umanit. Un’opera unica nel suo genere, sospesa tra tradizione orale e creazione contemporanea, tra rito e ricerca.

Un’esperienza d’ascolto che anche un atto di resistenza culturale: queste lingue ancestrali tornano a risuonare con intensit e bellezza in una scrittura vocale profondamente evocativa. ANIMA MUNDI stato presentato a Roma in prima mondiale – Un’esperienza unica di ascolto presso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli. A guidare l’ascolto, la voce autorevole di Guido Barbieri, storico della musica e figura di riferimento di Rai Radio3, che ha saputo restituire al pubblico tutta la profondit e il significato di un’opera che unisce radici e spiritualit.

Questa prima romana ha seguito due significative anticipazioni in Sardegna, dove ANIMA MUNDI stato accolto con grande interesse: prima al Festival Etnosfera di Aggius, in un contesto di dialogo interculturale e musicale, poi nella suggestiva Chiesa di Stella Maris a Porto Cervo, che ha ospitato una partecipata esecuzione sospesa tra spiritualit e memoria.

Giornate Cinema Muto, apre "Cirano di Bergerac" di Genina restaurato

Roma, 7 lug. (askanews) – Circa 200 titoli fra corto e lungometraggi arriveranno dalle cineteche nazionali e internazionali per la 44esima edizione delle Giornate del Cinema Muto, dal 4 all’11 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone: tredici sezioni, inclusi gli eventi speciali, per decine di film che ogni giorno, dal primo mattino fino a tarda sera si succedono sullo schermo, tutti accompagnati con musica dal vivo dai migliori musicisti specializzati. Come sottolinea Jay Weissberg, per il decimo anno alla direzione delle Giornate, “il programma intende offrire alla comunità internazionale dei cinefili riunita a Pordenone e a tutti gli spettatori una sorta di terapia cinematografica, grazie anche all’alto numero di commedie, per provare, nonostante quanto sta accadendo nel mondo, a trovare solidarietà, sorridendo, nella condivisione della nostra umanità”.dal 4 ottobre a Pordenone

L’evento musicale che aprirà ufficialmente il festival sabato 4 ottobre è “Cirano di Bergerac” (1923) di Augusto Genina, spettacolare adattamento per lo schermo dell’opera teatrale di Edmond Rostand con gli amati personaggi Cirano, Cristiano e Rossana. L’uso innovativo di un complesso sistema che combina imbibizione e un’ampia gamma di colorazioni a stencil ha fatto del Cirano di Genina una pietra di paragone della bellezza cinematografica, ma solo ora, grazie al superbo restauro della FPA Classics di Parigi, che sarà presentato in anteprima mondiale a Pordenone, è possibile apprezzarne l’intera gamma cromatica come avveniva un secolo fa. Il compositore americano Kurt Kuenne ha rivisto e rielaborato la sua precedente partitura per il film, che verrà anch’essa eseguita in anteprima al festival dall’Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Ben Palmer.

Protagonista dell’evento di pre-apertura, il 3 ottobre allo Zancanaro di Sacile con il capolavoro “The Cameraman” (1928) accompagnato dalla Zerorchestra, Buster Keaton chiuderà il festival al Teatro Verdi la sera di sabato 11 ottobre e nella replica pomeridiana di domenica 12 ottobre con “Our Hospitality”, il suo secondo lungometraggio, co-diretto nel 1923 con John G. Blystone e interpretato insieme alla moglie Natalie Talmadge. Uscito in Italia con il titolo “Accidenti… che ospitalità!”, il film prende spunto da una lunga faida, risalente al XIX secolo e divenuta leggendaria, tra due famiglie nella regione montuosa degli Appalachi. Keaton, da par suo, trasforma ogni ostacolo in un’esilarante impresa fisica, che culmina in una corsa mozzafiato contro la natura stessa. Fin dalla prima uscita la critica si rese conto che Keaton stava realizzando qualcosa di diverso con questo film in cui commedia e pathos si fondono perfettamente e la narrazione diventa parte integrante ed essenziale della comicità, non più solo un pretesto per mettere insieme una serie di gag.

