La Gaudium et spes alla luce delle parole di Mons. Paglia

A distanza di quasi sessant'anni, la Costituzione pastorale varata dai Padri conciliari continua ad essere la traccia fondamentale per comprendere l'identità e la missione della Chiesa nel mondo.

“È un testo straordinario e ancora oggi ispirante. Così Mons. Vincenzo Paglia, vescovo tra i più vicini a Papa Francesco, in un lungo articolo apparso sullUnità (tornata da poco in edicola) del 22 giugno scorso ha definito la Gaudium et spes. Perché è un testo straordinario? Possiamo metterla,in questo modo. Proprio nel cuore del Concilio Vaticano II, nel lontano dicembre del 1965, una voce risuonò potente all’interno delle mura vaticane. Era appunto la Gaudium et Spes, la Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, un testo audace e coraggioso che avrebbe gettato un ponte tra la millenaria Tradizione cattolica e la realtà tumultuosa del ventesimo secolo.

In effetti, a distanza di quasi sessant’anni continua ad essere la traccia fondamentale per comprendere l’identità e la missione della Chiesa nel mondo, rappresentando una sorta di manifesto di apertura al dialogo con la società contemporanea, con una visione profonda e umana della fede cristiana. È lesortazione alla Chiesa a immergersi nel mondo, a conoscere e comprendere le gioie e le speranze, le angosce e le tristezze degli uomini di ogni tempo e luogo. Non a caso si afferma che la Chiesa è chiamata ad essere il sacramento di unità del genere umano e a costruire ponti di dialogo e collaborazione con tutti gli uomini di buona volontà. Questa apertura al mondo non significa però un abbandono delle proprie radici o dei propri valori. Al contrario, si sottolinea che la Chiesa deve portare avanti la sua missione evangelizzatrice senza timore, testimoniando la bellezza e la verità del Vangelo in un contesto culturale e sociale in continua evoluzione.

La Costituzione affronta anche questioni cruciali come la dignità umana, la pace, la giustizia sociale, la famiglia e il lavoro. Con questo si ribadisce che ogni essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, ha diritto a essere rispettato e tutelato in ogni fase della sua esistenza. In un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze, la Chiesa è chiamata a promuovere la giustizia e la pace, lavorando per la costruzione di una società più equa e fraterna. Siriconosce, per altro, l’importanza fondamentale della famiglia come cellula base della società. La famiglia è un dono di Dio e deve essere sostenuta e protetta, in quanto luogo privilegiato di amore, educazione e crescita umana. La Chiesa si fa carico delle sfide che le famiglie affrontano nel mondo moderno, offrendo sostegno e orientamento, promuovendo la centralità dei valori morali e spirituali all’interno delle relazioni familiari.

In più, la Gaudium et Spes riconosce il valore e la dignità del lavoro come strumento di realizzazione personale e contributo al bene comune. I cristiani allora si impegnano – e ciò suona come vivo incoraggiamento – a sostenere i lavoratori e a promuovere una giusta distribuzione delle risorse, affinché ogni individuo possa vivere dignitosamente e sviluppare appieno le proprie potenzialità. Dunque, nelsuo messaggio profetico e attuale la Costituzione ci ricorda che la Chiesa non può chiudersi in se stessa, scegliendo di vivere in una torre d’avorio. Essa è chiamata piuttosto a uscire, a incontrare le persone nelle loro realtà concrete, a comprendere le loro sfide e a offrire una risposta ispirata alla fede e alla carità. Sono le premesse, a voler semplificare il discorso, delle linee guidadel Pontificato di Francesco.

Questo documento che abbiamo definito rivoluzionario ha aperto le porte alla rinnovata missione della Chiesa nel mondo contemporaneo, incoraggiandola a essere una presenza attiva e responsabile nella società. Senza dimenticare, per giunta, che ha ispirato numerosi movimenti di impegno sociale e di promozione umana, spingendo i fedeli ad essere testimoni di speranza e agenti di trasformazione sociale. Tuttavia, non possiamo ignorare che alcune sfide del mondo contemporaneo si sono intensificate nel corso degli anni. La globalizzazione, le disuguaglianze economiche, le crisi ambientali e le nuove sfide etiche richiedono una risposta sempre più urgente da parte della Chiesa. La Gaudium et Spes ci invita a non avere paura di affrontare queste sfide, a cercare soluzioni creative e a promuovere un autentico sviluppo integrale che tenga conto della dignità della persona e della salvaguardia del creato. In un’epoca in cui l’individualismo e l’egoismo sembrano prevalere, giova ricordare che la vera felicità si trova nel dono di sé agli altri, nell’amore fraterno e nel servizio disinteressato. La Chiesa è chiamata ad essere una presenza luminosa nel mondo, annunciando la buona notizia del Vangelo e portando speranza ai più deboli e bisognosi.

Occorre pertanto superare i confini e le divisioni, dialogare con rispetto e ascolto reciproco, costruire ponti di fratellanza e a lavorare insieme per il bene comune. Da ciò deriva, in conclusione, che la Gaudium et Spes ha rappresentato e rappresenta tuttora una fonte dispirazione importante per la comunità dei credenti. Essa ci ricorda che la fede cristiana non può rimanere separata dalla realtà quotidiana, ma deve permeare ogni aspetto della nostra vita e del mondo in cui viviamo. È un messaggio ispirante, stando insomma alle parole di Mons. Paglia, che sollecita i cristiani a prendere sul serio la sollecitazione a camminare insieme, come popolo di Dio, nel complesso scenario del mondo contemporaneo, portando la speranza e l’amore di Cristo a tutti coloro che incontriamo lungo il cammino.