Roma bocciata mezzo salvata: il suo futuro non dipende dall’Expo.

Non si può più tacere l’inadeguatezza cronica dei poteri di Roma, Capitale di due Stati. Ha ragione Andrea Riccardi: in futuro non potrà rifugiarsi nell’una tantum degli eventi tipo Export.

Potrà sembrare paradossale ma la umiliante bocciatura di Roma all’Expo potrebbe aprire gli occhi a tutti. Occorre un cambio storico di rotta a partire dall’elemosinare risorse in occasioni dei grandi eventi, come se l’esistenza stessa di Roma non fosse un evento di per stesso di assoluta eccellenza.

Eppure l’esito era scontato per coloro come me che seguono il calcio e che sanno qual è il motivo di seduzione nel pianeta calcio! Una montagna di dollari e di affari per le forniture energetiche!

Per politici anche più distratti non si può più tacere l’inadeguatezza cronica dei poteri di Roma, Capitale di due Stati. Mi è di conforto la constatazione che una personalità di grande autorevolezza ed autonomia come Andrea Riccardi abbia constatato che con gli attuali poteri Roma non potrà rifugiarsi nell’una tantum degli eventi tipo Export, peraltro venuto a mancare.

Un confronto in Europa, prima fra tutte la Germania, offre un esempio da seguire con ben tre città regioni: la capitale Berlino, Brema ed Amburgo, come dire in Italia Roma, Milano e Napoli, L’attuale città metropolitana con poteri speciali schiaccerebbe definitivamente la Regione-Lazio dando l’addio al riequilibrio regionale.

Invece Roma deve essere competitiva con tutte le grandi città metropolitane. Basterebbe pensare al nuovo ruolo che potrebbe assumere come la capitale europea più vicina e protesa verso un legame più stretto tra Europa ed Africa!

 

Rodolfo Carelli

Ex parlamentare dc