Nell’anno di Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura, il film sarà presentato con la partitura per orchestra da camera del compositore sloveno Andrej Goricar, che a Pordenone dirigerà l’Orchestra of the Imaginary di Lubiana.

La più ampia retrospettiva dell’edizione 2025 è dedicata al genio e all’immensa popolarità di Charlie Chaplin, una scelta che vuole essere anche un omaggio al suo biografo ufficiale, David Robinson, direttore delle Giornate del Cinema Muto per diciannove edizioni, dal 1997 al 2015, e ora direttore emerito. È ancora possibile proporre un punto di vista originale attraverso cui indagare il fenomeno Chaplin e farlo partendo proprio dalla sua notorietà? La rassegna prende in esame la Chaplin-mania in tutte le sue forme, includendo sia Chaplin e il suo Charlot sia coloro che lo hanno ispirato, gli attori che ha influenzato, gli imitatori, i cartoni animati e i cinegiornali che testimoniano la sua fama mondiale senza eguali.

Il vasto programma – 30 titoli suddivisi in sei parti nell’arco della settimana – è reso possibile dalla collaudata partnership delle Giornate del Cinema Muto con le cineteche europee e americane e dalla stretta collaborazione con l’archivio della famiglia Chaplin. Fra le proiezioni più attese, la prima mondiale del nuovo restauro del MoMA della commedia di Chaplin contro la guerra “Shoulder Arms” (1918), che fa il paio con “Soldier Man” (1926) di Harry Langdon, altra commedia antimilitarista; ma anche i film con colleghi importanti come Mabel Normand, Marie Dressler e Jackie Coogan. Da parte sua, il Chaplin Office svelerà a Pordenone alcuni tesori concedendo la proiezione di home movies raramente visti e di filmati realizzati sul set, per uno sguardo sulla vita privata di Chaplin, sui suoi metodi di lavoro oltre che sulla sua smisurata popolarità.

Le Giornate del Cinema Muto sono realizzate grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine, della Fondazione Friuli e con la partecipazione di BCC Pordenonese e Monsile.

Russia, l’ex ministro dei trasporti morto suicida. Putin l’aveva appena rimosso

Roma, 7 lug. (askanews) – Secondo quanto riporta Ria Novosti, Roman Starovoit si sarebbe suicidato oggi. Starovoit era stato rimosso oggi da Vladimir Putin dall’incarico di ministro dei Trasporti. Il suo corpo senza vita sarebbe stato ritrovato a Odintsovo, nei pressi di Mosca.

Poco prima il presidente russo Vladimir Putin aveva firmato un decreto con cui solleva Roman Starovojt dall’incarico di ministro dei Trasporti della Russia. Come riferisce il portale ufficiale per la pubblicazione degli atti normativi. “Sollevare Roman Vladimirovic Starovojt dall’incarico di Ministro dei Trasporti della Federazione Russa. Il presente decreto entra in vigore dal giorno della sua firma”, si legge nel testo. Secondo fonti citate da Vedomosti, il cambio alla guida del ministero era in preparazione da diversi mesi.

Il Comitato Investigativo russo hanno confermato che il corpo dell’ex ministro dei trasporti, Roman Starovoit, è stato trovato a Odintsovo, vicino Mosca, nella sua auto, con una ferita letale da arma da fuoco, e accanto al corpo l’arma. Come ha appreso “Kommersant”, contro Starovoit sono state rese dichiarazioni da imputati in un caso di appropriazione indebita di almeno 1 miliardo di rubli, stanziati per la costruzione di strutture difensive al confine con l’Ucraina. Tra coloro che hanno testimoniato figura anche l’ex governatore della regione di Kursk, Aleksej Smirnov. Roman Starovoit ha ricoperto la carica di governatore della regione di Kursk da ottobre 2018 a maggio 2024. A succedergli fu proprio Smirnov, arrestato nell’aprile scorso con l’accusa di tangenti relative alla costruzione di fortificazioni al confine con l’Ucraina.

