Zelensky chiede i missili a lungo raggio ATACM. "Putin? E’ un pazzo"

Roma, 30 mar. (askanews) – In una intervista al Washington Post, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky chiede “urgentemente” i missili ATACM-300 a lungo raggio, che secondo lui potrebbero colpire gli obiettivi nella Crimea occupata dai russi, in particolare i campi d’aviazione da cui Mosca lancia aerei con missili a guida di precisione che stanno causando gravi danni.

“Quando la Russia ha i missili e noi no, attacca con i missili: Tutto: gas, energia, scuole, fabbriche, edifici civili”, ha detto Zelensky al WP, sottolineando che gli ATACM-300 “sono la risposta”. Zelensky ha spiegato di voler usare i missili a più lungo raggio non per attaccare il territorio russo, ma i campi d’aviazione in Crimea: “Quando la Russia saprà che possiamo distruggere questi jet, non attaccherà dalla Crimea. È come con la flotta marittima. Li abbiamo allontanati dalle nostre acque territoriali. Ora li spingeremo dagli aeroporti in Crimea”.

Zelensky ha ricordato che a Monaco di Baviera, a febbraio, ha tirato fuori una mappa degli obiettivi che l’ATACMS poteva colpire: “Ho mostrato loro piattaforme militari come aeroporti, sistemi di difesa aerea e altri siti”, ha detto. Alla domanda se gli ATACMS siano in arrivo, come si dice a Washington, il presidente ha riso e ha detto: “Non posso condividere con voi questa informazione. Mi dispiace”, ma ha precisato che i missili “non sono in Ucraina” al momento.

Il presidente russo Vladimir Putin “è pazzo. Nessuno al mondo può dire al 100% cosa farà. Ecco perché Biden è cauto”, ha detto ancora Zelensky al Washington Post. E riguardo la posizione del presidente USA Joe Biden, che qualcuno ha accusato di essere troppo cauto nel fornire armi all’Ucraina, ha risposto: “Penso che sia cauto riguardo un attacco nucleare da parte della Russia”.

Secondo Zelensky, infine, l’allora presidente Barack Obama “non è stato forte contro di lui” quando Putin ha conquistato la Crimea nel 2014: “L’Europa voleva avere sicurezza al confine e grandi scambi commerciali con la Russia. Questo ha aperto la strada alla guerra con l’Ucraina”, ha concluso.