Migranti, giudice Catania: miei atti basati solo su motivi giuridici

Roma, 3 ott. (askanews) – “Ma davvero mi hanno chiamato scafista in toga? Mi viene quasi da ridere”. Così, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, la giudice del Tribunale di Catania, Iolanda Apostolico, ieri mattina, al rientro in ufficio dopo un weekend di fuoco, si sarebbe sfogata con una collega. Apostolico è la giudice che non ha convalidato il trattenimento dei primi richiedenti asilo sottoposti alla procedura accelerata di frontiera.

“Sono più che serena, mi conoscete, non ho mai scritto alcun provvedimento condizionato dalle mie idee. Le mie motivazioni sono esclusivamente tecniche e giuridiche e sono sicura che reggeranno al vaglio della Cassazione. E comunque non avrei mai pensato che potessero arrivare a tanto”, avrebbe confidato alle colleghe che le hanno espresso la massima solidarietà. Sulle parole del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha annunciato una interrogazione parlamentare sul caso e invocato una riforma della giustizia, Iolanda Apostolico, sempre secondo la ricostruzione del quotidiano, sarebbe andata a fare una rapida ricerca su Google. “Ha ripetuto esattamente le stesse parole che ha usato contro i colleghi del tribunale dei ministri che hanno chiesto l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il caso Diciotti”, è il commento che avrebbe affidato alle colleghe.

Poi, secondo quanto riporta Repubblica, avrebbe detto “non voglio entrare nella polemica né nel merito della vicenda. Il mio provvedimento è impugnabile con ricorso per Cassazione, non devo stare a difenderlo. E poi non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale”.