La difesa dell’ex governatore della regione russa di Kursk, Alexei Smirnov, non ha commentato le notizie di stampa secondo cui avrebbe testimoniato contro l’ex ministro dei Trasporti russo Roman Starovoit nell’ambito di un caso di furto di fondi destinati alla fortificazione della regione.
L’avvocato di Smirnov, Sergei Bushin, ha dichiarato alle agenzie di stampa russe di “non essere a conoscenza” e “di non poter commentare”. Nel frattempo, la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko, ha ribadito la tesi del suicidio.

Padel, Fip Silver Treviso: in finale successo per Rubini-Rodriguez

Roma, 7 lug. (askanews) – Dopo oltre due ore di gioco ad altissimo ritmo, l’argentino Juani Rubini e lo spagnolo Alonso Rodriguez hanno conquistato la terza tappa del FIP Silver Mediolanum Padel Cup, andata in scena al Padel Club X4 di Treviso. In finale – si legge in una nota – Rubini e Rodriguez hanno battuto la coppia composta dal siciliano Flavio Abbate e dall’italo-spagnolo Alvaro Montiel Caruso con il punteggio di 6-7 7-6 6-4 al termine di una battaglia chiusa nei dettagli del terzo set.

“Alla fine si è deciso tutto per un soffio e qualche punto, ma loro hanno giocato bene e hanno meritato”, ha commentato la coppia. “Ci tenevo da pazzi a fare bene qui in Italia, ma nello sport è così e da domani si torna a lavorare”, ha aggiunto Abbate. Il match si era aperto con un primo set vinto al tie-break da Abbate e Montiel, capaci di annullare cinque palle break consecutive. Nella seconda frazione Rodriguez e Rubini hanno pareggiato i conti ancora al tie-break, prima di chiudere la sfida con un 6-4. Commosso Rubini a fine gara: “Qui ha vinto un torneo mio padre, che mi ha insegnato tutto. Ci tenevo a ripetere la sua impresa”.

La finale femminile ha offerto a sua volta grande spettacolo: Marta Borrero e Agueda Perez hanno conquistato il titolo battendo la coppia formata dall’argentina Julieta Bidahorria e dalla spagnola Lara Arruabarrena, in una riedizione della finale di Utrecht di una settimana fa. Dopo un primo set perso 2-6, le spagnole hanno ribaltato il match imponendosi 7-6, 6-1. “Sapevamo che sarebbe stata una partita durissima, ma abbiamo continuato a crederci”, ha dichiarato Agueda Perez, che compirà 18 anni il 20 luglio.In semifinale Borrero e Perez avevano superato le azzurre Chiara Pappacena e Martina Parmigiani (6-4, 6-3), mentre Clarissa Margherita Aima e Giorgia Rosi si erano fermate contro Bidahorria-Arruabarrena (3-6, 3-6).

Cinema, SalinaDocFest al via 15 luglio: premi a Stone, Irons, Cusack

Roma, 7 lug. (askanews) – Al via, dal 15 al 20 luglio 2025 a Salina (Isole Eolie), per la prima volta in periodo estivo, la XIX edizione del SalinaDocFest – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – che tornerà a portare sull’isola eoliana il meglio del documentario narrativo internazionale con la direzione artistica della sua fondatrice, Giovanna Taviani e con Giulia Giuffré presidente. Un festival nato nel cuore del Mediterraneo con la vocazione di raccontare storie vere attraverso lo sguardo del cinema d’autore, creando ponti tra realtà e immaginario, tra territori e linguaggi, tra parole e immagini. Anche quest’anno il festival si prepara ad accogliere ospiti, registi, musicisti, scrittori e produttori in un calendario fitto di proiezioni, incontri, premi, ma anche concerti, presentazioni di libri e mostre artistiche che celebrano il dialogo tra le arti.

