Manovra, ok in Commissione Bilancio agli emendamenti del governo

Roma, 18 dic. (askanews) – Va avanti dalla tarda serata di ieri la ‘maratona’ in Commissione Bilancio al Senato per l’esame degli emendamenti alla Manovra. Obiettivo, chiudere in mattinata con il voto sul mandato al relatore.

Approvato il pacchetto di emendamenti del governo, quattro proposte di modifica che riguardano le pensioni di medici, maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari, la rimodulazione del finanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina, fondi alle Regioni.

Ok anche alla norma chiarificatrice sulla cedolare secca sugli affitti brevi aumentata al 26%: si applicherà a partire dal secondo immobile locato. Sul primo immobile, che sarà scelto dal propietario in sede di dichiarazione dei redditi, continua ad applicarsi il 21%.

Non ci saranno tagli alle pensioni di vecchiaia (quelle a cui si accede con 67 anni di età) per medici e operatori sanitari, per maestri d’asilo, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari. Ma per queste categorie, ad esclusione dei medici e del comparto sanità, resta il taglio già previsto nel ddl di bilancio se i lavoratori vanno in pensione anticipatamente(42 anni di contributi senza avere 67 anni di età). In ogni caso, non sono previsti tagli alle pensioni anticipate per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2023.

Per finanziare il Ponte sullo Stretto una quota di risorse pari a circa 2,3 miliardi di euro viene attinta dal Fondo sviluppo e coesione per la programmazione 2021-2027, liberando risorse dal bilancio dello Stato per un analogo ammontare.

La Commissione Bilancio ha dato infine il via libera all’emendamento unitario delle opposizioni che prevede 40 milioni di euro per interventi contro la violenza sulle donne. Pd, Avs, M5S, Iv e Azione hanno deciso di destinare l’intera loro quota del fondo per le modifiche dei parlamentari a misure contro la violenza di genere. Le risorse andranno a finanziare il reddito di libertà, i centri antiviolenza, la prevenzione e la formazione. Anche la maggioranza ha detto sì all’emendamento e la votazione si è conclusa con un applauso.