Un accordo con Israele dopo l’inizio del Ramadan è un obiettivo realistico (secondo fonti di Hamas)

Roma, 4 mar. (askanews) – I negoziatori di una tregua temporanea nella Striscia di Gaza ritengono che Hamas e Israele stiano facendo lenti progressi e potrebbero raggiungere un accordo prima del Ramadan: lo hanno riferito funzionari egiziani a conoscenza del dossier mentre, secondo il Wall Street Journal, un alto esponente di Hamas ha spiegato che la prima settimana di Ramadan sarebbe un obiettivo più realistico per un accordo.

Secondo un funzionario israeliano e un funzionario statunitense, Israele avrebbe accettato le linee generali di un accordo. Ma l’esponente dello Stato ebraico ha espresso preoccupazione sulla sincerità di Hamas nel raggiungere un’intesa dopo che la delegazione al Cairo non ha fornito un elenco di ostaggi in vita, una richiesta che secondo i mediatori Israele ha avanzato durante il fine settimana. Lo Stato ebraico, in particolare, starebbe negoziando sulla sorte di circa 40 ostaggi malati, anziani o donne, ma non sa chi tra loro sia ancora vivo, ha detto il funzionario. Ieri, secondo quanto spiegato, Hamas non avrebbe nemmeno fornito risposte a due punti critici chiave, secondo funzionari egiziani e israeliani: quali prigionieri palestinesi vuole liberare e quanti per ogni ostaggio rilasciato.

Per questa ragione, ieri, Israele ha deciso di non inviare una delegazione di alto livello al Cairo per partecipare ai negoziati dopo che i mediatori hanno riferito che funzionari di Hamas erano arrivati nella capitale egiziana senza risposta a molte delle principali richieste di Israele.