Un festival sempre più internazionale, che ospiterà a Salina star del calibro di Oliver Stone e Jeremy Irons, Sinéad Cusak, Lunetta Savino, Ascanio Celestini, Daniele Ciprì, Agostino Ferrente, ma anche scrittrici come Lidia Ravera e Silvia Bizio, musicisti come Giuliano Taviani e Carmelo Travia, I Patagarri e Pietra Montecorvino.

Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole / Nuove Immagini, un invito esplicito a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore. “Ogni anno – ha sottolineato Giovanna Taviani – il nostro vocabolario perde più di tremila parole: se non c’è nessuno che ascolta, la parola cade nel vuoto, diventa unidirezionale, perde di significato. Una vera e propria emorragia vocale, che ci sta togliendo la parola e privando di una memoria collettiva. La perdita del linguaggio implica sempre come conseguenza la perdita del mondo e il tema delle parole riguarda anche le immagini che, saturate, decontestualizzate, private di un referente hanno smesso di dirci qualcosa sul mondo in cui viviamo, non creano più empatia. Tutti parliamo il linguaggio delle immagini, ci navighiamo dentro, le produciamo. Eppure pochi di noi ne conoscono la grammatica. Un vero e proprio paradosso”.

Tra le novità del festival, la sezione I Mestieri del Cinema, con un focus particolare sulle professioni che stanno dietro alla costruzione di un documentario (dal montaggio alla colonna sonora), e il Manifesto “Il Cinema come Mestiere dell’Immaginario – Per il Diritto di Cittadinanza allo studio del linguaggio audiovisivo nelle scuole”, firmato da Giovanna Taviani e SalinaDocFest, che sarà presentato ufficialmente in un incontro pubblico sabato 19 luglio. Il manifesto prende spunto dal libro Il cinema, l’immortale (Giulio Einaudi Editore, 2022) del regista Daniele Vicari, primo firmatario dell’iniziativa, che riflette su come siamo entrati nell’era digitale senza gli strumenti per decifrarne il linguaggio, così come, nel dopoguerra, i nostri nonni impararono a parlare la lingua orale della televisione senza saperla né leggere né scrivere.

Tra i momenti più ricchi del SalinaDocFest 2025, gli incontri con gli autori rappresentano un’occasione preziosa di dialogo diretto tra pubblico e protagonisti del cinema, della scrittura e dell’immaginario contemporaneo. Al Caffè del Festival, al Rapa Nui Resort di Santa Marina Salina, si alterneranno figure come Oliver Stone, che converserà con Silvia Bizio sul suo libro Cercando la luce, e Maricetta Lombardo e Clarissa Cappellani, che condivideranno le proprie esperienze sul suono e sulla fotografia nel documentario. Daniele Ciprì e Nicolò Massazza approfondiranno invece il confine tra realtà e finzione nell’immagine contemporanea, mentre Silvia Bizio, Luciana Capretti e Lidia Ravera presenteranno le loro ultime pubblicazioni. Al Wine Bar Ravesi di Malfa, affacciato sulla baia di Punta Scario, si terranno gli Incontri.doc con Ascanio Celestini e Agostino Ferrente, mentre la terrazza del Porticciolo turistico ospiterà gli appuntamenti dell’Enocinema, tra degustazioni e racconti d’autore, in collaborazione con alcune delle più importanti aziende vinicole eoliane.

Come ogni anno, il SalinaDocFest premia il talento, l’impegno e la capacità di raccontare il reale attraverso lo sguardo autoriale. Sei opere selezionate tra le più originali e significative della stagione documentaria concorreranno quest’anno ai tre premi principali del SalinaDocFest: il Premio Palumbo al miglior documentario, il Premio MediaFenix per il miglior montaggio e il Premio Signum del Pubblico. Le opere selezionate sono “Il cassetto segreto” di Costanza Quatriglio, un dialogo tra la memoria familiare e quella collettiva che prende forma attraverso l’archivio e il sentimento; “Fratelli di culla” di Alessandro Piva, un’esplorazione su una pagina dimenticata della storia sociale italiana, quella dei brefotrofi; “No More Trouble” di Tommaso Romanelli, un’indagine sul vuoto lasciato dalla scomparsa del padre, Andrea, ingegnere e velista, disperso in mare durante una traversata atlantica; “L’occhio della gallina” di Antonietta De Lillo, un’autobiografia in forma filmica che ripercorre due decenni di lotta e marginalizzazione nel cinema italiano, attraverso archivi personali e battaglie artistiche e legali; “Real” di Adele Tulli, un’esperienza visiva che immerge nell’iperconnessione digitale, interrogando in modo poetico il rapporto tra realtà e virtualità, tra tecnologia e identità umana; “Tineret” di Nicolò Ballante, la storia di un ragazzo moldavo nella periferia romana, costretto a crescere troppo in fretta tra sogni musicali e responsabilità familiari.

Ai riconoscimenti storici del Concorso Internazionale si affiancano i premi speciali, assegnati a figure di primo piano del panorama culturale. Oliver Stone riceverà il Premio Gruppo Arena, mentre Jeremy Irons sarà insignito del Premio Irritec per il suo attivismo civile e ambientale. Sinéad Cusack sarà premiata con il Lady Wilmar per la sua visione artistica al femminile, mentre il Premio Pistì andrà a Lunetta Savino per la sua intensa interpretazione in “Diamanti”. Il regista Agostino Ferrente riceverà il Premio Howden Assimovie per la forza musicale e corale del suo cinema. Il Premio Ravesi sarà assegnato ad Ascanio Celestini per “Poveri Cristi”, opera che fonde parola e immagine con urgenza poetica, e Lidia Ravera sarà insignita del Premio “Nuove Parole / Nuove Immagini”, in sintonia con il tema centrale dell’edizione.

La musica sarà presente all’inizio e alla fine del festival, rispettivamente con i concerti Pietra a metà, un omaggio di Pietra Montecorvino a Massimo Troisi e Pino Daniele, e I Patagarri, quintetto gipsy-jazz che accompagnerà il pubblico nel saluto finale tra swing e virtuosismo. Nel mezzo, un momento speciale sarà dedicato alla sezione Cinema e Musica, con la proiezione dei film “Pino” di Francesco Lettieri e del capolavoro restaurato “Buena Vista Social Club” di Wim Wenders, oltre al rinomato L’Orchestra di Piazza Vittorio.

Pezeshkian: l’Iran non ha mai sviluppato un programma per una bomba nucleare, né ha intenzione di farlo

Roma, 7 lug. (askanews) – Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha dichiarato che “l’Iran non ha mai sviluppato un programma per una bomba nucleare, né oggi né nel passato” né, tantomeno, ha intenzione di farlo “in futuro”. Questo, ha detto Pezeshkian nel corso dell’intervista condotta dal giornalista americano Tucker Carlson, perché il programma nucleare bellico è “proibito dalla nostra religione” essendo in contrasto con la fatwa dell’ayatollah Khamenei nel 2003, che vieta la produzione di armi nucleari. Gli iraniani si sentono profondamente incompresi dall’America e dall’Occidente, ha sottolineato Pezeshkian.

Il presidente, inoltre, si è soffermato sul rapporto dell’Iran con l’IAEA, la quale ha potuto “verificare” la produzione degli arsenali iraniani fino al momento in cui gli “attacchi israeliani” hanno posto la fine di questa collaborazione, ha concluso Pezeshkian.

Il presidente dell’Iran Masoud Pezeshkian, nell’intervista esclusiva al giornalista statunitens, ha inoltre dichiarato che Israele ha tentato di assassinarlo: “Hanno provato, sì, ma hanno fallito”, ha risposto Pezeshkian. Incalzato da Carlson su una possibile volontà di Teheran di colpire il presidente statunitense Donald Trump, Pezeshkian ha negato alcun tipo di intenzione in tal senso, bollando queste illazioni come strumenti di propaganda di Israele.

(Immagine dall’intervista a Pezeshkian trasmessa sui profili social di Tucker Carlson)

Al via la quarta edizione del FestivalArteInVivo

Roma, 7 lug. (askanews) – Continua anche nell’estate 2025 il percorso del Festival ArteInvivo, il progetto visionario che, puntando, sin dalla sua nascita nel 2021, sulla “condivisione dell’arte, intesa come esperienza collettiva e multiculturale, ha decisamente vinto la sua scommessa anche dal punto di vista turistico, tanto da far tornare ogni anno a San Lucido (Cs) ben il 92% dei partecipanti delle passate edizioni.

Giunta alla sua quarta riconferma, la manifestazione, ideata dalle direttrici artistiche Loredana Ruggieri e Francesca Stocchi e dalla project manager Sophie Ravel, patrocinata dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e con il contributo della Regione Calabria per uno degli “Eventi e Manifestazioni innovative e sperimentali” di “Calabria straordinaria”, proporrà dal 21 al 26 luglio un nuovo programma ricco di spettacoli e masterclass di flamenco, musica e concerti, corsi di yoga, artigianato locale, enogastronomia e molto altro. ?Una settimana di ispirazione e divertimento che coinvolgerà artisti e docenti provenienti da diversi Paesi e da più regioni d’Italia. Ad accoglierli sarà ancora una volta la “Perla del Tirreno”, un borgo dal mare cristallino, con il centro storico ,pieno di vita di giorno e di notte, e i dintorni immersi nella natura e tutti da esplorare.

La nuova avventura prenderà il via il 21 luglio con il Carnevale Estivo di San Lucido, con la partecipazione alla storica sfilata dei carri allegorici. Il carro ArteInVivo, decorato in stile flamenco-andaluso, porterà in strada suoni, danza e colori. Un momento di festa collettiva, che celebra l’incontro tra tradizione locale e cultura internazionale.

Anche quest’anno ArteInVivo offrirà occasione imperdibili innanzitutto per l’approfondimento tecnico e coreografico del Flamenco, genere artistico a cui Loredana Ruggieri e Francesca Stocchi sono dedite da anni come docenti nelle rispettive scuole e negli spettacoli di cui curano coreografia e regia. ?Accanto alle presenze di grandi artisti che ritornano, come Marco Flores (baile) e Rafael Perea (cante) dalla Spagna, Francesco Perrotta (cajon) e Pasquale Ruocco (guitarra flamenca) dall’Italia, le direttrici artistiche hanno fortemente voluto la presenza di 3 artiste che, per carisma e tecnica, stanno dando un grande contributo al baile flamenco.

A partire da Concha Jareño, anche lei un atteso ritorno, che proporrà un corso intensivo dell’affascinante Bata de Cola, unendo eleganza, tecnica e forza. Nata a Madrid, laureata in Danza Spagnola, vincitrice di numerosi premi prestigiosi, la Jareño è una delle più raffinate interpreti del flamenco contemporaneo e si esibisce sui più grandi palcoscenici internazionali. La sua danza è un viaggio profondo nell’anima del flamenco, capace di trasmettere emozioni pure e autentiche. Per chi vuole muovere i primi passi del meraviglioso baile flamenco, durante il Festival Arteinvivo avrà a disposizione il corso della maestra Ester Bucci, bailaora e docente di grandissima esperienza, titolare di corsi ad Asti, Torino, Vercelli, Milano e Pescara, con collaborazioni a Vicenza e Brescia. Il suo corso sanlucidano verterà sulle tecniche di base di braceo (movimenti coreografici delle braccia e mani) e zapateado (ritmica con i piedi) attraverso il montaggio di una piccola coreografia e con particolare attenzione alla postura.

Un’altra donna e artista di di grandissima personalità, Giorgia Celli, danzatrice e maestra di lunga esperienza, responsabile danza per la programmazione artistica del Teatro del Lido di Ostia di Roma Capitale, animerà il programma del 23 luglio nel centro storico con il suo progetto partecipato e pluripremiato Flamenco per tutti, nato come luogo di incontro, in cui condividere il proprio sapere e farne un’esperienza collettiva e accessibile, con lezioni aperte che tutti potranno provare. A seguire nella stessa serata la Escuela de Baile Flamenco Eva Sánchez (La Línea de la Concepción, Cádiz), in collaborazione con la Escuela de Flamenco de Andalucía (EFA) darà vita al Gala Internacional de las Escuelas Flamencas, un’occasione unica per vedere giovani talenti da tutta Europa. A chiudere la giornata con energia sarà il Concerto “Malasangre” con Iacopo Schiavo (chitarra), Luca Valenza (percussioni), Virginia Veltri (danza). Un mix di flamenco, etnica e contaminazioni.

Da non perdere il 25 luglio il Primo Gala del Flamenco Italiano con l’invitato speciale Ruben Guerrero Cabrera (14 anni, Rubén Guerrero Cabrera, finalista Desplante Juvenil 2025 (Festival Cante de las Minas). e il 26 luglio, nella serata conclusiva, la Festa di Cerasuolo, enogastronomia, musica dal vivo, artigianato e danze popolari in collaborazione con l’associazione San Lucido Experience. Un modo autentico per salutarsi e valorizzare la montagna calabrese.?Ogni giornata inizierà con un risveglio del corpo e della mente. Sul tappetino, tra le colline di Agriarmonia, lo yoga con Francesco Ricagno e Valentina Guerrieri diventerà un momento di ascolto e di energia ritrovata. È il lusso di prendersi del tempo, di dedicarsi al proprio corpo e al proprio respiro. Inoltre l’artista Milena Cosentino guiderà coloro che vorranno cimentarsi nella lavorazione dell’argilla, plasmando la propria sirena.

Tv, dal 10 luglio arriva la serie crime "This City Is Ours"

Roma, 7 lug. (askanews) – Dal 10 luglio arriva in Italia, in anteprima esclusiva su TimVision, “This City Is Ours” la serie crime con Sean Bean e James Nelson-Joyce. Ambientata a Liverpool, è una storia di criminalità organizzata, di lotta per il potere e su ciò che siamo disposti a fare per ottenerlo, ma è anche un racconto sulla famiglia e sull’amore.

Per anni, con il suo amico Ronnie (Sean Bean), Michael (James Nelson-Joyce) ha contrabbandato cocaina dentro e fuori dalla città, direttamente dalla Colombia. Ma quando una delle spedizioni scompare, capisce che il loro regno è in pericolo. Ronnie inizia ad accennare al ritiro e alla pensione mentre Michael, per la prima volta innamorato, inizia a immaginare una vita diversa. Quando il figlio di Ronnie, Jamie (Jack McMullen), inizia a prendere il controllo decide che per Michael non c’è più posto al tavolo delle trattative. Entrambi hanno piani ambiziosi per modernizzare la gang e la loro lotta per il potere diventa brutale. Ma la sfida più grande per Michael sarà salvare Diana (Hannah Onslow), la donna che ama, e il figlio che in fondo ha sempre sognato.

Nel cast Sean Bean (Shardlake, Marriage, Time), James Nelson-Joyce (Bird, A Thousand Blows), Hannah Onslow (Empire of Light, This Is Going to Hurt), Jack McMullen (Hijack, Ford v Ferrari) e Julie Graham (Shetland, Time). La serie è prodotta da Sony Pictures, produttori esecutivi sono Andy Harries (The Crown, Outlander), Rebecca Hodgson (Sherwood), Sian McWilliams (Without Sin), Stephen Butchard (The Last Kingdom, Baghdad Central), Saul Dibb (The Sixth Commandment, Dublin Murders) e Jo McClellan (This Town, I May Destroy You).

Calcio, Allegri: "Obiettivo riportare il Milan in Champions"

Roma, 7 lug. (askanews) – “Il calcio è difficile”. Massimiliano Allegri, al ritorno al Milan dopo undici anni ribalta il suo “calcio semplice”. Il suo messaggio è chiaro e si fonda su concetti ben definiti, con la parola “lavoro” che risuona come un mantra incessante. “Bisogna essere un blocco unico, con un’unica direzione,” afferma Allegri in conferenza stampa, sottolineando come la società debba essere un sostegno fondamentale per la squadra. “La dedizione al lavoro deve essere al primo posto. Non servono rivoluzioni, solo lavorare con ordine.” L’obiettivo primario è cristallino: riportare il Milan a giocare la Champions League: “Il Napoli è sempre la favorita, poi ci sono Inter, Juve, Roma, Lazio, Atalanta. Arrivare nelle quattro non è assolutamente facile.” Nonostante le sfide, l’allenatore si dice “molto contento, molto entusiasta” della rosa a disposizione, definendola “ottima” e ricca di “giocatori di valore”. Sottolinea l’importanza dei primi mesi di lavoro per gettare le basi della stagione, che si deciderà a marzo. Un appello accorato va anche ai tifosi, ai quali chiede sostegno e comprensione: “L’unica cosa per riconquistare il rispetto dei tifosi è lavorare bene, i tifosi ci dovranno dare una mano, abbiamo bisogno di loro.” Allegri ha praticamente ufficializzato l’addio di Theo Hernandez e l’arrivo di Luka Modric. “Theo? Le uscite sono condivise, Theo ha fatto una scelta, gli auguro le migliori fortune. Modric arriverà in agosto, è straordinario, non ha bisogno di presentazioni.”

Tra le conferme più rassicuranti, quella di Mike Maignan, definito “uno dei migliori portieri in Europa”, e la fiducia incondizionata in Rafael Leao, al quale si aspetta una “grande stagione”, specialmente tra i 26 e i 30 anni, considerati gli anni d’oro della carriera. Anche Ruben Loftus-Cheek è visto come un elemento chiave nel centrocampo a tre che Allegri intende schierare. Nonostante un iniziale tentativo di glissare sul mercato (“Non voglio parlare di mercato qui…”), le domande incalzano, portando anche a una velata menzione di Dusan Vlahovic, un “ragazzo straordinario” che ha visto crescere alla Juventus. Allegri ha rivelato i dettagli del suo ritorno, sottolineando l’immediatezza dell’incontro con Tare e Furlani e il “piacevole pranzo” con la proprietà. Non ha ancora incontrato Zlatan Ibrahimovic di persona, ma i due si sono già sentiti e “sono molto contento” del loro rapporto. Non potevano mancare riferimenti alle sue celebri frasi. “La differenza reti è la cosa che conta di più, me lo hanno insegnato da bambino. Quasi sempre in Serie A vince la squadra che prende meno gol.” Riguardo al famoso “corto muso”, ha chiarito: “Non è questione di corto muso, l’obiettivo è tornare in Champions. Bisogna divertirsi con grinta, questo è il mio modo di vedere le cose.” Ha poi concluso con una riflessione più profonda sul calcio come forma d’arte, ricordando il gol in rovesciata di Cristiano Ronaldo contro la sua Juventus: “Nessuno ricorda l’azione. Il calcio è arte, la gente viene allo stadio per vedere i gesti tecnici.”